Presentato l’albo illustrato della plurupremiata disegnatrice Isabella Labate presso la sala Salustri dell’Istituto Comprensivo Anzio V
TRE IN TUTTO, albo dedicato ai treni della felicità
Un pomeriggio ricco di commozione quello che è trascorso domenica 26 gennaio presso la Sala Salustri dell’Istituto Comprensivo Anzio V, in occasione della presentazione dell’albo illustrato Tre in tutto disegnato da Isabella Labate e scritto da Davide Calì, edito dalla casa editrice Orecchio Acerbo. Inserito all’interno del programma per l’81° anniversario dello sbarco di Anzio e patrocinato dal comune stesso, presente nelle persone del neoeletto Sindaco Aurelio Lo Fazio e dell’Assessore all’istruzione Alessandra Ciotti. Questo evento, inserito nel progetto lettura della scuola “Libri libera tutti”, curato dalle professoresse Laura Casella e Anna Stilla, ha coinvolto gran parte della comunità scolastica che si è adoperata per accogliere e presentare le proprie riflessioni e i propri lavori su un episodio della storia del secondo dopoguerra che era stato dimenticato, ma che il lavoro incessante dello storico Giovanni Rinaldi ha riportato alla luce: i treni della felicità.
Per aiutare i bambini del sud Italia, particolarmente colpiti dalla fame dopo la fine del secondo conflitto, le donne dell’UDI si sono accordate nel nostro paese per trasferire migliaia di bambini dalle città del sud - quasi rase al suolo dai bombardamenti - alle città di quella che veniva chiamata l’”Alta Italia”, per essere accolti da famiglie che, nonostante le difficoltà, potevano comunque garantire loro cibo, vestiti e istruzione. Lo storico Rinaldi ha raccolto le testimonianze orali dei tanti bambini che erano stati trasferiti a Modena e in altre città della regione, ma anche il ricordo delle donne dell’Unione Donne Italiane che si erano spese con tutte le loro forze, affinché questi innocenti potessero superare lo sfacelo in cui si erano trovati a vivere per colpa degli adulti.
Tante le domande poste allo studioso durante il collegamento da remoto: in che modo è stato organizzato il trasporto di tanti bambini? Oppure: nelle varie testimonianze che ha raccolto ci sono emozioni che accomunano i protagonisti?
Una sala particolarmente attenta ha ascoltato le risposte di Giovanni Rinaldi, non senza qualche lacrima di commozione nel venire a conoscenza delle difficoltà, soprattutto emotive, che quei bambini dovettero affrontare.
Altrettanto interessante il dialogo con la disegnatrice Isabella Labate e con l’editore Paolo Cesari, presenti in sala e coinvolti dai giovani di Anzio V attraverso domande, riflessioni, lavori grafici (a cura della professoressa Caforio) e brevi esibizioni sulla tematica affrontata nell’albo: gli alunni di 1E hanno presentato l’albo illustrato; gli alunni di 1B hanno cantato e sceneggiato La rumba degli scugnizzi di Raffaele Viviani; gli alunni di 1A, 1C e 2C hanno preparato le domande per il dibattito; gli alunni di 1F hanno suonato l’Halleluja di Leonard Cohen; i ragazzi di 3A e 3B hanno introdotto la serata cantando l’Adiemus di Karl Jenkins, mentre quelli di 2C, 2E e 1E hanno chiuso l’evento eseguendo il brano Esseri umani di Marco Mengoni in LIS, mentre veniva proiettato un video realizzato dai professori Pasquale Valente e Anna Barbera, che ha curato anche la trascrizione del testo in CAA (comunicazione aumentata).
Per non parlare degli studenti della 3F che non solo hanno preparato un video molto rappresentativo relativo all’orribile binomio guerra-bambini, ma hanno anche presentato la serata dall’inizio alla fine. Tutto questo non sarebbe potuto accadere senza il supporto dei docenti della scuola, in particolar modo quelli del dipartimento di musica nelle professoresse Antonelli e D’Antona e nel professor Camerino, coadiuvati dal professore di sostegno Dolfi e senza la disponibilità e la supervisione della DS Dott.ssa Angela Rosato. Una domenica all’insegna della riscoperta della storia bella e solidale con il proposito di tutti gli intervenuti di ricordarsi che siamo “esseri umani”.
IC Anzio 5
Gara di disegno per i bambini
Sabato 11 gennaio, la chiesa Sant’Anna e Gioacchino ha ospitato una gara di disegno per i bambini, con un tema davvero speciale: “Il Mio Natale”. I bambini, divisi in fascia d’età, hanno rappresentato la loro idea del Natale o il modo in cui lo hanno trascorso. Lo scopo principale era dare libero sfogo alla propria creatività su uno dei temi più suggestivi per i bambini.
Ogni disegno raccontava una visione unica del Natale: c’erano alberi scintillanti, babbo natale con la renna, stelle comete, ma anche rappresentazioni del Natale moderno, con giochi e regali condivisi in famiglia. I disegni sul foglio di carta hanno dimostrato la diversità di come si vive la tradizione natalizia ma hanno anche rivelato come questa festività trasformi il calore e l’affetto in magia che ancora incanta tutti. L’obiettivo non era solo quello di mostrare la creatività dei piccoli artisti, ma anche stimolare la riflessione sul vero senso del Natale, delle tradizioni, della famiglia e dello stare assieme.
Questa iniziativa, pensata per concludere al meglio le festività natalizie, ha visto una grande partecipazione di ragazzi di tutte le età, compresa quella del Gruppo Ragazzi. Il Gruppo Giovani della parrocchia, infatti, si è occupato di tutta l’organizzazione dell’evento: dal sistemare il salone del campanile della parrocchia, luogo in cui si è svolta la gara, all’aiutare e sostenere i piccoli artisti. Due ore di colori, gomme da cancellare, sorrisi, tempere e spensieratezza. E’ stata una esperienza divertente e gratificante che ha portato entusiasmo e voglia di stare insieme a tutti i presenti.
Domenica 12 gennaio, durante la messa delle 10, sono stati premiati tre bambini, in base alla categoria d’età di appartenenza, con un piccolo riconoscimento... lavagnette luminose per disegnare.
Presso la parrocchia SS Anna e Gioacchino, Centro Ecumenico, sabato 8 febbraio alle ore 18.00 e domenica 9 alle ore 10.00 ci sarà il Banchetto Dolciario.
Il gruppo ragazzi vi aspetta per una dolce domenica.
Gruppo Ragazzi
Assistenti bagnanti
La gestione statale del sistema di salvataggio in mare potrebbe essere una valida soluzione per garantire la sicurezza a mare dei bagnanti, grazie al servizio degli assistenti bagnanti che oggi lo svolgono in modo privato attraverso i gestori degli stabilimenti balneari. Potrebbe essere questa una svolta e liberare i balneari di un’incombenza che in alcune occasioni non è facile da gestire, anche a causa della carenza di personale. Anche se la presenza degli assistenti bagnanti, che attraverso la loro professionalità e competenza, nel corso degli anni si è consolidata e, per i turisti che affollano i nostri litorali, sono una garanzia di sicurezza per tutto l’arco della giornata. Alla proposta è naturalmente interessato anche il litorale di Tor San Lorenzo, Torvaianica, Anzio e Nettuno. Lo scrive in una lettera al Premier Meloni ed al vicepremier Salvini il presidente dell’A.N.A.B. (Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti), Guido Ballarin.
“Il sistema di salvataggio in mare attualmente è gestito da una pluralità di concessionari – ha scritto Guido Ballarin, Presidente Nazionale A.N.A.B. (Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti) -, una situazione che determina una frammentazione delle risorse e delle attrezzature disponibili. Tale frammentazione non solo genera inefficienze operative, ma compromette anche l’uniformità del livello di sicurezza lungo il territorio nazionale. Per tali ragioni, proponiamo che il sistema di salvataggio in mare venga gestito direttamente dallo Stato Italiano”.
“Riteniamo che una gestione statale – ha sottolineato ancora il presidente Ballarin - consentirebbe di: Centralizzare le risorse, garantendo una distribuzione più equa ed efficace delle attrezzature di sicurezza lungo tutte le coste italiane. Standardizzare le procedure operative, assicurando formazione uniforme e riconosciuta a livello nazionale. Valorizzare il ruolo degli assistenti bagnanti, migliorando le condizioni contrattuali, incentivando l’ingresso nella professione e garantendo una presenza costante di personale qualificato. Negli ultimi anni, la categoria degli assistenti bagnanti ha affrontato una crescente carenza di personale, principalmente a causa di condizioni lavorative poco favorevoli. Una gestione statale potrebbe rappresentare una soluzione strutturale, migliorando non solo la sicurezza dei bagnanti, ma anche le prospettive professionali di chi opera in questo settore essenziale. Siamo fermamente convinti che questa proposta rappresenti un passo significativo verso un sistema più efficiente e sicuro”.
Sabatino Mele