Al bando pubblicato dal Comune hanno risposto ben 11 operatori
Gestione asilo nido comunale
La gestione dell’asilo nido comunale intitolato a Domenico D’Alessio, continua a rappresentare un affare conveniente per le società private del settore, che numerose sono accorse a partecipare alla gara indetta dall’amministrazione comunale, chiamata dopo due anni a riattivare la procedura per la scelta del partner privato che gestirà la struttura di via Giustiniano. Una gestione non facile ad oggi, anche in virtù delle regole più restrittive determinate dall’emergenza Covid 19, tuttavia per la struttura di via Giustiniano, che è riuscita ad accedere al finanziamento messo a disposizione della Regione Lazio, i candidati fanno letteralmente la coda. Ben 11 gli operatori che nei termini previsti dal bando hanno presentato la propria candidatura, di cui dieci ammessi alla fase successiva dopo la verifica della regolarità della documentazione presentata, uno invece escluso dalla gara. Tra coloro che hanno presentato la propria offerta che verrà valutata in occasione del secondo step della procedura, anche il gestore uscente Baby & Job. Alla commissione, presieduta dall’architetto Roberto Paccosi e composta dal responsabile del servizio di pubblica istruzione Maurizio Stringhetta e dalla psicologa Francesca Melucci, spetterà il compito di valutare le offerte dal punto di vista tecnico ed economico, tenuto conto del fatto che verrà scelta l’offerta economicamente più vantaggiosa. L’importo a base di gara per il triennio è di 1 milione 537 mila 272 euro.
“La stazione appaltante – si legge però sulla determinazione per l’indizione della gara – si riserva la facoltà di rinnovare il contratto agli stessi patti e condizioni per un periodo di ulteriori due anni, pertanto l’importo complessivo presunto dell’appalto è pari a 2 milioni 562 mila 120 euro”.
Una cifra non di poco conto, che cresce ancora rispetto al precedente bando di gara, che per l’ente di piazza Roma prevedeva un costo di 437 mila euro l’anno, mentre ora il costo per la gestione annua sale a 512 mila 424 euro, mentre stando alle graduatorie provvisorie appena approvate dall’amministrazione per l’anno 2020/2021, solo 31 nuovi bambini potranno essere ammessi alla fruizione del servizio, visto l’esiguo numero dei posti disponibili.
Francesca Cavallin
Utili per far emergere future possibilità lavorative
Progetto RDC
Un percorso personalizzato per l’accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale per chi percepisce il reddito di cittadinanza. E ad Aprilia i numeri sono elevati, visto che riguardano oltre 700 persone. Dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza sanitaria, le quattro assistenti sociali assunte grazie ai fondi del Distretto socio sanitario LT1 si preparano a riprendere i colloqui che serviranno a definire i progetti personalizzati di accompagnamento al lavoro per chi percepisce il reddito di cittadinanza. La giunta con la delibera n. 68 del 23 luglio 2020, ha nel frattempo approvato i Progetti Utili alla Collettività, che definiranno i percorsi che i beneficiari di RdC saranno tenuti a svolgere. Costoro per almeno otto ore a settimana, gratuitamente dovranno svolgere un minimo di otto ore di lavoro socialmente utile in ambiti delicati quali il sociale, culturale, ambientale, artistico, formativo e di tutela dei beni comuni. I nuclei che non saranno convocati dal Centro per l’Impiego per la sottoscrizione del Patto per il lavoro – per cui il bisogno è esclusivamente legato all’occupazione lavorativa – saranno convocati dai Servizi Sociali per la definizione del “Patto per l’inclusione” che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi, nonché altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale. Il Comune, responsabile della scelta dei progetti utili alla collettività, potrà scegliere se attuarli in collaborazione con altri soggetti e per questo sono stati riaperti i termini per la partecipazione da parte degli Enti del Terzo Settore o altre associazioni disponibili ad aderire. Infine, sono previsti tirocini formativi per dare ai partecipanti la possibilità di sviluppare competenze specifiche poi spendibili nel mondo del lavoro.
“Dopo il lungo periodo di stop dettato dall’emergenza Covid-19- sottolinea l’assessore ai servizi sociali Francesca Barbaliscia - sicuramente aggravato situazioni già particolarmente delicate, questa fase del Piano Povertà che prevede l’avvio dei colloqui conoscitivi, sarà decisiva proprio per andare ad analizzare le esigenze e apprendere le competenze professionali e trasversali dei beneficiari di RdC – commenta l’Assessora alle Politiche Sociali Francesca Barbaliscia – ma anche a sapere gli interessi personali utili a far emergere future possibilità lavorative. Credo molto nel sapiente lavoro che andranno a svolgere le assistenti sociali che proporranno ai percettori del RdC percorsi in coerenza con le loro aspirazioni. Colgo, altresì, l’occasione per invitare le realtà del Terzo Settore e le associazioni, nonché Enti Pubblici e privati a candidarsi per ospitare questi nostri concittadini ed offrire loro un’occasione di crescita importante sotto il punto di vista lavorativo e personale”.
Progetti importanti, quelli che proseguono dopo lo stop forzato ma che racchiudono in sé il significato stesso di una misura pensata non solo come sostegno sociale ma anche per favorire nuovi metodi di reinserimento nell’ambito lavorativo.
Francesca Cavallin