Si sono svolte sabato 3 e domenica 11 maggio le processioni a Nettuno in onore della Madonna delle Grazie
La Festa Patronale di Nostra Signora delle Grazie
«Che succede che c’è tutto questo movimento?», mi ha chiesto una signora, in strada. Tornavo dalla piazza Cesare Battisti dopo l’arrivo della corsa ciclistica organizzata la mattina di domenica 11 maggio. Avevo appena salutato il capitano della Polizia Locale Leonardo Rognoni ed ero in prossimità di salire sul marciapiede di piazza Giuseppe Mazzini, all’incrocio con via Santa Maria. La signora era insieme al marito, tutt’e due di mezza età, intendo sulla cinquantina di anni. «C’è stata una corsa ciclistica», rispondo alla coppia. «No, chiedo perché queste luci, indicandomi gli archi sulla strada. «C’è la festa patronale», dico. «Ma non è a luglio la festa?». Capisco che sono forestieri e allora gli spiego un po’ di storia. «Quella di luglio è la festa dedicate a Santa Maria Goretti, questa di oggi invece è la festa della Madonna delle Grazie. Al santuario noi veneriamo la Madonna delle Grazie la cui immagine legnea sta sull’altare maggiore e veneriamo Santa Maria Goretti che sta nella cripta della chiesa. La Madonna delle Grazie è stata portata in processione sabato scorso dal santuario alla Chiesa Collegiata di San Giovanni, che si trova all’interno del borgo medievale - gli dico indicando il borgo – stasera si svolgerà la processione di ritorno dalla chiesa alla sua dimora nel santuario». «Grazie, molto gentile». «Di niente è stato un piacere».
Come consuetudine, sabato 3 e domenica 11 maggio abbiamo assistito alla tradizionale processione con il solito rito: il Crocifisso che apre il corteo, bambini dell’Istituto Beata Cerioli, Parrocchia di San Giacomo, Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio, Parrocchia San Pasolo, Parrocchia Sant’Anna; Parrocchia Sacro Cuore, angeli e paggetti delle Figlie della Croce, angeli e paggetti dell’Istituto Santa Lucia Filippini, Associazioni della Preghiera, Gruppi Giovanili, le Priore che quest’anno sono state 13: Giorgia Ludovisi (capo priora o priora centrale), Silvia Tirocchi e Aurora Arioli (priore assistenti), Ludovica Bragalone, Arianna De Rosa, Ludovica Porcari, Sara Alfonsi, Emma Zitarelli, Carola Brunetti, Daniela Bellucci, Francesca Angelone, Sofia Sjdic, e Francesca Pallottini (priore di fila nell’elenco fornito da Michela Ottaviani, responsabile delle priore), il Gruppo musicale Angelo Castellani, il Consiglio dell’Università Agraria, Autorità civili e militari, Clero, Sacra immagine di Nostra Signora delle Grazie, Popolo.
Il passaggio della statua della Madonna è sempre stato il momento più emozionante, specie quando passava sotto l’arco di trionfo in piazza Giuseppe Mazzini, sì quando passava, perché quest’anno l’arco di trionfo non è stato montato né in piazza, né in nessun’altra parte del percorso. Si dice perché non ci sono più punti d’appoggio; perché è pericolo, ma due anni fa ne sono stati fatti due di archi trionfali, tutti e due in piazza, uno all’altezza di via S. Maria e l’altro alla fontana, messo però di traverso. Ci si chiede se con le tecniche moderne non si riesce a fare un arco di trionfo. Noi diciamo di sì.
Dicevamo della commozione al passaggio della Madonna, anche nelle fermate che gli incollatori fanno in luoghi prestabiliti e girano lo sguardo della Madonna verso le finestre degli ammalati che chiedono la grazia. Commovente quest’anno, è stata la fermata all’Istituto Santa Lucia Filippini, dove i bambini e bambine, paggetti e angeli, hanno mostrato a braccia alzate, i cesti di fiori al momento che la Madonna è stata girata verso l’ingresso dell’istituto. Per il folclore la processione è terminata con i fuochi d’artificio. In una nota Michela Ottaviani ci informa che la statua di Nostra Signora delle Grazie rimarrà in basso, per tutto il mese di maggio per l’anno giubilare e sabato prossimo 17 maggio parteciperà il vescovo.
Silvano Casaldi