BORGATE NEWS
Pesce d’Aprile
Mentre in Italia e nell’intero mondo occidentale e social-collegato si discute di come reagire efficacemente contro il fenomeno delle fake news che negativamente incidono sulla percezione della realtà da parte di una larga fetta di cittadinanza, ad Aprilia si va persino oltre.
Qui non preoccupano solo le “bufale” mediatiche che sconvolgono la quotidiana interpretazione delle notizie. Nella città di Aprilia è necessario difendersi addirittura dai pesci d’aprile.
Incredibile a dirsi, ma così va valutata una notizia che, non smentita immediatamente dal Comune, stava diffondendosi a macchia d’olio e, interessando le periferie sempre in attesa di uno spiraglio di risanamento urbanistico, rischiava di creare particolare apprensione e malumori.
I fatti. Proprio all’inizio del mese di aprile, tra l’altro in piena emergenza sanitaria, si è sparsa la notizia di una delibera, la n. 73 dello scorso marzo, con la quale di punto in bianco l’amministrazione comunale avrebbe introdotto un nuovo regolamento per le predisposizioni all’allaccio alla fognatura, che avrebbe previsto anche la redazione di un progetto e l’elaborazione di una relazione tecnica. Senza entrare troppo nel dettaglio di natura tecnica, le nuove regole (o meglio, presunte tali), hanno generato particolare confusione e anche gli addetti ai lavori si sono ritrovati a doversi confrontare con delle novità piovute dall’alto senza particolare preavviso.
Della questione si sono occupati i tecnici del Comitato di Quartiere La Cogna, soprattutto a seguito della raccolta di richieste d’informazioni e di sollecitazioni da parte di molte famiglie residenti nella zona, venute in possesso di tale “notizia”. E lì, in seguito alla cautelativa interlocuzione con i tecnici degli uffici comunali, la “scoperta”. I tecnici responsabili del settore Lavori Pubblici, hanno comunicato in via ufficiale che la delibera in questione, in effetti, non esiste. Trattasi di fake news aggravata dalla sua uscita il primo di aprile, giorno in cui scherzare è lecito.
La modalità di presentazione delle comunicazione di predisposizione degli allacci rimane quindi la stessa fin qui utilizzata, solo per le zone servite da tratti fognari non ancora consegnati al gestore del servizio idrico. Per gli altri, invece, la domanda va presentata direttamente al gestore.
In effetti, ai tecnici ed alle imprese, che giornalmente forniscono informazioni e pratiche relative agli allacci delle famiglie residenti in periferia, assurdo era sembrato fin dal primo minuto, che il Comune di Aprilia avesse grossolanamente modificato in corsa il regolamento per gli scarichi; benché saltasse all’occhio la fine competenza nei termini utilizzati, stupiva il fatto che la modulistica allegata non fosse allineata all’argomento. Ma lo stesso non vale per i cittadini, allarmati dalla lievitazione dei costi, e dalle “presunte” scadenze riportate nel regolamento, oltre che, dalla mancata smentita pubblica da parte comunale. Se pesce d’aprile c’è stato, probabilmente, è stato un po’ eccessivo perché ha rischiato di destabilizzare la labile serenità delle periferie e delle borgate di Aprilia ancora senza riqualificazione igienico-sanitaria. Ma, come detto prima, il primo di aprile è lecito fare uno scherzo. Ciò non esime il Comune di Aprilia dal non aver saputo per tempo limitare le eventuali incomprensioni derivanti attraverso un’efficace comunicazione ai cittadini.
“Comitato di quartiere La Cogna”
E’ nato il gruppo Acque Chiare
È nato finalmente il gruppo “Acque Chiare”. Quando le problematiche di un territorio vasto come quello di Aprilia, non trovano voce per essere ascoltate tutte, ecco che i cittadini, anche se già impegnati in altre attività di associazionismo e di volontariato, trovano la forza e la necessità di dare vita a un nuovo gruppo di lavoro, che possa arrivare in maniera spontanea a rappresentare problematiche spesso sottaciute o peggio dimenticate da chi è preposto a rappresentarle o meglio, risolverle.
Il nostro gruppo, non si sostituisce ai soggetti già presenti che profondono impegno per il risanamento urbanistico delle periferie, ma vuole offrire il suo contributo e, grazie ad una più vasta partecipazione, rappresentare una voce seria ed autorevole con la quale confrontarsi con l’amministrazione comunale, suggerendo le priorità, sottoponendo casi e problematiche che possono sfuggire, come è stato di recente per il problema potenzialmente crescente delle potature accatastate ai bordi delle strade a causa della chiusura dell’eco centro durante l’emergenza sanitaria. Il nostro primo impegno, neanche a dirlo, deve essere quello di assicurare alle periferie una gestione delle acque più ecosostenibile e rispettosa dei cittadini e dell’ambiente.
Sappiamo che non sarà un impegno facile, ma l’assunzione dello stesso, con le responsabilità che ciò comporta, è un fatto doveroso.
Siamo dell’opinione che la comunità non possa più aspettare anni per i nuovi impianti di depurazione e, la situazione attuale relativa all’inquinamento dei fossi comunali, ne è la riprova; la situazione del fosso dell’Acqua Buona in zona Casalazzara, e ci è giunta voce negli ultimi giorni, di una situazione altrettanto pesante, se non più grave, preso il fosso della Cannuccia in zona Campo di Carne, sono le ultime avvisaglie in ordine di tempo.
Sversamenti incontrollati, figli di una gestione inadeguata degli impianti fognari presenti nei nuclei storici di Aprilia, ma non dotati di adeguati meccanismi di recezione finale e depurazione. Come gruppo, ci interesseremo anche di questo. Nonostante prendiamo atto che nel piano triennale dei lavori pubblici figuri l’impianto di Campo di Carne, ciò non tranquillizza del tutto. Ammesso che l’impegno sia mantenuto, è lecito immaginare una consegna del depuratore a ben oltre il prossimo triennio.
Come, ad esempio, successo alla Cogna, dove a depuratore ultimato, le difficoltà da parte di Acqualatina nel prendere in carico la rete, oltre ad una situazione regolamentare incerta, fatta di regolamenti e delibere da “pesce d’aprile” (situazione che abbiamo appreso qualche giorno fa, di una delibera “fantasma”), hanno generato solo caos, mettendo in stallo, una situazione che si protrae da anni, evidenziando di fatto le difficoltà in ordine di tempo, che comporta l’esecuzione di un depuratore fisso.
Per questo motivo, nelle more dei progetti di impianti permanenti, rivendichiamo fortemente l’ipotesi low-cost e realizzabile in tempi brevi di impianti di depurazione modulare, così come tra l’altro già sperimentato anche in Comuni a noi limitrofi, che possano risolvere il problema a breve termine.
Ci duole aver constatato che, all’interno del Coordinamento dei Consorzi cittadino, questa soluzione dei depuratori modulari sia stata lasciata decadere con troppa facilità; crediamo fortemente che, questo debba essere uno dei compiti, se non il primo in assoluto, del coordinamento nella fase attuale.
Ribadiamo inoltre con forza, l’ipotesi per la pubblica amministrazione, di farsi carico del solo canone di locazione del depuratore modulare, stilando una convenzione con i consorzi che li spinga a provvedere in maniera autonoma alla gestione annuale ed alla realizzazione delle reti, dando così, un seguito ai dettami della delibera n. 217/2016 (questa realmente esistente).
I nuclei abitativi spontanei, le periferie sempre più distanti dal centro sia sotto il profilo urbanistico che socio-ambientale, non possono continuare a vivere nell’isolamento.
Crediamo fortemente nella collaborazione e nello spirito di condivisione dei temi “caldi” delle periferie di Aprilia, sentimenti figli di quello stesso spirito identitario di appartenenza alla comunità e di coesione sociale che non può affievolirsi a causa magari delle troppe delusioni per le promesse non mantenute in fatto di opere di riqualificazione igienico-sanitaria, nonché di servizi di messa in sicurezza delle strade, di aree verdi, giardini pubblici e quant’altro.
Lo scopo del gruppo “Acque Chiare” è lavorare in questa direzione.
“Gruppo Acque Chiare”