Delibera del Consiglio comunale del 21 luglio
Regolamentate le sanzioni
Multe più elevate per chi non rispetta i regolamenti comunali, le ordinanze sindacali e dirigenziali. Maxi stangata nei confronti di chi reitera i comportamenti scorretti nei vari settori, ma particolarmente evidenti in materia ambientale, in una città che si è mostrata particolarmente vulnerabile per quanto riguarda l’abbandono di rifiuti in strada oppure la pratica di lasciare i lotti incolti, mettendo a rischio l’incolumità pubblica anche per l’elevato rischio di incendi. Grazie al regolamento, per le violazioni in materia ambientale sarà possibile applicare addirittura sanzioni da un minimo di 3 mila a un massimo di 7 mila euro, cifra raddoppiata per i recidivi. E’ quanto stabilito il 21 luglio scorso dal consiglio comunale di Aprilia, che ha approvato all’unanimità il Regolamento comunale per la disciplina dell’accertamento e applicazione delle sanzioni amministrative. Uno strumento che effettivamente mancava, ma una volta in vigore sarà utile a tutti i settori, permettendo loro di applicare in caso di violazione sanzioni stabilite dalle leggi di riferimento e non più la multa minimale determinata fino ad oggi da un gap normativo.
“Alla redazione di questo importante regolamento – ha specificato in aula l’assessore all’ambiente Michela Biolcati Rinaldi – hanno contribuito i dirigenti di tutti i settori, trattandosi di uno strumento intersettoriale. L’idea è venuta al nostro settore, semplicemente perché intensificando i controlli, sono emerse difficoltà sull’applicazione delle sanzioni, soprattutto nei confronti dei recidivi. Esiste una legge quadro infatti, ma in assenza di un regolamento che scrivesse nero su bianco modalità di accertamento dell’illecito e disciplinasse le sanzioni, in molti casi siamo stati costretti ad applicare sanzioni più basse di quanto avremmo potuto”.
Il regolamento infatti servirà a disciplinare gli importi minimi e massimi applicabili attraverso le sanzioni per chi viola regolamenti e ordinanze, raddoppiate del loro valore in caso di recidiva a seconda della gravità del caso. L’accertamento competerà e la procedura resteranno nelle competenze dei responsabili dei vari settori; se il trasgressore non paga, tutti gli atti verranno trasmessi al funzionario competente per il recupero coattivo delle somme. Rispetto al testo discusso in commissione inoltre, l’amministrazione, su indicazione unanime dei commissari, ha aggiunto una nuova parte, prevedendo l’uso dei proventi per le attività di educazione e sensibilizzazione della cittadinanza. Non un semplice regolamento, dunque, ma un passaggio necessario per cercare di migliorare la qualità della vita dei cittadini virtuosi e prevenire comportamenti scorretti. Non a caso il regolamento è stato accolto positivamente da maggioranza e opposizione.
“Il nostro gruppo – ha dichiarato Davide Zingaretti di Aprilia in Azione – voterà a favore del regolamento, essenziale per contrastare violazioni anche reiterate che colpiscono ogni ambito, specialmente il settore ambiente”.
“Una struttura necessaria – ha sottolineato Alessandra Lombardi della Rete dei Cittadini – per consentirci di lavorare meglio e tutelare e valorizzare i comportamenti positivi dei cittadini virtuosi”.
Francesca Cavallin
Chiuse tutte le liti pendenti ed opere di riqualificazione per 2,5 milioni di euro
Accordo Comune-Sorgenia
Due milioni e mezzo di euro per opere di riqualificazione igienico sanitaria a favore del quartiere Campo di Carne e la realizzazione delle opere già previste tra le prescrizioni dell’Aia: un’area verde per un valore di 150 mila euro, 30 mila euro per le casette dell’acqua alle scuole del territorio ed energia elettrica per 10 anni a prezzi agevolati per gli edifici pubblici più rilevanti a livello sociale. Soprattutto, grazie all’accordo stipulato tra l’amministrazione e Sorgenia, proprietaria della centrale termoelettrica di Campo di Carne, il Comune archivia 7 contenziosi nati negli anni della protesta civica contro la realizzazione della Turbogas, incluso quello con cui Sorgenia pretendeva dall’ente di piazza Roma 26 milioni e mezzo di euro per i danni derivanti dai ritardi nella realizzazione dell’impianto. Ci sono voluti sei mesi di trattative per trovare il bandolo della matassa, ma il 23 luglio scorso il sindaco Antonio Terra e la giunta quasi al completo, hanno potuto annunciare l’esito positivo del negoziato. Un accordo vantaggioso per l’amministrazione civica che nel 2009 si fece largo tra i partiti al grido di “No Turbogas” e ora si trova a chiudere un’epoca con una transazione che si preannuncia utile alla comunità.
“Chiudiamo una delle vicende più annose – ha spiegato Terra in conferenza stampa – contenziosi che abbiamo seguito all’opposizione e ci siamo ritrovati a gestire con la giunta D’Alessio, con fasi di scontro diretto che conoscete. Il più vecchio tra i 7 contenziosi risale al 2007, ma se ne accumularono altri negli anni: una vertenza per la convenzione del comparto, una sul piano acustico, l’altro acceso da Sorgenia che ci chiedeva 26 milioni e mezzo di euro di danni. Tutti contenziosi in essere e in stato avanzato, ma grazie a una trattativa durata più di sei mesi siamo pronti ad aprire una nuova fase”.
Una fase che vedrà Sorgenia, finanziare depuratori e fognature per risanare Campo di Carne e le opere previste dalle prescrizioni, perché negli anni la società ha pagato solo le compensazioni previste dalla Legge Marzano a favore di Regione, Provincia e comuni limitrofi all’impianto, versando ad Aprilia poco meno di 1 milione di euro in sette anni.
“La finalità – ha sottolineato Terra – è prevedere misure di miglioramento della sostenibilità ambientale e superare le reciproche contestazioni. Sorgenia, soggetto promotore di questo accordo, confida che i due milioni e mezzo di euro vengano impiegati per migliorare la qualità della vita nel quartiere. 1 milione di euro circa servirà per realizzare un depuratore per la borgata; 500 mila euro per le reti fognarie. Ragioneremo sulla destinazione del milione restante. Nel frattempo abbiamo quantificato l’entità delle opere già previste nelle prescrizioni, per un valore complessivo di 180 mila euro più 10 anni di fornitura elettrica a basso costo per edifici pubblici che indicheremo”.
Nessuna traccia stando a quanto dichiarato dall’amministrazione dell’accordo che avrebbe portato alla città 10 milioni di euro, voce che correva negli anni del duro scontro civico e politico sulla centrale.
“Non ci sono documenti che comprovino la veridicità di questa voce – ha chiarito il vicesindaco Lanfranco Principi – solo una proposta in bozza ai tempi del commissario prefettizio che parlava di 5 milioni di euro, ma nulla di ufficiale”.
Francesca Cavallin
IL COMMENTO DELLA LEGA
La chiusura dell’accordo tra Comune e Sorgenia, ha sancito la conclusione definitiva delle tre battaglie, strumentali e strumentalizzate, che ad Aprilia avevano portato già nel 2009 alla vittoria del civismo: No A.ser, no Acqualatina e No Turbogas. Tre battaglie che, in un modo o nell’altro, non hanno portato benefici a una città che ancora oggi si trascina dietro problemi gravi legati alla mancata riscossione dei tributi malgrado lo pseudo ritorno al pubblico nella gestione del settore e con il servizio idrico ancora nelle mani di Acqualatina. La battaglia contro la Turbogas però resta l’emblema di cosa abbia prodotto il civismo in questa città. Le posizioni nette delle civiche guidate da Antonio Terra, non sono servite a impedire la costruzione della centrale.
Quel no, che a conti fatti e vista la conclusione è servito solo come ricettacolo di voti offerti da cittadini che davvero avevano creduto di poter portare avanti un ideale e tutelare la propria salute, ha solo alimentato negli anni una lunga serie di contenziosi.
L’amministrazione, che con l’ultimo bilancio consuntivo ha messo a nudo tutta una serie di difficoltà fino ad oggi rimaste nascoste, ora canta vittoria perché ha deciso di scendere a patti con Sorgenia, ottenendo la fine di contenziosi dall’esito incerto e circa 2 milioni e mezzo di euro per realizzare opere pubbliche che, vista la salute delle casse comunali, forse non avrebbe avuto la possibilità di realizzare.
E se quei contenziosi, utilizzati abilmente dopo il 2009 solo per prendere voti, non fossero mai esistiti? Quanto avrebbe risparmiato in dieci anni la litigiosa amministrazione civica,
Gruppo consiliare
Lega di Aprilia