Attenzione alla beffa che potrebbe avallare il Consorzio
Catasto delle strade
Con determinazione 242 del 14 dicembre il Comune di Anzio si prepara a dare un incarico di “Ricognizione delle strade dell’intero territorio comunale per aggiornamento Piano Catastale delle Strade”. Si prevede di spendere 76.000 euro per un adempimento atteso da 39 anni, ma che rischia di diventare una beffa.
Come è noto, grazie alle battaglie dei cittadini che si battono contro il Consorzio di Lavinio, la Regione Lazio e la Prefettura hanno sollecitato l’adozione del catasto poiché nessuno sa ancora spiegarsi la necessità dell’esistenza di “strade vicinali” che giustificherebbero l’esistenza del Consorzio stesso. Ebbene nel dare l’incarico andrà specificato che il tecnico dovrà dare una definizione alle strade e che spetterà al Consiglio comunale la classificazione. In altre parole , se al tecnico incaricato non viene richiesto esplicitamente di dichiarare la ,”definizione” delle strade secondo le leggi nazionali e regionali e le specifiche delibere comunali vigenti, potrebbe omettere di farlo e conseguentemente il consiglio comunale stabilire con delibera arbitraria di natura politica qualunque classificazione a parte che per le strade statali, provinciali e autostrade (fatto già avvenuto nel 1983 con delibera 561), lasciando “vicinali” strade che non lo sono più.
Restiamo sempre in attesa che il Consiglio comunale voglia esaminare l’interpellanza presentata al Sindaco da almeno 1.000 cittadini alla quale non è stata data alcuna risposta, il tutto presentato secondo i dettami dello statuto comunale vigente, e si spera che la Presidente voglia mettere all’ordine del giorno la discussione della decadenza del Consorzio di Lavinio visto che la risposta evasiva del Sindaco è risultata alquanto deludente ed inadeguata.
Gruppo spontaneo Cittadini
Bando della Regione Lazio per sostenere l’acquisto di prodotti agroalimentari laziali
Bonus Lazio Km0
Il 21 gennaio il governatore Nicola Zingaretti ha presentato BonusLazioKm0, il nuovo bando della Regione Lazio per sostenere l’acquisto di prodotti agroalimentari laziali da parte di ristoranti, alberghi, pubblici esercizi, botteghe artigiane e negozi della filiera alimentare.
Il bando che prevede uno stanziamento di 10milioni di euro è online sul sito della Regione Lazio e le domande di finanziamento potranno essere presentate in forma digitale a partire dal 7 febbraio fino al termine del plafond economico per l’acquisto di prodotti DO, IG e PAT, latte fresco bovino del Lazio, acque minerali e birre artigianali prodotte e imbottigliate nel Lazio.
Saranno erogati contributi a fondo perduto rimborsando il 50% del costo di acquisto dei prodotti Made in Lazio, da un minimo di 1000 euro a un massimo di 10000 euro.
“Si tratta di una misura strategica – ha sottolineato Zingaretti - con la quale intendiamo aiutare la nostra filiera del cibo, dai produttori alla rete commerciale e turistica, promuovendo le tantissime eccellenze del territorio e provando a fare sistema per rendere il Lazio più forte e più competitivo”.
I beneficiari del contributo sono imprese con sede nel Lazio che abbiano come attività primaria uno dei 38 codici ATECO elencati nel bando, che comprendono attività di ristorazione (ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, ristorazione ambulante), alloggio (alberghi, agriturismi), produzione alimentare (panetteria, pasticceria, gelati), commercio al dettaglio di alimenti e bevande.
T.S.