Cerimonia ad Anzio con la presenza degli studenti e dei due sindaci
L’affondamento dello Spartan
Nella mattinata del 27 gennaio, il Sindaco di Nettuno, Nicola Burrini, ha partecipato a una cerimonia commemorativa organizzata dagli studenti delle scuole superiori, dedicata al tragico affondamento dell’incrociatore Spartan, avvenuto il 29 gennaio 1945, pochi giorni dopo lo Sbarco. Presenti anche il Sindaco di Anzio, gli studenti hanno reso omaggio a un evento che ha segnato profondamente la storia locale.
Tra i pochi sopravvissuti a quella tragedia c’era Geoffrey Smith, un reduce che ha onorato per anni i suoi commilitoni caduti. Dopo la sua scomparsa nel 2014, i suoi figli hanno continuato a mantenere viva la memoria dell’evento. Quest’anno, però, non sono riusciti a partecipare e hanno chiesto ai giovani presenti di tramandare il ricordo di questa drammatica vicenda avvenuta di fronte alle coste.
Burrini ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani, affermando che ricordare significa riconoscere il dolore e la sofferenza causati dalla guerra, che si traducono in vite spezzate e in una profonda crisi umanitaria. Ha esortato i ragazzi a impegnarsi attivamente per costruire un futuro di pace e integrazione, evidenziando così il dovere morale di non dimenticare le atrocità del passato.
Questa è stata un’iniziativa significativa! Il fatto che i sindaci di Nettuno e Anzio si uniscano per commemorare l’affondamento dell’incrociatore Spartan sottolinea l’importanza della memoria storica per le comunità locali. Questo gesto non solo onora le vittime, ma rafforza anche i legami tra le due città, evidenziando come eventi storici influenzino la loro identità comune. La partecipazione degli studenti rende il tutto ancora più potente, poiché coinvolge le nuove generazioni nel ricordare e imparare dalle tragedie del passato. È un invito alla riflessione e all’impegno per un futuro migliore.
La commemorazione in via Romana a Nettuno con la presenza del figlio
In onore del sergente Craver
Sabato 18 gennaio alle 15, in via Romana a Nettuno, è stata deposta una corona sulla targa storica di un palazzo significativo per la comunità, in onore del Sergente Joe D. Craver. La cerimonia ha visto la partecipazione del figlio del sergente, che ogni anno torna a Nettuno per commemorare la memoria del padre, e dell’assessore alla cultura Roberto Imperato.
Tra i presenti, anche l’ex direttore del Cimitero Americano, Melanie Resto, che ha svolto il ruolo di interprete, facilitando il dialogo tra la famiglia del sergente e gli altri partecipanti. Questo evento ha rappresentato un momento di profondo ricordo e condivisione, in un’atmosfera carica di emozione.
Il figlio del Sergente ha condiviso un ricordo toccante, parlando della gioia del padre nel visitare Nettuno 40 anni dopo la conclusione del conflitto mondiale.
“Aver visto una città rinata dopo la distruzione e i bombardamenti, una città bellissima, in cui i cittadini vivono in pace e serenità - ha affermato - ha pacificato mio padre, che non ha mai dimenticato gli orrori della guerra”.
La cerimonia ha anche messo in luce il significato dello Sbarco sulle coste di Nettuno, un evento che ha causato migliaia di vittime, molte delle quali riposano nel Cimitero Americano. L’assessore Imperato ha sottolineato l’importanza di ricordare il debito di gratitudine verso coloro che hanno combattuto per liberare la città dall’oppressione nazifascista, affermando: “Non dimenticheremo mai”.
Nei giorni a seguire, la famiglia del Sergente Craver sarà ricevuta dal Sindaco Nicola Burrini, mentre nella cerimonia di deposizione della corona, lo storico Silvano Casaldi ha ricordato la storia del Sergente, sottolineando l’importanza di tali commemorazioni per le generazioni future.