LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
LAVINIO, CONTINUANO I FURTI DEI MASTELLI DELLA DIFFERENZIATA
Purtroppo a Lavinio mare e su tutto il territorio di Anzio, si sta riscontrando con maggior frequenza il furto dei mastelli per la differenziata e nella notte del 6 dicembre è toccato proprio a me che scrivo. Via Re Turno, ignoti hanno rubato il secchio di colore bianco e il fatto sconcertante è che l’hanno portato via con tutta la carta in esso contenuta. I residenti venuti a conoscenza del furto, sono rimasti interdetti e non sanno più cosa pensare e si domandano “di questo passo dove andremo a finire”. Infatti e mentre tutti condannano l’azione, su Facebook si fa sentire l’unica voce fuori dal coro che siede nel Consiglio del “Consorzio di Lavinio” e che attacca noi residenti e il titolare del Bar Lavinia, poiché secondo il suo distorto pensiero, noi utilizziamo il marciapiede di Via Re Turno come fosse di nostra proprietà e affermando: “quei mastelli non dovrebbero essere lasciati su strada no stop 7/7 h24. E’ uno spettacolo indecoroso ... Il marciapiede non è certo il deposito di casa propria”. Peccato che chi afferma ciò è il Consigliere del Consorzio di Lavinio Mare Lorenzo IANNI il quale invece di condannare l’accaduto e quantomeno (visto che quella strada è ancora sotto la manutenzione e decoro del Consorzio) di suggerire rimedi idonei al loro posizionamento (non ritiro RSU), se la prende con noi residenti del posto e con il Bar Lavinia che entrambi non abbiamo altra scelta se non quella di lasciare sul marciapiede, almeno noi e per lo stretto necessario, i mastelli RSU. A maggior ragione e soprattutto per il fattore igienico sanitario, il Bar Lavinia non può di certo tenersi i mastelli dentro il locale ove avviene la lavorazione e somministrazione di alimenti al Pubblico. Come faccia il Consigliere Lorenzo IANNI giovane e intraprendente (almeno sull’Web) ad affermare simili sciocchezze, ce lo dovrà pur spiegare qualcuno
PER LAVINIO E ALTRE ZONE LIMITROFE LUMINARIE
ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO
Il Natale a Piazza Lavinia come per altre località e in alcune totalmente assente, quest’anno non brilla nella scelta delle luminarie. Ad ogni piazza, via e rotonda stradale, si vede lo stesso identico albero e pacco regalo. Manca la raffigurazione del presepe con Maria e Giuseppe, il bue, l’asinello e le renne che sembrano tutte scappate in Piazza Pia ad Anzio che ne ha ben quattro. I primi a risentire della mancanza sono stati i bambini che increduli e con l’esperienza del trascorso Natale, quest’anno non hanno potuto ammirale la renna e la raffigurazione del presepe ma solo di un albero che quando è spento, sembra un albero verde spogliato dei suoi frutti e di un pacco che nel guardarlo da vicino somiglia più a una gabbia vuota per uccelli che ad un pacco regalo.
Che dire, bambini e genitori scontenti, ma se questo deficere è dovuta a una minor spesa per le casse comunali, è da apprezzare, ma se viceversa è un deficere da parte della ditta appaltatrice, invitiamo la Commissione straordinaria a controllare quanto appaltato. Inoltre, i residenti si chiedono come mai il Consorzio di Lavinio non ha sopperito alla mancanza di luminarie?
INQUINAMENTO AMBIENTALE EX
AREA SPORTIVA ZONA CARACOL
In quella che una volta era un’area sportiva di proprietà del Comune di Anzio ubicata in Stradone Sant’Anastasio 1 – zona Caracol, oggi non rimane che un muro di cinta, una piscina a suo interno in stato di abbandono e in forte degrado e un’immensa area adibita a discarica ove sono presenti tronchi di palma e rifiuti vari. Nell’area adibita a parcheggio e a officina ambulante abusiva, si nota (vedi foto) una chiazza di olio motore sversato in corrispondenza del tombino fognario apparentemente ostruito da chissà cosa ma idoneo a ricevere piano piano l’olio li sversato da persone incoscienti e delinquenti ambientali. L’inconveniente ambientale è stato segnalato al Comune di Anzio, alla Polizia Locale e al comando dei Carabinieri Forestali di Pomezia.
LA POLIZIA LOCALE DI ANZIO IN AZIONE A LAVINIO MARE
La Città di Anzio ultimamente non è ricordata solo per il suo contributo offerto agli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale per la liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, ma conosciuta per lo scioglimento del Consiglio comunale e suo Commissariamento per infiltrazioni mafiose, per azioni criminose e in ultimo per il suo grado di sporcizia dovuto da Cittadini che della differenziata proprio non ne vogliono sapere. Come vuole dimostrarsi dalle foto, i sacchetti abbandonati con dentro rifiuti indifferenziati, sono stati attenzionati dalla Polizia Locale che ha ispezionato i sacchetti e sequestrato vari elementi che potrebbero condurre alle persone che li hanno abbandonati in Corso San Francesco lato Piazza Lavinia. Nel mentre scrivo questo articolo e a distanza di 4 giorni dalla bonifica data parte della Aet, incivili anche se limitatamente al solo sacchetto al giorno, continuano imperterriti ad abbandonare i loro sporchi rifiuti. Purtroppo questo modus operandi di persone incline ad ogni forma del vivere civile e rispetto delle regole, non si discosta tanto dal comportamento mafioso ultimamente emerso qui ad Anzio poiché la parola MAFIA, non sta solo a significare chi delinque ma anche e soprattutto chi commette questo tipo di ingiustizia nei confronti degli altri onesti Cittadini.