Il progetto dei ragazzi dell’IC Giovanni Pascoli
Green World Music
Interdisciplinarietà, progettualità, condivisione.
Questi i tre elementi che, nonostante la didattica a distanza, nonostante la lontananza dalla scuola, hanno dato vita al progetto Green Wold Music all’interno della classe 1 G dell’I.C. Giovanni Pascoli, sotto la guida delle docenti Rita Nuti, Germana Pierini e Anna Pugliese.
Un’avventura linguistico-musicale, nata in occasione del Friday for future, che ha visto i ragazzi, prima tra novembre e febbraio in classe, poi tra marzo e aprile ognuno nelle proprie case, protagonisti attivi di un percorso didattico metodologico che ha portato alla realizzazione di un piccolo cortometraggio della durata di dieci minuti, contenente al suo interno quattro video sul tema ambientale.
I ragazzi sono partiti dalla realizzazione di filastrocche, i cui testi sono stati liberamente tratti da “Un mondo da salvare” - Favole di Patrizia Andrich -, per passare successivamente alla parte musicale- espressiva, la sonorizzazione delle filastrocche, scegliendo il rap, forma espressiva a loro cara per esprimersi e la costruzione di un video per ogni filastrocca.
I testi, le musiche e le realizzazioni dei video sono stati curati dagli stessi ragazzi, riscuotendo pertanto un grande coinvolgimento emotivo e didattico , tanto da proseguirlo anche durante il periodo di piena emergenza sanitaria Covid 19. Nei mesi di marzo-aprile infatti, i ragazzi con il flauto dolce e le docenti Rita Nuti al pianoforte e Germana Pierini all’Oboe, hanno filmato, ognuno nella propria abitazione, un contributo individuale strumentale che poi è stato assemblato come colonna strumentale e inserito all’interno del corto. La condivisione del progetto, ha visto la collaborazione dei genitori, anche loro protagonisti, in qualità di comparse e aiuto registi. Un grazie particolare ad una mamma, Anna Trolese per il montaggio video.
Un grande lavoro di sinergia che il Dirigente Scolastico dell’I.C. Giovanni Pascoli , Prof. Ciro Scognamiglio, ha voluto inviare alla XXXI Rassegna musicale nazionale “La musica unisce la scuola”, evento completamente online promosso e organizzato dall’Indire, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione – Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, che si svolgerà sul portale Indire per tutta la settimana dal 25 al 30 maggio 2020, attraverso webinar, incursioni musicali live e contributi video inviati da docenti e studenti di tutta Italia.
Attori protagonisti: Altieri Arianna, Amato Ludovica, Carosi Greta, Cesarini Samuel, Ciminelli Emma, Dama Irene, De Luca Francesco, Di Salvatore Martina, Ferracci Roberto, Foti Raffaella, Galvani David, Gandolfi Lorenzo, Guglielmo Paolo, Lenci Federico, Loffredo Davide Maria, Macera Francesco, Mangiapelo Manuel, Mastromanno Federico, Roccetti Michelle, Serafinelli Leonardo, Spagnoli Gabriele, Tecla Andrea.
Il Tribunale dei Diritti del Malato si chiede che fine ha fatto il progetto della terza ala
Casa della Salute
Ma che fine ha fatto il progetto per la costruzione della terza ala nella Casa della Salute di Aprilia? Se lo domanda il Tribunale dei diritti del malato di Aprilia. “Abbiamo chiesto in Regione, senza però avere avuto nessuna risposta - scrive il coordinatore locale Claudio Frollano -eppure lo scorso dicembre, in occasione dell’inaugurazione della Casa della Salute, l’Assessore alla Sanità Dr. D’Amato confermava pubblicamente che l’iter di approvazione era giunto al termine del suo “viaggio burocratico” con esito positivo. E’ chiaro e giustificato che con la pandemia causata dal covid-19 ci si è concentrati sulla gestione della stessa, tra l’altro in modo egregio, ed i risultati nella nostra regione sono sotto gli occhi di tutti. Tante sono le azioni che sono state messe in campo, e sono risultate determinanti proprio perché si è potuto contare su di una Sanità territoriale ancora abbastanza presente, nonostante i tagli subiti dal famoso piano di rientro dovuto al lungo periodo di commissariamento della nostra sanità pubblica. L’esperienza del coronavirus ha evidenziato, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza dell’organizzazione e della funzionalità dell’offerta sanitaria territoriale. Proprio per questo ora si deve ripartire speditamente, investendo sul territorio ed utilizzando in modo mirato sia le risorse che si erano liberate con l’uscita dal commissariamento sia quelle ingenti che dovrebbero arrivare alla Sanità e conseguenti alla pandemia. Sarà determinante per il nostro futuro quanto sapremo fare tesoro di questa bruttissima e dolorosa esperienza alla quale tutti siamo stati esposti. Il tempo per capire e riflettere sia sugli errori che sulle cose fatte bene per migliorare la nostra Sanità pubblica c’è stato. Come Tribunale per i Diritti del Malato ci aspettiamo ora una velocizzazione e soprattutto un coinvolgimento più attento a quelle che sono le proposte, non solo di noi cittadini, ma anche e soprattutto del personale tutto che opera nelle strutture sanitarie, per la riprogettazione della nostra Sanità e siamo coscienti che tutta la struttura o meglio l’organizzazione della stessa vada rivista.
Le condizioni ci sono tutte, come ad esempio il successo ottenuto con lo smart working introdotto per alcune figure professionali, la telemedicina, il ritiro dei farmaci con il solo codice della ricetta inviato dal medico, nei confronti dei quali c’è stata una quasi inaspettata risposta positiva in termini di accettazione da parte del cittadino. É il momento di sfruttare a pieno e senza sperperi le risorse che arriveranno. Suggeriamo anche una attenta e critica ricognizione presso le strutture territoriali per prendere coscienza delle loro enormi potenzialità. Solo da esempio, la nostra Casa della Salute è dotata di un piano seminterrato che fu progettato oramai quindici anni fa per accogliere un reparto di alta diagnostica ma che non è mai stato realizzato, nonostante l’assenza di tale indispensabile servizio nel nostro territorio, dove c’è solo quella privata. Basterebbe poco, i locali ci sono e sono anche stati oggetto di messa a norma con i recenti lavori di adeguamento previsti dalla Casa della Salute. Morale: le autorità regionali rendano partecipi delle decisioni che poi ricadono su cittadini e operatori sanitari, ascoltandone le proposte. Per concludere, defilarsi quando si chiedono solo informazioni non è la strada giusta, specialmente quando queste riguardano progetti determinanti e non più procrastinabili, quali la costruzione di questa terza ala destinata anche a ridare speranza e dignità al servizio di Neuropsichiatria Infantile purtroppo tanto richiesto in questi ultimi anni. Il Presidente Zingaretti non sprechi questa opportunità di esperienza maturata sul campo e della disponibilità di risorse, per portare la nostra Sanità Regionale ad un più alto livello e come esempio su scala nazionale... ma ci vuole coraggio ed una visione d’insieme condivisa”.
P.N.