Soddisfazione di Armando Valiani per gli investimenti regionali
Avvio dei cantieri
“Dopo il nostro convegno su infrastrutture il Presidente Zingaretti annuncia un piano investimenti regionali e l’avvio di cantieri sul territorio”. Lo dichiara il segretario generale di Ugl Lazio, Armando Valiani. “Apprendiamo con piacere - spiega Valiani - che subito dopo il nostro convegno on line di questa mattina dal titolo ‘Le infrastrutture del Lazio’, il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha convocato una conferenza stampa per annunciare i contenuti del piano sugli investimenti, il lavoro e l’avvio di cantieri in tutto il territorio regionale”. Come ribadito durante il tavolo di confronto dell’Ugl a cui hanno preso parte il segretario Nazionale, Francesco Paolo Capone, il segretario regionale, Armando Valiani, l’ex sottosegretario Onorevole Claudio Durigon, l’Europarlmentare Cinzia Bonfrisco, l’Onorevole Stefano Parisi, il promotore del Comitato Si alla Nuova Pontina, Andrea Ruggeri, e il presidente di Ance Latina, Pierantonio Palluzzi, la Regione Lazio e il nostro Paese hanno urgentemente bisogno di un rilancio delle opere pubbliche e di un rapido piano di apertura dei cantieri. Così come è necessario ridare dignità anche al sistema portuale laziale messo in secondo piano negli ultimi per favorire i porti delle regioni rosse. Durante il dibattito poi è emersa la necessità di superare il codice degli appalti e l’Anac per dare subito avvio a tutte quelle opere già finanziante nel nostro Paese che garantirebbero investimenti al momento fermi al Mef per oltre 100 miliardi euro sul territorio nazionale con le evidenti ricadute in termini economici sul Pil e sullo sviluppo dei nostri territori. Infine, come sottolineato dall’Onorevole Durigon, ricordando l’intervento di Mario Draghi sul Financial Times, la necessità di mobilitare immediatamente risorse importanti in termini di investimenti in opere pubbliche per superare questa grave crisi generata dalla Pandemia. “Siamo in un momento decisivo per il nostro Paese - spiegato Durigon - in cui si deve agire subito e dove invece un Governo come quello attuale stanzia più risorse per i monopattini che per il settore automobilistico che è insieme all’edilizia è uno dei settori chiave per la nostre economia”.
A.P.
Il Consorzio La Gogna e Movap sul piede di guerra contro il Comune
Lavori di risanamento bloccati
Sul risanamento delle periferie si accende la bagarre. Consorzio e Movapo criticano la maggioranza Terra. Il Consiglio Direttivo del Consorzio La Gogna convocherà, probabilmente per la prossima domenica, un’assemblea per informare la cittadinanza sulla situazione riguardante la messa in esercizio del depuratore del Fosso della Moletta e il completamento degli interventi sulla rete fognaria, bloccati all’inizio di marzo causa la pandemia prodotta dal Covid19. “A La Gogna - scrive il coordinatore del consorzio Silvano De Paolis - i lavori sono ancora sospesi, nonostante che dal 27 Aprile il Governo avesse autorizzato la ripresa delle attività nel settore dei lavori pubblici e alle richieste del Consorzio all’Amministrazione Comunale e alla Società Acqua Latina per conoscere quando potranno essere ripresi e completati non è stata data nessuna risposta, con ciò provocando sconcerto e tensione fra i cittadini che si rivolgono continuamente ai dirigenti del Consorzio per conoscere le motivazioni del persistere del blocco. Tutte le informazioni relative alle modalità di svolgimento dell’assemblea: sede, data e orario, saranno fornite non appena verificato che non ci sono impedimenti imposti dalle disposizioni governative sul distanziamento sociale”.
Sulla stessa lunghezza Movap. “Ancora fermo il depuratore di La Cogna atteso da oltre 20 anni da tutta la comunità locale quale infrastruttura indispensabile per garantire l’effettivo risanamento igienico-sanitario delle periferie apriliane. Nonostante gli annunci dell’amministrazione comunale-scrive Lorenzo Lauretani a nome del gruppo civico - l’effettiva attivazione dell’impianto sembre sempre più lontana la possibilità per i residenti di allacciare i propri scarichi alla rete fognaria che, peraltro, deve ancora essere collaudata dai tecnici comunali. Se il depuratore di La Cogna piange, sorte non diversa per le altre opere destinate al risanamento igienico-sanitario nel resto del territorio comunale come confermato dal fatto che da molto tempo nessun cantiere è stato avviato per portare a termine gli interventi promessi. Non solo, la programmazione di nuovi interventi è stata fortemente ridotta con il Piano delle Opere Triennali adottati nel 2019 e 2020 dove pochissime sono state le risorse stanziate per avviare i cantieri. Questo quadro di blocco totale degli interventi si inserisce nella incapacità della Giunta Terra di far arrivare sul nostro territorio le risorse previste nei vari piani degli interventi adottati dall’ATO 4 come, solo per fare un esempio, il collettore che dovrebbe garantire alla zona di Campoleone di avere a disposizione un rete fognaria adeguata. Il finanziamento di 200.000 euro più volte inserito nei documenti di programmazione non è mai arrivato e dell’opera non c’è traccia, come di tutte le altre previste e mai realizzate a danno di tutta la comunità apriliana. Avviare da subito una nuova stagione di interventi e proposte per il risanamento delle periferie non è più differibile, soprattutto se si tiene conto degli anni di attesa di questa parte del nostro territorio per le opere indispensabili per migliorare le condizioni di vita. Ripartire dal ruolo che i consorzi di autorecupero sono chiamati a svolgere anche alla luce del nuovo Piano di Tutela delle Acque adottato a livello regionale che impone stringenti vincoli per la depurazione delle acque e il rispetto di vincoli ambientali La rigenrazione “ecosostenibile” del nostro territorio deve partire da quella vasta periferie sempre più abbandonata dall’Amministrazione Terra”.P.N.