Continua l’aggressione ambientale al quartiere
Sacida senza pace
Continua nella zona della Sacida, nel più totale disinteresse, la realizzazione di opere per il deposito ed il trattamento dei rifiuti e cresce l’impatto negativo sugli abitanti della zona.
Riceviamo dal Comitato per la Difesa del Territorio una nota di aggiornamento sulla situazione che appare molto seria:
Il Comitato per la difesa del territorio (Comi.Di.Te.) di Anzio fornisce aggiornamenti sulla situazione impiantistica rifiuti nella zona Padiglione-Sacida di Anzio:
- Impianto di trattamento rifiuti Eco Transport, via delle Cinque miglia snc ad Anzio (Roma) - ad oggi i lavori per la realizzazione dell’impianto consistono nella realizzazione di un edificio prefabbricato, come da foto allegata.
- Impianto Eco Transport di via Spadellata: presso la Città metropolitana di Roma capitale (CMRC), il giorno 1/3/2022 si svolgerà la seconda sessione della conferenza dei servizi (CdS) per l’approvazione del secondo impianto Eco Transport, a poca distanza dal primo, in via Spadellata snc. Detto impianto dovrebbe servire per il trattamento di sfalci e potature. Il Comitato per la Difesa del Territorio (Comi.Di.Te.) ha richiesto alla CMRC l’accredito per poter partecipare alla CdS.
- Sempre in via Spadellata, al civico 5, prosegue l’attività dell’impianto biometano da FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani) della società Biowaste CH4 Anzio (ex-Anziobiowaste, ex-Cogec). Il 1 febbraio 2021, l’allora dirigente del servizio rifiuti regionale (poi sottoposta a provvedimenti cautelari) avviava la Cds per le “best practices” sulle emissioni odorigene.
Da quella data non abbiamo avuto più notizie in merito, probabilmente anche perché la pratica è stata affidata ad altra sede e ad altro dirigente.
- Resta da bonificare l’impianto ex-Ecoimballaggi; nonostante varie segnalazioni al comune di Anzio e a i Vigili del Fuoco, nei pressi della stazione di Padiglione permane un ingente quantitativo di rifiuti legnosi e plastici potenzialmente combustibili.
L’impianto ex-Ecoimballaggi si trova a fianco della Smurfit-Kappa (indotto Colgate-Palmolive) e, soprattutto dell’impianto biometano di cui al punto 3).
- Al momento non si hanno notizie del progettato impianto Green Future 2015, che doveva essere realizzato in via Amedeo Nazzari, nei pressi del cinema multisala Lido.
Il progetto ha avuto parere negativo della Regione Lazio, ma non sappiamo se sono stati fatti ricorsi ed eventualmente quale sia il loro esito.
Il quartiere di Padiglione-Sacida è sicuramente zona industriale, ma è anche un centro abitato, con una scuola, 5 palazzine di edilizia popolare, un centro commerciale, un centro di culto, case sparse. Quando si pianificano nuovi impianti in una zona abitata, bisogna porre la massima attenzione.
Il regolamento igiene e sanità del comune di Anzio e il Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Lazio prevedono una distanza minima degli impianti, da edifici sensibili come scuole, di almeno 1000 (mille) metri. Fino ad ora queste disposizioni non sono state rispettate.
Comitato per la difesa
del territorio (Comi.di.te.)
Anzio - Roma
Associazioni e pseudo comitati nascono per difendere non solo l’ambiente
Guardie zoofile ma non solo
La legge italiana facilita l’aggregazione dei cittadini intorno ad interessi condivisi ed offre una vasta gamma di modalità associative. In questo Paese di santi e di eroi, però, le opportunità sociali vengono spesso adattate agli interessi personali dei loro ideatori ed allora gruppi, associazioni e comitati diventano strumenti di fidelizzazione politica e, non di rado, mezzi per arrotondare. Si conoscono centinaia di associazioni di “guardie ambientali” e “guardie zoofile” e non poche di esse nascono per dare risposte ad opportunità politiche più che ad esigenze ambientali. Spesso associazioni e comitati producono consiglieri comunali quando non servono per ricoprire qualche servizio remunerato.
Accade addirittura che l’utilizzo improprio di uniformi e di tesserini identifichino veri e propri reati. Ne ho parlato con il responsabile di una storica associazione di Anzio-Nettuno che, in silenzio e da 23 anni opera sul territorio, Silvio Marsili che di professione ha un’officina meccanica auto a Lavinio.
“Le Guardie zoofile Ecologiche di Anzio/Nettuno nascono nel 1999. La denominazione dell’associazione è: Associazione Zoofila Ecologica di Protezione Animali Natura e Ambiente, a.z.e.p.a.n.a, e la stessa tutela sia il mondo animale che il mondo ambientale garantendo una risposta alle emergenze quasi immediata e 24h al giorno senza dimenticarsi del sociale” esordisce Marsili e sono indimenticabili per chi abita in zona le raccolte di aiuti e le spedizioni nelle zone terremotate di Amatrice e non solo. Quando si parla di animali ci si riferisce spesso a quelli domestici come cani e gatti ma non è così, in un territorio marino e con un entroterra cosi naturalistico animali vuol dire molto di piu.
Su questo aspetto importante Marsili chiarisce: “Parlando dei servizi svolti a favore degli animali ci siamo occupati di vari recuperi: gabbiani, felini, cani, falchi, equini, bovini, caprini, nutrie, delfini, testuggini, tartarughe marine, serpenti, anatre, ricci e tanti altri i quali, rispettando le direttive della ASL veterinaria rmh6, vengono trasportati nei centri autorizzati al recupero degli stessi” e, riferendosi alla indispensabile collaborazione con le istituzioni continua “L’associazione ha guadagnato negli anni la fiducia e rispetto da parte degli enti comunali, forze dell’ordine, vigili del fuoco, guardie parco e carabinieri forestali tanto da permetterci di collaborare in vari servizi”. La complessità del “servizio” svolto è testimoniata anche da iniziative significative come quelle didattiche e di divulgazione ma anche di aggiornamento degli operatori. “Si svolgono importanti corsi di educazione scolastica primaria al rispetto dell’ambiente e degli animali sia ad Anzio che Nettuno. I miei associati hanno partecipato a corsi veterinari e tutela ambientale” continua il comandante Marsili e poi con un pizzico di orgoglio “Uno dei riconoscimenti più importanti è quello ricevuto dalla Regione Lazio che ci ha permesso di entrare a far parte della Rete Regionale Tartalazio per il recupero delle Tartarughe Marine. Abbiamo organizzato mostre cinofile e zoofile, quest’ultima ci vedrà attori la prossima estate con una mostra Zoofila dove ogni tipo di animale potrà partecipare”.
La chiacchierata si conclude con un aspetto che dovrebbe interessare ogni associazione e cioè la solidarietà nei casi di emergenze sociali “Abbiamo svolto servizi di aiuto alle popolazioni italiane colpite dai terremoti in Italia ricordando: Assisi, Aquila, Emilia e Amatrice. Quest’ultima destinazione ci vede ancora partecipi nel territorio dove abbiamo portato tonnellate di beni umanitari e container. L’associazione è attiva nel mondo del sociale distribuendo vestiti e beni alimentari a chi ne ha bisogno.
Distribuzione generi alimentari dal marzo 2020 con l’inizio della pandemia”.
Ritengo che sia obbligo di chi informa quello di segnalare all’opinione pubblica il valore sociale e lo spirito di servizio di gruppi come quello delle Guardie Zoofile di Anzio e Nettuno per operare una netta distinzione da associazioni nate per scopi meno nobili e meno altruistici. Queste ultime costituiscono spesso il sottobosco di una politica da cui sono alimentate e che alimentano in una simbiosi parassitaria che uccide il merito ed alimenta l’intrallazzo che è il fenomeno più diffuso nella politichetta di questo Paese.
Sergio Franchi
Che siano maledetti
Maledetti. Che siano maledetti. Non sono i poeti del Decadentismo, quelli avevano dei valori. Quello che si ode è l’eco delle imprecazioni e della condanna morale contro chi abbatte la sua sporca mano nel compimento della ennesima violenza a danno degli animali. Come è noto i più colpiti sono i felini ed i canidi, fidi in ambedue i casi. Fedeli nei loro sentimenti, non tradiranno mai. Possono allontanarsi ma sparire mai. Loro tornano sempre, tranne siano impossibilitati. Qualcosa o qualcuno che li trattiene. Spesso è la morte a portarli via, causata dai maledetti. Gli animali vengono maltrattati, rapiti o usati per le loro trucide intenzioni e li sottraggono all’ambiente familiare in cui vivono. E quando spariscono colpiscono noi. Perché è con noi che nasce un rapporto affettivo nonostante la inevitabile gerarchia però, rispettosa delle loro esigenze. Sono i nostri cuccioli, un dosaggio mixato di amicizia e fratellanza. Quando le menti instabili si scagliano contro i nostri animali è conseguenza inevitabile si scaglino contro di noi. È la nostra sfera emozionale ad essere coinvolta e non li perdoneremo. Chi mette in atto violenze contro gli animali è pericoloso, è mentalmente insano. Segno delle loro repressioni, dei loro fallimenti. Vili con il bisogno di misurare la loro forza con i più deboli. Niente di più che dei bulletti. Colpiscono nell’ombra per non incappare nelle ovvie reazioni, quindi doppiamente vigliacchi e non furbi. Dei maledettissimi vigliacchi che abbassano gli occhi, cambiano discorso e speditamente si allontano.
Quando non riusciamo a riportare a casa i nostri pelosi le nostre imprecazioni diventano anche la rappresentazione simbolica dell’affidamento all’Alto dei Cieli di una giustizia appagante il male ricevuto. La resa dei conti arriva sempre. È solo questione di tempo. Dall’Alto o dal basso pagherete.
Carmela De Luca