Habemus Papam
I giornalisti, ma in modo particolare i vaticanisti, non ne azzeccano una quando si tratta di avvenimenti che riguardano il Conclave e cioè lo strumento millenario con cui si eleggono i nuovi Papi; da decenni seguo le fasi che portano all’elezione di un nuovo Papa e cento Cardinali sono entrati Papa ed usciti Cardinali, non ricordo di un solo caso in cui un Papa sia entrato Papa ed uscito Papa.
Il grande spettacolo delle esequie di Papa Francesco è terminato e non tutti hanno apprezzato la mancanza di quella sobrietà con cui fu celebrato il funerale del suo predecessore polacco. Habemus Papam e, non soddisfatti dei pronostici tutti scientificamente falliti, gli stessi esperti delle segrete cose del Vaticano si sperticano ora nella misura di ogni gesto, ogni parola, ogni cenno per trovare le ragioni della continuità del nuovo Papa con Papa Francesco. Io penso che lo Spirito Santo si diverta a spiazzarli scegliendo di dare alla Chiesa Cattolica un Capo Supremo più adatto di quelli pronosticati da esperti di cose politiche, che possa guidarla nella mondanità sempre più materialistica ed agnostica.
E’ difficile definire oggi dove siamo e cosa significa guidare oggi la Chiesa Universale, che solo sulla carta conta un miliardo e quattrocento milioni di cattolici: In Italia su 60 milioni di abitanti si dichiarano cattolici circa 35 milioni, ma solo il 18 % della popolazione pratica la propria fede andando a sentire messa.
Il grande problema, annunciato sin dal primo giorno da Papa Francesco, è che il Cattolicesimoè in preda ad una crisi profonda di tipo strutturale con le chiese diventate scatole vuote, gli oratori senza giovani ed i seminari deserti. Gli eventi recenti hanno dimostrato che il Pontefice di Roma ha assunto una popolarità universale che si è evidenziata, anche complice l’anno giubilare, nelle grandi manifestazioni tenutesi per la sua morte. Molti dei governanti che lo hanno ossequiato da morto, però, si son ben guardati dall’ ascoltarlo da vivo. +L’autorità morale del Papa defunto è stata immensa ma il giudizio sul suo pontificato richiede tempo e riflessione affinché le opinioni, certamente diversificate, possano trovare una sintesi. Fu un grande pontificato il suo? Monsignor Re, il decano del Collegio Cardinalizio nella sua omelia, in cui non nomina nemmeno una volta il Papa defunto, auspica che “serve alla Chiesa un Papa che risvegli le coscienze in quest’epoca”, concetto di “ritorno” e di “risveglio” che il Decano riprende in altre occasioni e che allude troppo ad un assopimento delle coscienze dei Cattolici e che non sembra lodare chi li ha finora guidati.
E’ difficile definire dove siamo e che cosa servaoggi alla Chiesa di Roma per una nuova evangelizzazione di folle disattente che, specialmente nel ricco occidente, devono ritrovare gli stimoli della fede nelle parole e nella guida di un Papa che parli, al di sopra di tutti, di dottrina e che difenda i principi inalienabili del Cristianesimo.
La Chiesa di Roma ha bisogno di fede e lo Spirito Santo ha indicato un Missionario per ritrovarla; ha indicato un Papa che dovrà dedicare tutti i suoi sforzi per riportare la spiritualità perduta in una Chiesa allo sbando e per farlo, più che di continuità, dovrà parlare di rottura. Non per niente il nuovo Papa si è presentato con uno stile, anche nei paramenti oltre che nel linguaggio, che contraddice quello del suo predecessore. Non per niente ha scelto il nome di un Papa, quello di Leone XIII, che più si è impegnato nella sfida del suo tempo e che scrisse la prima Enciclica sociale della storia della Chiesa, la “Res Novarum”, per porla a confronto con i cambiamenti ed i problemi causati dalla rivoluzione industriale che è stata infinitamente meno impattante, sul piano sociale, della globalizzazione di oggi e della sua stessa crisi. La Chiesa ha bisogno di Fede, i Cristiani hanno bisogno di Fede ed il paragone è sotto gli occhi di tutti quando si vedono le bellissime chiese vuote ed i magazzini adibiti a Moschee pieni di fedeli in raccoglimento e preghiera. Al nuovo Papa il gravissimo compito di ridare ai fedeli il significato della “Parola di Dio”.
La Pace è il primo sostantivo che il nuovo Papa ha pronunciato dopo la sua investitura nel discorso ai fedeli e l’augurio non può che essere quello che Papa Leone XIV possa, con la sua “Autorità” spirituale, imporre la pace alle tante guerre del mondo. Un Papa non deve cercare la popolarità delle periferie ma l’universalità del messaggio divino. Un Papa degli ultimi ma anche dei primi e dei secondi.
Sergio Franchi
Presentati i lavori della pista ciclabile che interesserà quest’area naturalistica
Verso Tor Caldara
Un’atmosfera di attesa e di rinnovamento ha pervaso la località di Tor Caldara ad Anzio, in occasione della cerimonia di inaugurazione dei lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile che interesserà quest’area di grande valore naturalistico e storico.
Alla presenza del Vicesindaco della Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna, della Consigliera delegata all’innovazione tecnologica, transizione digitale, sviluppo economico e attività turistiche, Alessia Pieretti e del Sindaco di Anzio Aurelio Lo Fazio sono stati presentati i lavori del “percorso tra sport e benessere verso Tor Caldara” che è parte dei 63 progetti dei Piani Urbani Integrati “Poli di sport, benessere e disabilità”. Tutti gli interventi Piani Urbani Integrati sport sono finalizzati alla realizzazione di poli sportivi e di parchi urbani attrezzati e accessibili dove lo sport è considerato lo strumento chiave per la promozione e il miglioramento della qualità della vita delle persone e favorisce l’inclusione e l’integrazione sociale con particolare attenzione alle comunità fragili e all’accessibilità. Un finanziamento PNRR da più di 2 milioni di euro per un totale di 390 giorni lavorativi.
L’obiettivo principale del progetto sarà il collegamento della riserva naturale di Tor Caldara con l’area urbana di Lavinio mare, mediante un percorso ciclopedonale con spazi di sosta ed un’area costituita da “isole” verdi attrezzate, dove saranno presenti giochi inclusivi per i più piccoli ed attrezzature sportive tese all’inclusione delle fasce più anziane di età. L’obiettivo è anche quello di migliorare il trasporto favorendo una mobilità sostenibile. Verrà inoltre rinnovata anche l’illuminazione mediante la sostituzione delle lampade esistenti con nuove ad alta performance energetica.
Il contesto urbanizzato dove si sviluppa l’opera è ad oggi sprovvisto di un’infrastruttura primaria nonché di mobilità sostenibile, che colleghi la riserva naturale di Tor Caldara e Lavinio.
La Riserva Naturale di Tor Caldara fa parte della Rete Natura 2000 oltre ad essere luogo di visite didattiche, turistiche e cuore nevralgico del territorio. Data l’importanza della Riserva per la cittadinanza e il territorio metropolitano, nasce da qui la necessità di renderla accessibile con mobilità pedonale e ciclabile, con un percorso che riqualifichi anche tutto il contesto naturale e urbanizzato riducendo l’utilizzo di veicoli con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente.
L’intera area oggetto di intervento è di titolarità comunale ed è collocata su Via Ardeatina, raggiungendo una lunghezza di più di 1 km e allo stato attuale, il percorso è caratterizzato da degrado urbano e architettonico e in alcuni punti vi è la presenza di ostacoli che non permettono la fruibilità del percorso oltre alla presenza di alberature ad alto fusto che risultano pericolose e dannose.
Le aree verdi da riqualificare invece sono ubicate tra Via Ardeatina e Via del Sole e all’interno di quest’ultime verranno inseriti giochi e attrezzi sportivi, accessibili e inclusivi, arricchendo la qualità degli spazi urbani utilizzabili da più fruitori.
Il progetto, redatto secondo i concetti di superamento delle barriere architettoniche, favorirà la passeggiata e la sosta di cittadini e dei turisti, mediante l’incremento di arredo urbano, la riqualificazione degli spazi urbani, l’utilizzo di materiale ecocompatibile oltre all’incremento della sicurezza di tutti i fruitori mediante scelte architettoniche, tecniche e ambientali opportune.
Ufficio Comunicazione -
Città metropolitana di
Roma Capitale
Parco sistemato
Dopo mesi di incuria e abbandono è stato effettuato un intervento straordinario di sfalcio e sistemazione del Parco in via delle Bouganville.
“Si tratta di un’area strategica molto frequentata da giovani e famiglie – dice l’assessore alle Politiche ambientali, Luca Brignone – parliamo dell’unico spazio pubblico verde disponibile per il quartiere di Lavinio.
Da oggi l’area sarà finalmente presa in carico dalla società che fa manutenzione del verde, insieme ad altri spazi che stiamo censendo.
Stiamo valutando anche ulteriori interventi – conclude – per potenziare l’area e regolamentarne l’uso, al fine di garantire un giusto equilibrio tra frequentatori e residenti”.
Comune di Anzio