Il Consiglio comunale ha modificato lo statuto e inserito anche un forno crematorio
Statuto Progetto Ambiente
Nonostante le perplessità espresse in commissione finanze dal consigliere della lista Aprilia Domani Mauro Fioratti Spallacci, alla fine una maggioranza compatta ha votato le modifiche allo statuto della Progetto Ambiente, che includono anche il tanto contestato punto 4, che offre alla partecipata di via delle Valli la possibilità di realizzare e gestire un forno crematorio. Il punto, nella seduta del consiglio comunale del 21 maggio scorso, è passato con voto favorevole dei 15 consiglieri di maggioranza, l’astensione di Vincenzo Giovannini di Italia Viva e voto contrario dell’opposizione, critica soprattutto sul fatto che la maggioranza, in commissione disponibile a discutere modifiche al punto, alla fine ha preferito andare subito al voto senza prevedere nessun’altra seduta in commissione.
“Avevamo avviato un proficuo dibattito in commissione – ha affermato il consigliere della lista Giusfredi Davide Zingaretti – e provato a fare una sintesi dei vari punti di vista. Ci eravamo lasciati con la promessa di rivederci in commissione, invece ora votiamo il punto malgrado il dibattito sia rimasto in sospeso. Per quanto ci riguarda l’articolo 4 comma 2 non può essere accolto: siamo contrari all’ipotesi che la Progetto Ambiente possa realizzare forni crematori”.
Di passaggio non condiviso ha parlato il consigliere di Fratelli D’Italia Vincenzo La Pegna, mentre il consigliere Domenico Vulcano ha sollecitato l’audizione in commissione sia dell’amministratore unico della Progetto Ambiente sia dei liquidatori della Multiservizi. E al riguardo critiche sono state le parole del consigliere Giorgio Giusfredi.
“Il punto – ha detto .- non è scollegato dalla visione che l’amministrazione ha delle sue partecipate, e mi pare evidente che navighiamo a vista, senza una seria programmazione. Non è chiaro infatti quali sarà il futuro di Asam e della Progetto Ambiente, due società che con queste modifiche statutarie si ritrovano con competenze intrecciate. Questo punto andava inserito in un piano complessivo, ma questa amministrazione come sempre manca di trasparenza e chiarezza”.
Critiche contestate sia dalla consigliera della Rete dei Cittadini Alessandra Lombardi, sia dal consigliere di Forum per Aprilia Vittorio Marchitti, mentre Mauro Fioratti Spallacci annunciando il voto favorevole al punto, non ha nascosto perplessità rispetto alla gestione da parte della Progetto Ambiente dell’ipotetico forno crematorio.
“Una questione di politica amministrativa - ha detto – che andrebbe gestita dai lavori pubblici, perché non vorrei trovarmi tra qualche mese un forno crematorio a via delle Valli”.
“Il percorso su Progetto Ambiente e Asam è già tracciato – ha però rimarcato il sindaco Antonio Terra poco prima del voto – e le due partecipate sono proiettate verso il futuro ed è chiaro che alcune questioni travalichino le questioni locali.
Per quanto riguarda la Multiservizi, a parte il ritardo legato a questioni non dipese da noi, abbiamo posto le basi per la messa in sicurezza, gestito un contenzioso da 15 milioni di euro per Asam, da 2,3 per la Progetto Ambiente e ci ritroviamo oggi con due aziende pulite. Quanto al forno crematorio non è in agenda, si tratta solo di una possibilità inserita nello statuto”.
Francesca Cavallin
Protocollo per la creazione di un consorzio tra Comuni
Ciclo dei rifiuti
È stato approvato il 21 maggio a Latina il protocollo di intesa che segna l’avvio della costituzione del Consorzio tra i Comuni della Provincia per la gestione del ciclo dei rifiuti.
Il protocollo è stato già firmato dai Sindaci del Comitato ristretto che si è occupato della stesura della bozza, inclusi i primi cittadini di Aprilia e Latina. Il Presidente della Provincia sta già raccogliendo le firme di tutti gli altri Comuni del territorio.
Il documento che avvia la costituzione del Consorzio Pubblico si ispira esplicitamente ai principi dell’Economia Circolare: tra i suoi obiettivi, non vi è solo l’individuazione concertata di aree da dedicare allo stoccaggio dei rifiuti, ma anche attività condivise di informazione della cittadinanza sulle buone pratiche, incentivi per raggiungere gli obiettivi posti dall’UE in tema di rifiuti, la condivisione di best practices sulla raccolta differenziata, sulla tariffa puntuale e sui centri di raccolta, la bonifica e il recupero di ex discariche e cave dismesse, la costruzione di impianti di trattamento dei materiali di riciclo e di centri del riuso, le attività di controllo sugli impianti capaci di garantire un ritorno economico per le comunità locali.
Ogni Comune si impegnerà a fornire i dati relativi alla produzione di rifiuti e alla raccolta differenziata sul proprio territorio, così come a segnalare l’impiantistica pubblica già esistente o riattivabile e a condividere le competenze maturate negli anni all’interno delle proprie aziende di gestione dei rifiuti.
“Il documento approvato oggi rappresenta un punto di svolta importante – commenta il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – ci consente finalmente di avviare l’iter per porre la gestione dei rifiuti in mano pubblica, per pianificare in autonomia la chiusura in Provincia del ciclo dei rifiuti. Si eviterà così il ricorso ai poteri sostitutivi da parte della Regione, che in passato ha spesso comportato scelte calate dall’alto sui nostri territori, senza considerare l’impatto e i reali bisogni. Il protocollo di intesa approvato e già sottoscritto stamattina dai Sindaci presenti, ha inoltre il grande merito di guardare lontano: permetterà di attivare meccanismi virtuosi per traghettare i nostri Comuni verso una vera Economia Circolare, capace di ridurre i rifiuti prodotti e di raggiungere agevolmente – a partire dalle buone pratiche già presenti sul territorio – gli obiettivi delineati dalle politiche comunitarie”.
Comune di Aprilia