La raccolta dei rifiuti ad Anzio funziona a singhiozzi
La storia si ripete
Tutti eravamo convinti che le lezioni della “gestione Volsca” ed ancor più quella della soffertissima della “gestione Camassa” avessero insegnato qualcosa all’Amministrazione Comunale. Dopo le estati immersi nei rifiuti i cittadini di Anzio si aspettavano una bella e partecipata gara di appalto per dare ai cittadini tutti, ma agli utenti in particolare, una ditta di totale affidabilità, strutturalmente organizzata, con esperienza nella gestione dei rifiuti in contesti a forte escursione demografica. Invece il Comune, non si comprende perché, scelse una strada, legalmente valida ma del tutto inopportuna, di associarsi con una Società per Azioni pubblica, come la Ambiente Energia Territorio di Ciampino, che certamente non è famosa per raggiungere alti livelli di efficienza.
La struttura contrattuale non è apparsa sin dall’inizio rispondente alle esigenze di Anzio e la sua stessa intelaiatura non sembra molto adatta ad una chiara definizione dei ruoli. Siccome le opinioni degli utenti misurano il livello di gradimento dei servizi prestati nei vari comuni su cui opera la ditta AET, basta dare un’occhiata in rete per leggere una sfilza di recensioni con “una palla” che denotano prestazioni a livello infimo.
E’ stata una scelta che definire sbagliata costituisce un gesto di bonario ottimismo. La ditta AET opera in una dozzina di comuni del Lazio, tutti posti nell’interno e nessuno soggetto a concentrazioni turistiche come avviene ad Anzio e questa valutazione non fu fatta o fu ignorata quando la ditta fu selezionata dall’ Amministrazione Comunale. Subito dopo l’entrata in vigore del contratto con la ditta AET, Uniti Per l’Ambiente, il noto gruppo ambientalista locale, ha effettuato un primo accesso agli atti per ottenere copia completa del contratto e per fornire un contributo critico durante il suo sviluppo nel tempo.
Dopo alcuni mesi dall’inizio della gestione contrattuale, sono state segnalate alcune incongruenze e, con successivi accessi agli atti, formalizzato, documentandole, alcune lacune ed inadempienze. Tali segnalazioni non hanno generato alcun riscontro. L’azione nei confronti dell’Amministrazione Speciale è continuata con successive segnalazioni di incongruenze e richieste di chiarimenti sulle inadempienze, richieste che hanno prodotto sanzioni amministrative nei confronti della ditta e repliche critiche da parte della stessa, ma non hanno portato ad un chiarimento strutturale e ad una stabilizzazione del rapporto fra Ditta ed Amministrazione.
Le più evidenti segnalazioni si riferiscono tutte ad incongruenze ed inadempienze connesse a clausole contrattuali: come la mancata raccolta periodica di rifiuti abbandonati in strada, specialmente in prossimità delle stazioni ferroviarie, la scarsa pulizia delle strade, la mancata realizzazione di due piccole isole ecologiche “presidiate ed informatizzate” necessarie particolarmente nei periodi estivi sui maggiori collegamenti con la Capitale, la carente rimozione della vegetazione dai marciapiedi e dai bordi stradali, la carente pulizia delle caditoie stradali, la mancata attività di educazione ambientale, la mancata attivazione del progetto di compostaggio domestico, con il conseguente mancato risparmio economico ed il supporto negato ad un’analoga iniziativa pilota portata avanti da Uniti Per l’Ambiente nell’ambito del Consorzio Lido dei Pini, la mancata distribuzione delle compostiere e l’inadeguata distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata. Nessuna iniziativa sulla tariffa puntuale indispensabile per una fiscalità equa, ecc. Attualmente ad inizio della stagione estiva il panorama si presenta del tutto negativo.
Rifiuti nelle strade, con particolare riferimento a quelle dirigono verso la Capitale, le inadempienze del progetto contrattuale non appaiono risolte; la raccolta lascia molto a desiderare e basta percorrere le strade di Lavinio, di Falasche di Villa Claudia per vedere sacchi di rifiuti che permangonoincomprensibilmente da giorni non raccolti, le utenze espongono i rifiuti utilizzando anche vecchi e sgangherati mastelli per contenerli e solo in parte utilizzano quei piccoli contenitori distribuiti che sono più adatti alla casa di Barbi che a ville e villini che producono grandi quantità di rifiuti. Totale mancanza di interlocuzione fra ditta ed utenza: non solo non è stata onorata la clausola contrattuale che prevede campagne di sensibilizzazione, ma nessuna comunicazione relativa al servizio ed alle sue variazioni viene ricevuta dagli utenti; mentre non di rado sacchi di rifiuti non vengono raccolti senza che all’utenza sia comunicata la ragione. Sul piano del finanziamento della TARI, non ho i dati aggiornati ma, da quanto mi comunicò il Dirigente un paio di anni fa, poco più di un cittadino su due pagava la tassa; evento che, in una ditta privata, comporterebbe l’immediato licenziamento del dirigente responsabile.
Dopo le elezioni, che hanno cambiato completamente l’assetto politico dell’Amministrazione Comunale, i cittadini si aspettavano grandi mutamenti; si auspicavano decisioni drastiche ed immediate per potersi augurare un’estate con strade pulite e servizi efficienti; si auspicavano e si auspicano ancora. La situazione non è sicuramente agevole per l’Ufficio Ambiente; la rinegoziazione del servizio e delle clausole contrattuali appare indispensabile per poter continuare la gestione attuale con la AET; il Dirigente dell’Ufficio ha lasciato l’incarico, ma questo non è un elemento del tutto negativo visti i risultati raggiunti; il personale è ai minimi termini e richiede sia un potenziamento sia un rimansionamento di alcuni impiegati, per la trattazione delle materie d’ufficio.
L’amministrazione corretta richiede tempi necessari e procedure obbligatorie ma gli utenti, gli operatori turistici, la gente di Anzio, che riceve rinvii e promesse da anni, si aspetta che il cambiamento politico generi anche un maggior grado di efficienza e di funzionalità. Le aspettative hanno un solo modo per essere soddisfatte: i fatti. Il resto è la solita noia che causano i governanti quando parlano della loro attività di governo.
Sergio Franchi
NETTUNO - In occasione della festa patronale di Nostra Signora delle Grazie
Gemellaggio con Wehr
Domenica 4 maggio momenti di intensa emozione in consiglio comunale a Nettuno per il rinnovo dei Patti di gemellaggio e di fratellanza con le città Europee che in questi giorni sono ospiti a Nettuno per la Festa Patronale di Nostra Signora delle Grazie.
Il consiglio comunale ha sottoscritto il Patto di gemellaggio con la città di Wehr ed ha rinnovato il patto di amicizia e gemellaggio con le città di Ardee e Corinaldo in occasione del ventennale del gemellaggio.
Presenti in sala gli ex Sindaci Carlo Conte, Vittorio Marzoli e Angelo Casto, che hanno contribuito a portare avanti i rapporti di amicizia.
Presenti anche le delegazioni delle città di Bandol e Traureut con cui il gemellaggio è precedente agli altri.
I gemellaggi, lo ricordiamo, sono patti di amicizia che il Comune di Nettuno porta avanti con impegno e dedizione nel rispetto dei principi di integrazione Europea, scambio culturale, collaborazione commerciale, collaborazione e crescita educative e culturale. I gemellaggi sono un efficace strumento di collaborazione per la creazione di uno spirito comune di collaborazione europea.
In questi giorni le delegazioni gemellate hanno preso parte attiva alle cerimonie e alle tradizioni della città di Nettuno hanno preso parte alle celebrazioni per la Santa Patrona ed hanno condiviso con i propri cittadini l’esperienza vissuta a Nettuno.
E’ stato il Sindaco Nicola Burrini a sottoscrive i nuovi patti di gemellaggio e collaborazione, stringendo con tutti un affettuoso rapporto di collaborazione a cui seguiranno progetti condivisi. In sala consiliare, alla presenza dei traduttori, i Sindaci presenti tutti hanno dichiarato il proprio impegno per portare avanti rapporti di amicizia in un territorio che oggi vive in pace e Armonia. Toccante l’intervento del Sindaco di Wehr che ha ringraziato Nettuno per voler portare avanti un Patto di gemellaggio con una città tedesca nonostante i ricordi di una guerra che ci ha visto contrari.
Ufficio stampa
Comune di Nettuno