Il Litorale • 19/2019
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L’elefante ha partorito il topoli-
no? Dopo una gestazione lunga
anni, la Giunta Regionale ha ap-
provato in nuovo Piano per la ge-
stione dei Rifiuti per il periodo
2019-2025. Bisogna procedere a
qualche verifica e qualche appro-
fondimento per valutare la qualità
delle innovazioni. Il concetto di
gestione dei rifiuti attraverso am-
biti tecnicamente e funzionalmen-
te stabiliti è stato sostituito dalla
costituzione di bacini di gestione
tagliati con l’accetta amministra-
tiva. Si pensava a libere aggrega-
zioni fra comuni per creare ambiti
di media dimensione adatti per
gestire il ciclo dei rifiuti dalla lo-
ro produzione al loro smaltimen-
to, almeno per gli aspetti possibi-
li, e invece sono stati creati 5 am-
biti, uno per ogni capoluogo di
provincia. Anzio fa parte del
comprensorio di Latina. Questo
dovrebbe significare che il nostro
Comune, insieme a Nettuno, non
rientrano nell’ATO di Roma e che
quindi non dovrebbero subire gli
effetti anomali di una città che sul
piano ambientale è totalmente
fuori controllo. Questo è auspica-
bile ma è tutto da verificare per-
ché le esigenze, le carenze, le ris-
se politiche e le difficoltà di gesti-
re una città così difficile verranno
fatte pesare sulla sua provincia e
su tutta la Regione. Non si com-
prende in termini operativi come
verrà attuato il concetto, peraltro
ribadito, di chiusura del ciclo dei
rifiuti all’interno degli ambiti. Se
questo era il fattore di equità de-
terminante perché non si sono
creati, come Uniti Per l’Ambiente
ha più volte segnalato, ambiti
funzionali bilanciati geografica-
mente e secondo il carico demo-
grafico? Tranne naturalmente il
Comune di Roma che non può
che fare ambito a se. Purtroppo è
stato costruito un piano che lascia
tutti scontenti a cominciare pro-
prio dalla Sindaca di Roma che,
secondo un sentimento di speciale
razionalità che ne determina i
comportamenti, ha già dichiarato
che non accetta di realizzare una
discarica per Roma Capitale, che
il nuovo piano prevede e non
vuole nuovi impianti di tratta-
mento. Una discarica per Roma
Capitale che, si badi bene, non è
prevista a piazza Venezia, oppure
a piazzale Clodio e nemmeno in
prossimità del raccordo anulare
ma la lotta fra poveri ha avuto ini-
zio fra i Comuni di Riano e di
Guidonia: quindi la monnezza di
Roma continuerebbe ad ammor-
bare cittadine della provincia
massacrandone l’ambiente e l’e-
conomia. La Sindaca di Roma,
città che ha raggiunto livelli di
differenziata decisamente modesti
e che sta dando di se un’immagi-
ne di degrado, si rifiuta di prende-
re di petto la realtà. Roma è una
città che deve fare i conti con una
struttura urbanistica particolare e
con un modo di vedere la cosa
pubblica, decisamente critico e
distaccato, da parte dei suoi abi-
tanti. Roma ha bisogno di deci-
sioni coraggiose che portino i
propri cittadini a pagare per i loro
comportamenti, proprio come
fanno i cittadini delle altre città.
La Città eterna che dovrebbe
emanare storia e cultura verso tut-
to il mondo non può nemmeno
pensare di essere l’origine di lun-
ghe file di TIR pieni di rifiuti ver-
so paesi ricchi e moderni che da
quei rifiuti traggono altra ricchez-
za. E’ una distorsione ideologica e
politica il cui prezzo non può es-
sere pagato dalle cittadine che cir-
condano la Capitale e che costi-
tuiscono anche il serbatoio natu-
ralistico in cui i romani si vanno a
rifugiare. Quali sono gli obiettivi
del nuovo piano? Visto che nel
Lazio nel 2017 sono stati prodotti
quasi tre milioni di tonnellate di
rifiuti il primo obiettivi è quello
di ridurne la quantità e razionaliz-
zarne la tipologia. In dettaglio:
Aumento della raccolta differen-
ziata. Autosufficienza dei singoli
Ato per il trattamento e lo smalti-
mento dei rifiuti con ripartizione
territoriale del peso impiantistico.
Modernizzazione del sistema di
governance: attivazione certa de-
gli Ato; programmazione e infor-
mazione; conoscenza e formazio-
ne. Rafforzamento delle attività di
controllo e vigilanza sugli im-
pianti per contrastare illeciti in
materia ambientale e infiltrazione
mafiose.
Sostegno della Regione per la
realizzazione di impianti pubblici.
Anche se la struttura degli ATO è
essenzialmente provinciale e visto
che la Regione è suddivisa in 5
Ato, che corrispondono alla Città
Metropolitana di Roma ed alle al-
Per le informazioni sui servizi
del Comune di Anzio, sulle ini-
ziative turistiche e per le segnala-
zioni all’Amministrazione Co-
munale, da giovedì 24 ottobre, al
centro storico di Anzio, in Piazza
Pia 19, è aperto l’Ufficio del Tu-
rista e del Cittadino.
L’Ufficio, gestito direttamente
dal Comune di Anzio, dal lunedì
al venerdì, è attivo dalle ore
10.00 alle ore 12.00; il sabato e
la domenica, invece, è prevista
l’apertura dalle ore 10.00 alle
12.00 e dalle ore 15.30 alle
18.30. Lo ha stabilito il Sindaco
di Anzio, Candido De Angelis,
nell’ambito del progetto di desta-
gionalizzazione turistica e di po-
tenziamento dei servizi alla citta-
dinanza.
“Insieme all’attivazione dell’Uf-
ficio del Turista, durante i mesi
invernali, - afferma il Sindaco,
Candido De Angelis - i locali di
Piazza Pia 19 rappresenteranno
un importante punto informativo,
con un valido team di dipendenti
pubblici, che faciliteranno il rap-
porto tra la pubblica amministra-
zione e la cittadinanza tutta.
Presso l’Ufficio del Turista e del
Cittadino sarà possibile segnala-
re eventuali problematiche ed ot-
tenere tutta una serie di informa-
zioni rispetto ai servizi erogati
dall’Ente.
Inoltre, insieme all’associazione
dei ristoratori e dei commercian-
ti, visto il grande successo della
minestra dei pescatori, - conclu-
de il Sindaco De Angelis - nei
prossimi giorni presenteremo un
progetto annuale per la promo-
zione del pescato e della rinoma-
ta cucina marinara di Anzio”.
All’interno dell’Ufficio del Turi-
sta, che ha vantato visite record
nel corso della stagione estiva,
tra le quali quella del regista e at-
tore, Carlo Verdone, Cittadino
Onorario di Anzio, nelle Sale del-
la Bellezza, del Mare e della Sto-
ria, sono in bella mostra circa
quaranta metri quadrati di “affre-
sco digitale”, che accompagnano
il visitatore lungo un percorso
culturale, alla scoperta delle me-
raviglie della città.
Comune di Anzio
tre 4 Province del Lazio. E’ ne-
cessario in ogni Ato (articolo 200
comma 7 del Dlgs 152/2006) deb-
ba:
- organizzare i servizi di raccolta
dei rifiuti urbani:
- garantire l’autosufficienza degli
impianti di selezione e trattamen-
to dei rifiuti
indifferenziati urbani;
- garantire l’autosufficienza degli
impianti di smaltimento degli
scarti.
E’ importante, quindi, favorire la
progressiva chiusura del ciclo dei
rifiuti all’interno di ogni Ato e
procedere ad un riequilibrio terri-
toriale degli impianti di smalti-
mento. Ogni Ato deve avere un
impianto di smaltimento per il
proprio territorio. Non ci vuole
molto a comprendere che gli im-
pianti dell’ATO di cui Anzio fa
parte devono servire a chiudere il
ciclo dei rifiuti dell’ambito di La-
tina e che, visto la presenza degli
impianti esistenti non c’è bisogno
di altri impianti a trattamento
anaerobico per lo smaltimento
dell’organico che produce. Quindi
non abbiamo bisogno di biogas
ma di tanti piccoli impianti di
compostaggio. Il Presidente Zin-
garetti ha detto alla Sindaca della
Capitale: “Roma deve ringraziare
i comuni dell’interland”.
Gli abitanti dei comuni dell’inter-
land non vogliono essere ringra-
ziati... vogliono essere lasciati in
pace e non vogliono ricevere i ri-
fiuti di Roma!
Sergio Franchi
La Giunta Regionale ha approvato il nuovo Piano Rifiuti 2019-2025. La Regione è divisa in 5 Ato: La Città Metropolitana e le 4 Provincie del Lazio
Zingaretti: Roma deve ringraziare i Comuni dell’hinterland
Pag. 10 Il Litorale ANNO XIX - N° 19 - 1/15 NOVEMBRE 2019
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