Multe salate per chi non ottempera alla pulizia
Lotti incolti
I proprietari di lotti incolti sul territorio di Aprilia sono avisati: la pulizia e gli interventi di manutenzione per prevenire gli incendi dovranno essere effettuati ciclicamente a partire da maggio, entro e non oltre il 15 del mese. Ai trasgressori infatti verranno comminate multe salate, tanto più care tanto più grande è il lotto incolto sul quale non viene regolarmente effettuata la pulizia periodica. E’ quanto stabilisce l’ordinanza 140 del 28 maggio scorso a firma del sindaco Antonio Terra e finalizzata a prevenire incendi boschivi o presso le aree urbane incolte o in stato di abbandono. U na misura raccomandata sia dalla Regione Lazio che dalle associazioni di protezione civile, alla luce dell’elevato pericolo che con la stagione estiva e la siccità presso queste aree possano estendersi incendi di tali proporzioni da arrivare a minacciare addirittura le abitazioni circostanti o recare danno a cose e persone. Più in generale la regolare manutenzione delle aree e del proprio fronte strada da parte dei proprietari rappresenta una misura necessaria a tutelare la salute pubblica ed evitare che il lotto possa trasformarsi in una discarica abusiva a opera di incivili, senza contare che il mancato intervento manutentivo può finire per causare il danneggiamento della sede stradale, ridurre la visibilità e minare così la sicurezza per gli automobilisti. Oltre all’obbligo di effettuare il taglio dell’erba e della vegetazione spontanea, l’ordinanza del sindaco vieta per il periodo compreso tra il 15 giugno ed il 30 settembre 2020 la combustione di residui vegetali agricoli e forestali, un divieto valido per l’intero anno per i proprietari di fondi rustici e aree incolte a distanza minore di 100 metri da boschi, terreni agrari, lungo le strade comunali e provinciali ricadenti nel territorio comunale, che non potranno addirittura usare apparecchi elettrici o a fiamma libera, gettare fiamiferi o mozziconi di sigaretta. Obbligatorio per i proprietari procedere alla rimozione dei rifiuti anche se gettati da altre persone e predisporre recinzioni, canali di scolo ed ogni altra opera che possa evitare situazioni di pericolo per l’igiene pubblica e per l’ambiente. Chiunque abbia la necessità di accendere un fuoco per la pulizia del fondo, nei tempi e nei modi stabiliti dalla normativa, dovrà preventivamente provvedere alla predisposizione dei mezzi di spegnimento. Particolare cautela infine è caldamente raccomandata a chi vive in prossimità di cabine elettriche, gasdotti, serbatoi del gas.
Francesca Cavallin
Con la nuova normativa antisismica quasi tutti gli edifici pubblici devono essere adeguati
Scuole fuori norma
Scuole inadeguate rispetto alla normativa, ora l’amministrazione Terra vuole correre ai ripari. Tra le misure che verranno inserite nel piano triennale delle opere pubbliche infatti, figura anche la realizzazione dei progetti esecutivi per l’adeguamento antisismico di sette plessi scolastici, le scuole Leda- Gianni Orzini, Menotti Garibaldi, Giovanni Pascoli,Grazia Deledda, Marconi, Giacomo Matteotti e Montarelli. Interventi progettuali che verranno finanziati attraverso il fondo di rotazione della Cassa Depositi e Prestiti, risorse che serviranno ad anticipare i costi della progettazione esecutiva e che l’ente di piazza Roma dovrà iniziare a restituire dopo tre anni dall’accensione del mutuo. Una volta che i piani saranno completati, l’amministrazione avrà più chance di ottenere forme di finanziamento messe a disposizione da Regione, Stato e Comunità Europea utili a concretizzare quanto progettato.
“Stiamo lavorando per poter predisporre dei piani completi iniziando con questi sette plessi, scelti perché si tratta di quelli più popolosi oppure di edifici sui quali negli anni abbiamo programmato un minor numero di interventi” spiega l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso.
“Logicamente nel prossimo futuro l’idea è quella di estendere la programmazione anche agli altri istituti scolastici della città. Parlando di adeguamento sismico, non potevamo che partire dalle scuole, luoghi dove bambini e ragazzi, gli adulti di domani, trascorrono diverse ore al giorno. Si tratta inoltre di un argomento particolarmente caro alla nostra amministrazione e soprattutto al sindaco Antonio Terra che in questi anni ha fatto da sprone anche per la messa in sicurezza degli edifici scolastici rispetto alla normativa antincendio. Grazie all’anticipo delle risorse per la progettazione da parte della Cassa Depositi e Prestiti, avremo l’opportunità di finanziare i progetti esecutivi.
Una novità non di poco conto, dal momento proprio la pianificazione completa dell’intervento ci darà maggiori chance di partecipare ai bandi degli enti sovraordinati e quindi maggior possibilità di portare a casa forme di finanziamento necessarie a poterli realizzare”.
Un primo passo per un comune che nel 2009, dopo la modifica della normativa di riferimento successiva al terremoto de L’Aquila è stato classificato zona due, con una sismicità medio alta, tale da rendere di colpo inadeguati quasi tutti gli edifici pubblici realizzati o già in cantiere. Una lunga lista che include tutte le scuole del territorio – compresa la Toscanini di via Amburgo, completata solo nel 2014 – ma anche edifici strategici come il palazzo comunale, il comando della Polizia Locale e altre strutture parte del patrimonio comunale. Per ironia della sorte uno dei pochi spazi adeguati alla normativa antisismica è l’intera ala del cimitero realizzata dopo il 2009. Dopo un primo incontro con gli esperti avvenuto durante il primo mandato del sindaco Terra e utile a comprendere costi, modi e tempi necessari per l’adeguamento, ora l’amministrazione sembra decisa a cambiare passo su un tema delicato come quello della sicurezza delle scuole, confidando sempre nelle risorse regionali e comunitarie per pagare gli ingenti costi di adeguamento.
Francesca Cavallin