Il libro della professoressa Antonella Colonna Vilasi
Raccolta “Itinerari’’
Antonella Colonna Vilasi,
“Itinerari”, Edizioni del Faro, 2024, pp.65.
Dell’esistenza, del ruolo e del fine della ‘poesia civile’ si discute, in Italia, almeno fin dal Risorgimento, anche se poi molti fanno risalire la sua nascita alla poesia classica, a Virgilio, Ovidio e anche prima. A differenza della ‘poesia lirica’ -nella quale lo spazio viene dato all’interiorità e al sentimento individuale- la ‘poesia civile’ rimanda a temi collettivi, alla politica, alla cittadinanza (civis=cittadino). Ma sull’esistenza di una poesia sociale e anche sociologica le cose si fanno molto incerte; attualmente possiamo parlare, forse, di una sociologia della poesia ai suoi primordi e ancora non ‘autonoma’ rispetto la sociologia della letteratura e dell’arte.
In questo senso possiamo dire che la raccolta di versi della Colonna Vilasi sia un audace -e anche riuscito- tentativo di andare oltre, e per questo possiamo anche dire che si tratta di un libro sperimentale, un testo poetico che esplora nuovi linguaggi, nuove espressioni e suggestioni le quali, nella loro originalità, incardinano quelli che potrebbero essere i presupposti e i primordi di una sociologia poetica o anche di ‘poesia sociologica’. Una tavolozza di emozioni e sentimenti intensamente personali, fondamentaliper la caratterizzazione delle dinamiche della vita interpersonale e relazionale nei micro e macro contesti sociali. Da una inquieta interiorità, pur sempre ‘rispecchiamento’ della realtà esterna, l’autrice dà vita alle sue emozioni conducendole nella sfera della socialità, nei contesti della quotidianità, in una tensione continua fra esteriorità (sociologicamente orientata), interiorità e viceversa: una dinamica di retroazione che è poi la base generativa dell’azione sociale.
Credo di aver individuato nei versi di Antonella Vilasi alcuni sfondiche sono dei Topos fondamentali in letteratura così come nelle scienze sociali e dell’educazione; ne cito due: la metropoli e il viaggio. Nella prima, già G. Simmel (e per certi versi anche W. Benjamin) aveva individuato il luogo e lo sfondo della Modernità, dove l’esperienza -anche artistica ed estetica (poetica)- esce dalla sua occasionalità e casualità per trovare uno spazio nella dimensione sociale della quotidianità. I versi qui contenuti, ad esempio, nella poesia ‘Itinerari’ evocano esperienze vissute e incardinate appunto nello spirito della metropoli e del viaggio, inteso quest’ultimo come itinerario coevo alla dimensione metaforica del perenne mutamento e della continua trasformazione che è vissuta nell’esperienza del flaneur, l’abitante inquieto dell’ambiente urbano, con la perenne tensione e la vocazione esistenziale nei confronti del ‘limen’, verso il ‘limite’ e i confini da varcare. Esemplificativamente possiamo citare la poesia a p. 21 (‘Architetture’), e anche ‘Sogno’ a p. 29, ‘La mia città’p .32; ‘Ascoltare’ p. 58. E poi, anche riguardo quei versi che evocano paesaggi e stati d’animo agresti bucolici, di antichi luoghi o arcaiche città possiamo invece dire che essi esprimono la nostalgia vagheggiata dall’abitante della metropoli, la malinconia per l’Ab illo tempore, per il mito, in quanto anch’esso esperienza della modernità e della nostra tarda modernità.
L’autrice: Prof.sa Antonella Colonna Vilasi, è una studiosa italiana, storica e docente universitaria di intelligence in numerose agenzie ed università, responsabile del Centro Studi di Intelligence riconosciuto dal Miur e dalla Commissione europea, collabora inoltre con diverse riviste scientifiche e professionali che si occupano di sicurezza facendo riferimento a paradigmi interdisciplinari: sociologici, geopolitici ed economici.
Giuseppe Chitarrini
Asilo nido
Sono iniziati i lavori per un importante e radicale intervento di ristrutturazione dell’Asilo Nido Comunale di Nettuno Il Germoglio.
Gli interventi, per un costo pari a 800mila euro, sono stati possibili solo grazie al sostegno economico della Bcc di Nettuno, una banca da sempre vicina alle esigenze del territorio, che ha messo a disposizione dei cittadini e della crescita culturale delle nuove generazioni 400mila euro.
Si tratta di un progetto ambizioso che si aggiunge ai 200mila euro stanziati dal Comune di Nettuno e ai 200mila messi a disposizione dalla Regione Lazio.
“Le famiglie e i bambini di Nettuno sono il futuro della nostra comunità – ha detto il Sindaco di Nettuno Nicola Burrini – siamo grati alla BCC di Nettuno per il prezioso contributo concesso. L’istituto di credito cittadino ha dimostrato, come sempre, la sua sensibilità verso il territorio”.
L’intervento prevede l’efficientamento energetico della struttura, una ristrutturazione integrale, una nuova divisione degli spazi interni e il completo ammodernamento degli arredi.
“Seguiremo i lavori da vicino – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Iannone – l’asilo nido è un’opera strategica per la formazione e deve essere messa al più presto a disposizione dei cittadini. Grazie alla Bcc di Nettuno per aver contribuito in maniera determinante ad un’opera che è destinata ad incidere in maniera duratura sulle nuove generazioni”.
Giorni di intensa spiritualità e gioiosa convivialità per la festa di Sant’Antonio Abate
Fede e tradizione a Nettuno
La città di Nettuno ha vissuto giorni di intensa spiritualità e di gioiosa convivialità in occasione della tradizionale festa di Sant’Antonio Abate, organizzata dal 17 al 20 gennaio. Un evento che ha coinvolto l’intera comunità, unendo fede, tradizione e momenti di puro divertimento.
Cuore pulsante dei festeggiamenti è stata la Chiesa di San Francesco d’Assisi, dove si sono tenute solenni celebrazioni religiose. Particolarmente toccante è stata la benedizione del pane, un rito antico che lega indissolubilmente i fedeli al santo patrono. Un gesto semplice, carico di significato, che ha unito le famiglie attorno a un momento di profonda spiritualità.
Ma la festa di Sant’Antonio Abate non è stata solo un momento di raccoglimento. Le vie del centro storico si sono animate con un vivace mercatino. Stand gastronomici hanno proposto le specialità locali, mentre artigiani hanno esposto i loro manufatti, offrendo un’occasione unica per scoprire le eccellenze del territorio.
L’atmosfera festosa è stata ulteriormente arricchita da una serie di giochi popolari, organizzati in collaborazione con il gruppo scout C.N.G.E.I. La corsa con le uova, la gara della pastasciutta e il tradizionale ruba bandiera hanno coinvolto grandi e piccoli, in un’atmosfera di sana competizione e allegria.
Un tocco di folklore è stato dato dal raduno del bestiame, con greggi di pecore, cavalli e butteri che hanno sfilato per le vie della città, ricordando il passato agricolo di Nettuno. Anche la Polizia di Stato, con il suo reparto a cavallo, ha partecipato all’evento, contribuendo a creare un’atmosfera ancora più suggestiva.
Un momento particolarmente toccante è stato quello della benedizione degli animali, un rito antico che lega indissolubilmente Sant’Antonio Abate ai fedeli e ai loro amici a quattro zampe. Un lungo corteo di cittadini, insieme ai loro cani, gatti e altri animali da compagnia, ha sfilato per le vie del centro storico, giungendo alla Chiesa di San Francesco d’Assisi. Qui, il parroco ha impartito la benedizione a ogni creatura, sottolineando l’importanza del rispetto per ogni forma di vita.
La presenza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e del suo gruppo di volontari ha sottolineato il forte legame tra le istituzioni e la comunità. Francesco Elviretti, Presidente ANPS sez. di Nettuno, ha espresso grande soddisfazione per il successo della manifestazione: “Sono davvero orgoglioso del lavoro svolto dai nostri volontari. La loro professionalità e dedizione hanno contribuito a rendere questa festa un momento indimenticabile per tutta la comunità. È stato emozionante vedere come la città si sia stretta attorno a questo evento, dimostrando ancora una volta il suo grande cuore. In particolare, la benedizione degli animali è stata un momento molto toccante, che ha sottolineato il profondo legame tra l’uomo e gli animali.
La Pia Unione Sant’Antonio Abate di Nettuno organizzatori dell’evento, tramite Davide Sociale, responsabile operativo del gruppo O.D.V. ANPS, hanno rivolto i loro complimenti ai volontari per l’eccellente supporto.
I volontari, hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire il buon svolgimento della manifestazione, dalla benedizione degli animali al controllo delle aree più affollate.
In conclusione, la festa di Sant’Antonio Abate è stata un successo, dimostrando ancora una volta la vitalità delle tradizioni e la capacità della comunità di Nettuno di unirsi in occasione di eventi importanti.
Ufficio Stampa
A.N.P.S.-O.D.V. Nettuno
Elvio Vulcano
Giornate di allagamenti
Le giornate del 19, 20 e 21 gennaio sono state micidiali per Anzio e Nettuno. Violenti acquazzoni e forti raffiche di vento, si sono abbattuti sulle due cittadine rivierasche causando non pochi problemi. La Polizia locale ed i Vigili del Fuoco sono stati costretti a chiudere Via della Selciatella, dall’incrocio di Via Pantanella fino all’incrocio con Via della Campana, a causa dei rami caduti e di quelli pericolanti. Il divieto è stato oltremodo necessario per le abbondanti piogge nei giorni su menzionati.
Molte zone di Anzio e Nettuno si sono allagate rimanendo interdette alla circolazione, come quella presso il Santuario di nostra Signora delle Grazie e Santa Maria Goretti. Lì, purtroppo, essendo una zona bassa, questo problema degli allagamenti si ripete ogni qualvolta piove per più ore. Le piogge incessanti hanno reso obsoleti i tombini che sono scoppiati in vari quartieri, facendo fuoriuscire il liquame sulle strade. Molti residenti di Anzio e Nettuno si sono ritrovati con le fogne intasate ed hanno dovuto chiamare l’autospurgo di Acqualatina. Un classico esempio le fogne di Via Acciarella, proprio di fronte all’U.T.T.A.T.. Essendo ormai obsolete per i numerosi residenti di quella zona, spesso si intasano e devono venire ripulite, almeno per un tratto della strada, in modo che i liquami defluiscano regolarmente. Stesso dicasi per le fogne in Via Emanuela Loi. Dopo il giorno 21 è stato necessario l’intervento dell’autospurgo perché i bagni dell’Istituto ‘Emanuela Loi’ erano del tutto intasati. Il nuovo Sindaco Burrini, la nuova Giunta dovrebbero, dopo tanti anni in cui le giuste richieste dei cittadini sono rimaste ‘lettera morta’, finalmente prendere i dovuti, necessari provvedimenti perché non si può vivere in un paese dove si guarda il cielo grigio con grande apprensione, pregando che la pioggia non scenda copiosa.
Rita Cerasani