Patrizia Pecchia nominata per la Pia Unione
Nuovo Priore
A Nettuno, come da tradizione, anche quest’anno si sono svolti i festeggiamenti in onore di S.Antonio Abate, che si sono aperti la sera del 17 gennaio con una messa nella chiesa di S.Francesco, per la consacrazione e accoglienza di tre confratelli nella Pia Unione, Marina, Nunzia e Paolo... e sono proseguiti il pomeriggio del giorno dopo con l’apertura del mercatino (fiera delle merci) nel piazzale di Viale della Vittoria nel quale erano previsti anche dei giochi popolari ma non si sono tenuti per via del maltempo. Ciò nonostante non ha impedito la domenica mattina, giorno centrale della festa di svolgere la sfilata del bestiame e la benedizione, impartita loro dal canonico Don Marco Romano, che ha poi celebrato la solenne Messa animata dalla Corale Città di Nettuno.
La sera dopo quella officiata dal Vicario Don Carlo Rota, alle ore 18, il momento più atteso e sentito per la Pia Unione, in cui per il senso di Fede e motivi personali, diventa più alta l’emozione e il cuore inizia a battere forte, l’estrazione del nuovo Priore... e ad avere l’onore di essere investita di questo titolo e ricevere medaglia e vessillo del Santo è stata la signora Patrizia Pecchia colei che dallo scorso anno ha portato la reliquia del Santo durante la festa e mi racconta oltre la gioia provata di quel momento e così di avere come dice in questi casi, il Santo in casa, che è una tradizione questa della festa con la quale lei è cresciuta con i suoi nonni e i genitori, sin da piccola e non le mancava mai quel panino benedetto che la nonna paterna le andava sempre a prendere e l’assegnazione alla lotteria.
La sua famiglia apparentata con i Casaldi è una delle più note a Nettuno, il padre Elio oltre ad essere stato allievo del M. Angelo Castellani, dall’età di 14 anni ha suonato anche la tromba nella stessa Banda, mentre il nonno Angelo e il fratello Carlo Pecchia sono stati insieme portatori della Madonna delle Grazie di cui tutta la sua famiglia è devota, e Patrizia dopo averla accompagnata da Capo Priora nel 1990, quest’anno avrà l’onore di farlo da rappresentante Priore della Pia Unione S.Antonio Abate.
Un’emozione la sua che le si poteva leggere e vedere nei suoi occhi anche nel momento della sua nomina... a lei i nostri auguri unendoci alla sua gioia.
Annalisa Rodo
(Foto di: Roberto Faccenda)
Silvano Casaldi ha presentato il suo ultimo libro in occasione della ricorrenza dello Sbarco
Casaldi, la memoria storica
Come ogni anno Anzio e Nettuno, con una serie di manifestazioni, hanno ricordato lo sbarco alleato avvenuto il 22 gennaio 1944. Tra queste ci soffermiamo sulla presentazione del libro ‘Personaggi e storie dello sbarco di Anzio e Nettuno (22 gennaio 1944)’ del grande storico nettunese Silvano Casaldi, presentazione che si è svolta al Forte Sangallo il 19 gennaio scorso.
Tanti i personaggi menzionati, fotografati, intervistati dal nostro Autore, tante le storie a loro collegate, siano essi stati i reduci sopravvissuti, in visita in Italia, sia i loro familiari o amici, tutti desiderosi di rivedere i luoghi del conflitto o conoscere le località dove i loro cari hanno perso la vita. Silvano Casaldi gli ultimi anni di lavoro li ha trascorsi al Museo dello sbarco Alleato da lui caldeggiato a Nettuno nel 1990. Fu aperto il 14 marzo di quell’anno. Grazie a tale lavoro ha conosciuto centinaia di reduci della seconda guerra mondiale, ha fatto loro da guida ed ai loro familiari quando sono venuti in Italia, ha scritto molti libri sull’argomento, è entrato in contatto con agenzie internazionali che organizzavano le visite guidate.
Tantissimi visitatori hanno voluto conoscere i luoghi della memoria, dove erano stati il papà, gli zii, i parenti e Casaldi li ha accontentati accompagnandoveli e narrando loro una dovizia di particolari. Durante la presentazione, Silvano Casaldi ha proiettato vari video con le interviste dei veterani, aggiungendo, di volta in volta vari aneddoti e curiosità. Come quella a Don Celestino Saccomanno di Montecassino, testimone del bombardamento del 15 febbraio 1944, il quale ha affermato in tale occasione (6 settembre 1993) che gli Americani non sborsarono una lira per la ricostruzione dell’Abbazia. O quella a Joe Craver (1ª Div. Corazzata) nel settembre 2003, in cui erano presenti i figli Bradd e Dan. Proprio Bradd, insieme all’amico Ricky Jelen era tra gli ospiti la sera del 19 al Forte. Ha omaggiato Casaldi con due attestati di merito per il lavoro svolto a favore dei veterani e lo ha decorato con lo stemma della 1ª Divisione Corazzata. E’ pure intervenuta un’insegnate della scuola di Piscina Cardillo che nel 2023 è stata intitolata al compianto Antonio Taurelli e si è gemellata con la città che ha dato i natali al soldato Bob, morto lo stesso giorno dello sbarco alleato. L’Assessore di Nettuno Carla Giardello ha puntualizzato il fatto che i figli, fin da piccoli, devono venire a conoscenza, dai genitori e dai nonni, degli avvenimenti storici della loro città.
Il libro così interessante, reperibile presso l’Edicola di Giannascoli, l’Edicola di fronte alle Sirene, la libreria Mondadori in Via Romana n.64, (o telefonando all’Autore 3474792130), si compone di due parti. La prima è abbellita dalle foto delle visite dei veterani e loro familiari al Cimitero Americano, al muro della Resistenza, a Via Romana, presso la Caserma Donati, a Vicolo del Montano, nella Piazzetta del Mercato e le altre località delle battaglie, dal 22 gennaio al 26 maggio 1944 e la seconda dalle foto delle visite guidate organizzate dal gennaio 2018 e che hanno riscosso molto successo per le adesioni di Nettunesi e non. Tirando le somme, il Commendatore al Merito della Repubblica, Silvano Casaldi ha fatto un grosso lavoro e soprattutto lo ha fatto molto bene e di questo i Nettunesi devono essergli tanto riconoscenti.
Rita Cerasani
Porto di Anzio insabbiato
Con la Capo d’Anzio in liquidazione giudiziale e l’entrata del porto di Anzio insabbiata, si prospettano ‘gatte da pelare’ per il neo sindaco Aurelio Lo Fazio e la nuova Giunta comunale. Come avviene ciclicamente, il porto si insabbia e le barche da pesca non possono uscire in mare.
I pescatori sono allo stremo, tra i giorni di ferma imposti dall’Unione Europea e le giornate di maltempo, si riduce sempre più il ricavo dal pescato.
Ora nuovamente il porto è insabbiato e con un rimedio, non risolutivo del problema, si torna a dragarlo. La soluzione ottimale sarebbe l’acquisto di una draga da parte dell’attuale Amministrazione per porre fine a tale problema.
La spesa verrebbe ammortizzata nel tempo. Una draga che fosse sempre a disposizione e che lavorasse costantemente per tenere libero dalla sabbia l’imbocco del porto, non costringerebbe a sborsare ingenti somme durante l’anno. Rappresenterebbe la salvezza per i pescatori. Speriamo che l’appello dei pescatori di Anzio, ancora una volta non rimanga vano.
Riguardo alla liquidazione giudiziale, il Ssindaco Lo Fazio si è espresso in tal senso: “Occorre al più presto individuare una gestione transitoria (in attesa della definitiva), per garantire la sicurezza nell’area portuale ed i servizi essenziali.
Nel lungo periodo il porto sarà valorizzato e promosso turisticamente quale risorsa imprescindibile per la vita della città ed i suoi abitanti”.
Certamente a tali parole che prospettano un futuro meno fosco per il porto di Anzio, dovranno seguire i fatti di questa nuova Amministrazione, per risollevare le sorti soprattutto dei pescatori.
Rita Cerasani