Lettera aperta al sindaco di Anzio De Angelis
Rifugio per randagi
Preg.mo Dott. De Angelis,
Chi Le scrive lo fa a nome di un nutrito gruppo di concittadini che ha creduto al suo reale interesse nel sopperire ad una necessità, tra le tante, che mancano nel nostro territorio e che, nota di non poco conto, ci obbliga ora a versare qualcosa come oltre 250mila Euro annui ad una struttura privata dislocata a 35km da Anzio.
A Luglio 2021 Le è stato consegnato un dettagliato dossier, frutto di diversi mesi di documentazione raccolta, in merito alla convenienza di costruire ad Anzio un rifugio per i randagi che, fin dal secondo anno di gestione municipale, costerebbe alla cittadinanza un terzo rispetto alla spesa attuale e che potrebbe in parte autofinanziarsi in vari modi (corsi comportamentali, ambulatorio veterinario aperto anche ai privati, ecc.).
Ci è sembrato, Signor Sindaco così entusiasta nel realizzare il progetto che anche il Consiglio Comunale aveva condiviso (in realtà già presentato anni fa da Silvio Marsili, responsabile della Guardie Zoofile Ecologiche Armellino 92) che ha incaricato il consigliere Gatti di contattarci per ricercare un terreno idoneo e convocarci alla commissione preposta alla discussione per la realizzazione del rifugio.
Ci è stato detto che il tutto dovesse essere fatto prima di febbraio 2022 per poter usufruire dei fondi allocati dalla Regione Lazio ma, di settimana in settimana, la data di convocazione della commissione è stata rinviata, ora per un motivo ora per un altro. Sono passati più di 6 mesi con un nulla di fatto! Addirittura sembra che debbano essere i cittadini a dover “trovare” un terreno idoneo quando Lei, in qualità di Sindaco della città, potrebbe con una telefonata dare incarico all’ufficio del catasto per cercare un terreno di categoria E.
Ecco a questo punto, con l’approssimarsi di prossime elezioni e dopo aver raccolto più di mille firme, coinvolto i cittadini con articoli sulla stampa locale ed organizzato banchetti informativi, vediamo casualmente spuntare anche realtà politicizzate che “cavalcano l’onda” di un argomento così delicato appropriandosi della battaglia che stiamo portando avanti da due anni. Onestamente crediamo che più si è a fare la stessa richiesta, per il bene di tutti, e meglio è ma ciò che Uniti Per l’Ambiente di cui facciamo parte, richiede è che non si crei in futuro una struttura privata, più interessata al profitto che al benessere degli animali ed al risparmio collettivo.
Le chiediamo: cosa sta aspettando? Si rende conto che mentre Anzio “chiacchiera” sul tema altri comuni a noi vicini si stanno muovendo spostando, anche solo per questioni di costi (e non solo etici) i propri cani dal rifugio di AlbaDog ad altri?
Non entriamo nel merito di come sia o non sia questo canile di Pomezia, potrebbe essere anche il migliore rifugio per animali, a noi interessa averne uno qui, facilmente ispezionabile e soprattutto che, per il centinaio scarso di cani portodanzesi, possa costare alla comunità un terzo di quanto costi ora.
Auspicando un Suo riscontro (magari ne potremmo discutere nella nuovissima Agorà, preposta fin dall’antichità per pubbliche deliberazioni) restiamo a disposizione nello spirito che contraddistingue UPA, una delle poche realtà non politicizzate e per questo libere.
Cordiali saluti
Laura Lazzarini Coordinatrice del gruppo UPA Difesa Animali
Falsi operatori
Siamo stati messi al corrente che alcuni utenti stanno ricevendo visite di individui che, spacciandosi per tecnici di Acqualatina, propongono fantomatiche soluzioni per la depurazione delle acque, da Amianto e altro, o comunque interventi sostitutivi alla somministrazione ordinaria di Acqualatina, con finalità che possono celare un intento criminoso (furto, truffa, ecc.).
Rendiamo noto che Acqualatina non si occupa di tali servizi, o interventi, offerti da queste persone.
Ricordiamo a tutti gli utenti, inoltre, che il personale autorizzato da Acqualatina non richiede alcun tipo di compenso (né denaro, né assegni) in alcuna occasione ed è dotato di un numero di matricola che permette di verificarne l’identità contattando il numero verde 800 085 850 (199 50 11 53 da cellulare), attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00, e il sabato dalle 8.00 alle 13.00.
Infine, per qualsiasi tipo di informazione o verifica relativa alle attività di Acqualatina, è possibile anche contattare il Servizio Clienti, tramite posta elettronica, all’indirizzo email clienti@acqualatina.it.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.
Iniziate le proiezioni organizzate dal cineclub La Dolce Vita di Anzio e Nettuno
Rassegna cinematografica
Il 1° febbraio, con il film “Il silenzio grande” (un film recente uscito nel nov. 2021, per la regia di Alessandro Gassman, che aveva diretto anche la versione teatrale, su testo dello scrittore Giovanni De Maria) è iniziato il secondo ciclo della rassegna “Invito al cinema”, organizzata dal Cineclub “La Dolce Vita” di Anzio e Nettuno, cominciata a ottobre e andata poi in pausa per il periodo festivo di dicembre e gennaio. Un appuntamento annuale, una tradizione consolidata che si rinnova ormai dal 1991, a ogni autunno, protraendosi poi per tutto l’inverno, fino a primavera inoltrata- Il primo film in assoluto nella storia della rassegna, il 28 novembre 1991, fu “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores.
La rassegna costituisce ormai un presidio locale di cultura non solo per cinefili appassionati, ma anche per chiunque – più semplice mente- abbia voglia di aderire a una attività di socialità e partecipazione. Questo secondo ciclo dal 1 febbraio al 1 marzo prevede cinque proiezioni, ogni martedì al cinema Moderno di Anzio (Nettuno da decenni ormai non ha più sale cinematografiche), per il primo spettacolo alle 16,30 e il secondo alle ore 18,30 (la proiezione delle 20,30 come era negli anni passati, quest’anno è stata abolita). Gli organizzatori consigliano di arrivare davanti l’entrata del cinema una ventina di minuti prima l’inizio dello spettacolo per compilare –come prevede la normativa in vigore- la scheda liberatoria e per la verifica del green pass (green pass rafforzato e mascherina FFP2, per tutti quelli che hanno superato i 12 aa di età), non sono accreditabili certificazioni vaccinali o dell’effettuazione del tampone.
Dopo il 1 marzo la rassegna proseguirà ancora fino alle festività pasquali per riprendere successivamente per tutto il mese di maggio; l’ultimo film di questo secondo ciclo: quello del 1 marzo, sarà “Samp”, per la regia dei nostri concittadini Flavia Mastrella e Antonio Rezza, che sarà anche l’interprete principale del film.
Giuseppe Chitarrini
Truffa ad 82enne
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e quelli della Compagnia di Anzio hanno arrestato due persone - una 30enne e un 35enne originari di Napoli – gravemente indiziate di aver truffato una donna di 82 anni di Anzio. La vittima, di Lavinio - Lido di Enea, è stata contattata telefonicamente da un individuo che la preavvisava che un corriere di lì a poco si sarebbe recato a casa sua per consegnarle un computer portatile acquistato online dalla figlia e, pertanto, la invitava a saldare il corrispettivo.
La donna, tratta in inganno dall’interlocutore, dopo aver ritirato il pacco dalle mani del presunto corriere, non essendo in possesso della somma contante richiesta a titolo di pagamento, ha consegnato una busta con tutti gli oggetti in oro che aveva in casa, per un valore di circa € 3.000.
Ad aspettare fuori dall’abitazione dell’anziana signora, però, c’erano i Carabinieri che, dopo aver atteso che il falso corriere risalisse a bordo del veicolo a noleggio utilizzato per la consegna, lo hanno fermato unitamente ad una donna mentre cercavano di allontanarsi, dopo la truffa appena compiuta.
Ad esito della perquisizione eseguita nei loro confronti, i due soggetti sono stati trovati in possesso di tre telefoni cellulari e della busta contenente tutto l’oro ricevuto poco prima dall’82enne.
La coppia è stata quindi accompagnata in caserma, dove il 35enne è stato riconosciuto dalla vittima come il soggetto che si era recato a casa sua spacciandosi per il corriere e che aveva ricevuto i preziosi in cambio del pacco consegnato che, una volta aperto, si è scoperto contenere soltanto carta di giornale.
Gli arrestati, come disposto dal P.M. di turno della Procura della Repubblica di Velletri, sono stati condotti in Tribunale per la convalida. L’arresto è stato convalidato per entrambi, la donna è stata rimessa in libertà, l’uomo ai domiciliari in attesa del processo.
L’autovettura ed i telefoni cellulari in uso agli arrestati sono stati sottoposti a sequestro mentre l’oro recuperato è stato subito restituito all’anziana vittima.
Compagnia Carabinieri Anzio
Giornata della Memoria
Il 27 gennaio in tutto il mondo si è celebrata la giornata della memoria, per ricordare le vittime dell’olocausto. Tutto sembrerebbe essere stato detto ed altrettanto parrebbe che la verità storica su quei fatti terribili fosse assodata. Eppure quello che tutti i giorni accade, anche nel nostro Paese, ci dimostra che questa memoria, che noi pensiamo condivisa, non è patrimonio culturale comune. Ancora oggi siamo costretti a vedere atti di antisemitismo, di razzismo, di abilismo, di sessismo e di discriminazione che rendono evidente che la storia a molte persone non ha insegnato nulla. Troppo spesso quelle immagini crudeli che colpiscono come un pugno nello stomaco chi ha deciso di fare i conti con la cattiveria umana non sortiscono in altri nemmeno un’ombra di sensibilità. Proprio per questo è per noi tutti un dovere coltivare la memoria perché l’orrore non venga derubricato. Ci da una profonda rabbia sentire chi ancora vorrebbe far passare il regime fascista come una sorta di nazismo buono. Coloro sono in malafede e dimenticano, consci di quello che fanno, le ignobili leggi razziali volute dal regime. Come si può essere così ignobili da voler cercare di cancellare la memoria di tutti coloro che furono deportati. Donne, uomini, vecchi, bambini, disabili, oppositori politici, che messi in treni piombati venivano inviati verso la morte. Noi, abbiamo non solo il dovere, ma la necessità etica di alimentare il ricordo del passato, perché nessuno dovrà avere in futuro l’alibi morale per commettere altri follie. Ed anche nel piccolo, chi continua ad avere l’assurdo culto della superiorità dovrà fare i conti con il fatto che esiste una sola razza, quella umana.
Roberto Alicandri , Marco Federici , Waldemaro Marchiafava, Antonio Taurelli