La Regione ha messo a disposizione circa 10 milioni di euro per i Comuni di Anzio e Nettuno rimasti nel dimenticatoio
Situazione assurda sui Piani Sociali di Zona
Lunedì 31 gennaio, nella Commissione Trasparenza del Comune di Nettuno sul passaggio di Capofilato per la gestione dei servizi sociali da Nettuno ad Anzio, resa pubblica sulla pagina istituzionale dell’Ente, sono state fatte accuse gravissime da parte dell’Assessore Noce all’amministrazione di Anzio. Ricordiamo che il passaggio di Capofilato è in stallo da diversi mesi, con il rischio di commissariamento dei servizi sociali da parte della Regione e ripercussioni sulla programmazione e quindi erogazione dei servizi. Un paradosso che ci ha portato a scoprire che circa 10 milioni di euro sono bloccati tra i due comuni a causa della scarsa capacità di programmazione e di spesa di entrambi, nel bel mezzo di una crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo.
L’assessore Noce ha accusato il Comune di Anzio di aver avuto, citiamo testualmente, un “comportamento sfuggente, di non essersi presentato a diverse riunioni e di aver procrastinato fino all’inverosimile le trattative dopo aver richiesto il Capofilato e di non aver neanche organizzato per tempo la programmazione triennale”. Cosa hanno da dire in merito Sindaco e Assessore? Se queste sono le condizioni perché ostinarsi a pretendere il Capofilato?
Sarebbe troppo facile infilare il dito nella piaga di due amministrazioni dello stesso colore politico che litigano e non trovano la quadra in un settore così delicato. I Comuni si sbrighino a risolvere questo stallo e valutino la costituzione di un consorzio dedicato alla programmazione e gestione del Piano di Zona come stanno facendo altri comuni: il commissariamento che rischiamo potrebbe avere ripercussioni molto gravi.
Luca Brignone,
Alternativa per Anzio
Rita Pollastrini,
Movimento 5 stelle Anzio
Lina Giannino,
Partito Democratico Anzio
Alessio Guain,
Movimento 5 stelle Anzio
Mariateresa Russo
“In riferimento alla sconcertante relazione sui Piani di Zona, diffusa dall’Assessore alle politiche sociali di Nettuno, un dato inconfutabile, purtroppo, li riassume tutti: ammonterebbero a circa 10 milioni di euro i finanziamenti regionali per il distretto di questi anni, inseriti nel Bilancio del Comune capofila, oltre ad altri 3 milioni ed 800.000 euro che arriveranno durante l’anno in corso. Queste somme, ancora non certificate formalmente dal Comune di Nettuno, sono emerse dopo due anni di riunioni e di tavoli istituzionali, finalizzati al passaggio di Ente capofila al Comune di Anzio. Circa 8 milioni di euro ancora non investiti nelle politiche sociali, di cui 2 milioni vincolati nel Bilancio del Comune di Nettuno, che, al contrario di quanto sostiene la collega, sono lo specchio di una condotta che ci lascia perplessi, rispetto alla quale fatichiamo a comprendere le dichiarazioni autocelebrative di queste ore”.
Lo ha affermato l’Assessore alle politiche sociali della Città di Anzio, Velia Fontana, che ha replicato alla presa di posizione pubblica, sui Piani Sociali di Zona, espressa dall’Assessore della Città di Nettuno.
“Inoltre, in due Consigli Comunali, le Città di Anzio e di Nettuno - prosegue l’Assessore Velia Fontana - sono state costrette ad esprimersi su dati difformi, relativamente al budget realmente disponibile, che ancora non trovano definitiva conferma. Nel prendere atto della relazione prodotta dall’Assessore di Nettuno, certi di stare nel giusto, torneremo a confrontarci, alla presenza della Regione Lazio, dal prossimo 8 febbraio”.
L’Assessore Fontana interviene anche rispetto alla richiesta di cambiamento dell’Ente capofila: “Abbiamo assunto questa posizione, con spirito collaborativo, una volta constatata la difficoltà di cassa del Comune di Nettuno e l’urgenza di dare seguito ai progetti ed ai servizi previsti dai Piani di Zona intercomunali. Da quel momento ad oggi, con nostro rammarico, non abbiamo mai avuto la reale cognizione delle somme disponibili e di quelle vincolate. Il nostro Ente ha sempre operato nel rispetto del ruolo istituzionale ricoperto, sia in termini di programmazione che di supporto tecnico contabile, con personale adeguato ed i contributi economici necessari”.
Comune di Anzio
“Mercoledì 2 febbraio, al termine di un proficuo tavolo di lavoro, sono state superate tutte le difficoltà per il passaggio dell’Ente capofila dei Piani Sociali di Zona, dal Comune di Nettuno al Comune di Anzio. Inoltre abbiamo dato mandato ai Presidenti dei due Consigli Comunali di convocare, in seduta congiunta, la massima Assise per il prossimo lunedì 14 febbraio”.
Lo hanno affermato i Sindaci di Anzio e Nettuno, Candido De Angelis ed Alessandro Coppola, al termine di un lungo tavolo di lavoro, con all’ordine del giorno la gestione dei Piani Sociali di Zona, che si è svolto, presso la Casa Comunale di Villa Corsini Sarsina, alla presenza anche dei rispettivi assessori, Velia Fontana e Maddalena Noce e dei dirigenti e funzionari preposti dei due Enti. Nel corso della riunione è stato definito il piano di trasferimento delle risorse economiche al nuovo Ente Capofila dei Piani di Zona ed il piano comune degli interventi, con l’unico obiettivo di dare il massimo impulso all’erogazione dei servizi per i cittadini di Anzio e Nettuno.
Comune di Anzio
Grave blocco della programmazione del sociale
Dopo quanto avevamo ascoltato nella Commissione Trasparenza di Nettuno, le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore ai servizi sociali di Anzio Velia Fontana nei confronti dell’omologa collega nettunese aprono uno scenario di scontro istituzionale senza precedenti nella storia delle nostre città. Tutto questo è tanto più assurdo e incredibile perché a sconfessarsi e sfiduciarsi tra loro pubblicamente sono due comuni amministrati da Sindaci di centrodestra.
Lo scontro di questi mesi sta creando un grave blocco nella programmazione dei servizi sociali che infatti dal 20 gennaio sono paralizzati per quanto riguarda la contrattazione e le gare da parte dell’attuale capofila (Nettuno). Tradotto significa che dal 20 gennaio di quest’anno il distretto Anzio-Nettuno non potrà praticamente più fare nulla a causa della delibera che l’assessore Noce ed il sindaco Coppola hanno fatto votare alla loro maggioranza. Cosa questa che, a termini di legge, farà in modo che l’anno prossimo i fondi che arriveranno dalla regione saranno inferiori a causa di questa incapacità di spenderli. Ora, per fare una citazione giacobina, almeno una testa dovrà rotolare.
A questo punto, dinnanzi a due Amministrazioni incapaci di fare chiarezza e di sedersi intorno a un tavolo, dopo mesi di attesa a spese dei cittadini, spetta ai consiglieri eletti assumersi la responsabilità nell’interesse delle Città che rappresentano. Proponiamo pertanto una convocazione urgentissima del consiglio comunale per chiarire la effettiva responsabilità politica, per affrontare la mancata corrispondenza dei dati economici che viene denunciata sul sito istituzionale del Comune di Anzio gettando ombre pesantissime sui bilanci ma, soprattutto, per risolvere rapidamente lo stallo revocando la proposta di convenzione non perfezionata, che ad oggi paralizza un intero settore. In questi giorni avevamo anche ottenuto dall’assessore Troncarelli della Regione Lazio che entrambi i comuni fossero convocati per l’8 febbraio, ma il livello dello scontro non ci consente di poter attendere un giorno di più perché esca finalmente la verità. Non crediamo che i sindaci, Candido De Angelis e Alessandro Coppola, che rappresentano 100 mila persone, possano tirarsi indietro rispetto a questo confronto istituzionale di fronte alle città ed ai cittadini più fragili che sono i destinatari dei piani di zona. Se per mesi non sono stati capaci di mettersi intorno a un tavolo per accordarsi, è necessario che a metterceli siano i consiglieri eletti. Per tale ragione, oggi stesso presenteremo la richiesta di convocazione del consiglio comunale, poiché i servizi sociali non possono attendere i tempi di pacificazione politica del centrodestra di Anzio e Nettuno.
R. Alicandri, L. Carandente,
M. Federici, D. Mancini,
W. Marchiafava, A. Mazza,
M. Rizzo, S. Sanetti,
A. Taurelli, E. Vaccari