Omar Ruberti ha comunicato la trasformazione di ”Lista Civica Antonio Terra Sindaco”
E’ nata “Piazza Civica”
La lista civica Antonio Terra sindaco non esiste più, nasce il gruppo “piazza Civica”. Lo ha annunciato il 21 luglio scorso durante il consiglio comunale Omar Ruberti.
“Prendo la parola alla conclusione di questa seduta del Consiglio Comunale - ha detto Ruberti - per comunicare all’aula che da questo momento il Gruppo Consiliare “Lista Civica Antonio Terra Sindaco” assume la denominazione di Piazza Civica. A due anni dall’avvio di questa consiliatura, il gruppo che ho l’onore di Presiedere, ha maturato la decisione di realizzare una forma più stabile, superando quella attraverso la quale abbiamo tutti concorso al successo elettorale delle scorse elezioni amministrative. L’esperienza maturata in questo periodo ha suggerito di trasformare il contenitore elettorale della Lista del Sindaco in un nuovo soggetto politico locale. Il nome già racchiude tutta la sua identità e pone le fondamenta di una rinnovata azione politica. La piazza è quell’area libera che, a prescindere dal valore architettonico e monumentale, si apre in un tessuto urbano, al termine di una strada e più spesso all’incrocio di più vie, e che funge da luogo di ritrovo e di riunione dei cittadini, costituendo il centro della vita economica e politica della città. Nei mesi di lockdown tutti noi abbiamo sperimentato lo svuotamento di questo luogo e delle sue attività, desiderandone profondamente di tornare ad abitarlo. Simbolicamente anche noi, con questa nuova proposta politica, auspichiamo il recupero di alcune dimensioni che la piazza ha incarnato nel corso dei secoli e che riteniamo essenziali ancora oggi. Dall’agorà greca, al foro romano, fino al ’68, storicamente la piazza è stata uno spazio pubblico, centro di convergenza delle attività umane e baricentro di un determinato territorio urbano. La piazza costituisce di per sé il luogo prescelto per la rappresentazione della vivacità e della presenza delle pubbliche istituzioni. Qui si incarnano le più significative memorie storiche. La piazza è luogo di riunioni, di spettacoli, di prediche, di cerimonie, di processioni, nonché il luogo privilegiato dello scambio e dell’attività commerciale, del contatto della comunità con il mondo esterno, dell’informazione in quanto simbolo materializzato della storia pubblica di quella comunità. Pertanto, dal punto di vista culturale, storico, scientifico, religioso, le piazze costituiscono lo spazio fondamentale della comunità, il nucleo spaziale ove si realizza l’intersezione di storia civile, movimenti culturali, tendenze artistiche, cultura materiale, immaginazione collettiva, proiezioni simboliche, ritualità consolidate, tradizioni popolari e consuetudini comportamentali. Per tutti questi motivi, e per altri a questi intrecciati, vogliamo che la piazza diventi il simbolo del nostro impegno e progetto politico. Essa deve ritrovare la sua centralità, oggi perduta o oscurata, dove il richiamo dello stare insieme si fa prerogativa dell’essere umano, della persona, del cittadino; tornare a essere insomma il centro nevralgico della vita pubblica, anche di quella politica. Troppo spesso oggi la politica utilizza le piazze virtuali come sua fonte primaria di approdo alla cittadinanza. Certamente la tecnologia come strumento di conoscenza è utile e necessaria, tuttavia la centralità dello stare insieme, oggi ci insegna come la Piazza possa essere ancora il centro propulsore, dove far crescere la politica nel territorio e tra i suoi cittadini. Accanto alla Piazza abbiamo voluto aggiungere l’appellativo “civica”, intesa come la più ampia e plurale partecipazione possibile nella costruzione del bene comune. Questo termine vuole anche significare la scelta di proseguire con convinzione questa esperienza politica nel solco civico: non un ombrello per svincolare le azioni locali da ogni identità o per facilitare “libere manovre”, ma il tentativo contingente di trovare risposta alla interminabile crisi dei partiti e della rappresentanza politica. Siamo consapevoli che la transizione politica italiana è ancora nel guado e che spesse volte i soggetti politici tradizionali, oltre ad essere inadeguati a rispondere alle attese della gente, purtroppo sono concreto impedimento alla generatività politica, ma non per questo possiamo permetterci di rinunciare a costruire il futuro! La nostra non sarà una navigazione priva di riferimenti politico-culturali, né di collegamenti sovracomunali: sono in molti gli amministratori locali di questa Regione a vivere una condizione di solitudine e a tirare avanti mossi solo per spirito di servizio e amore per le proprie comunità. Questa dimensione tutta amministrativa, però, non è sufficiente e l’impraticabilità della “strada tradizionale” suggerisce di sperimentare sentieri non battuti. La bussola rimarrà ben salda sui principali riferimenti democratici: la Costituzione, sintesi magistrale dei valori e delle culture politiche su cui si fonda la Repubblica, e l’Europa dei popoli, il progetto politico nato dal sogno di poter garantire al vecchio continente pace e prosperità. Oggi l’Europa rappresenta l’unica reale salvaguardia alle contraddizioni del mondo globalizzato e, come la Piazza Civica che abbiamo in mente, punta ad essere uno “Spazio umano e plurale”: le persone hanno bisogno di questo spazio di umanità comune, fisico; luogo di incontro, di confronto, di condivisione. Essere piazza è anche dare modo alla gente di incontrarsi, conoscersi, discutere, costruire. Questo spazio dovrà essere, proprio come l’Europa, plurale, cioè non selettivo, non sovranista, non solo per noi o per alcuni; ma anche non banalmente orientato e massificato, cioè populista. Aperto alle individualità e capace di accogliere le originalità e le differenze che si incontrano. In questa rinnovata prospettiva, continueremo la nostra azione amministrativa all’interno della maggioranza, portando, insieme con le altre forze, il nostro originale contributo alla crescita della Città, non dismettendo mai le vesti scomode del dialogo e del confronto con tutti e ciascuno. Dopo la pausa estiva promuoveremo, nel rispetto dei vincoli sanitari, iniziative pubbliche nel corso delle quali presenteremo il nuovo logo e le proposte sulle quali intendiamo spenderci.
Sarà Piazza Civica a dare questo contributo: questo nome nuovo vuole prendere su di sé la responsabilità di saldare attraverso la buona politica la vita ordinaria e quella delle istituzioni”.
A.P.