Tra guerre annunciate e guerre guerreggiate manca un arbitro che riporti la pace
La crisi nera dell’Onu
L’organizzazione che nasce dalle rovine della seconda guerra mondiale e che, negli anni ha creato agenzie che normano, controllano, verificano attività e funzioni della complessa vita moderna, ha visto uno sviluppo notevole quando l’URSS smise di porre veti continui alle risoluzioni che in Consiglio di Sicurezza venivano poste dagli USA e viceversa. Si sbloccò quella che è la funzione fondamentale delle Nazioni Unite, il core business e cioè il mantenimento della pace. Nacquero importanti missioni di “peace keeping” e cioè di intervento di contrapposizione dei baschi blu fra due contendenti che hanno sospeso l’azione di belligeranza. Ho vissuto per anni, per ragioni professionali, alcune di queste esperienze in missioni di pace ed ho visto, con enormi sforzi e con notevoli costi, i contendenti raggiungere uno stadio di pacificazione non sempre stabile. Ho passato sei anni in Kosovo ed ho vissuto l’interposizione fra Serbi e Albanesi che ha tenuto nel tempo ma che, dopo circa 25 anni, dalla risoluzione ONU 1244 (UNMIK) ha ancora bisogno della presenza di truppe per mantenere una stabilità che resta precaria. UNIFIL, la missione ONU creata per mantenere la pace ai confini fra Libano ed Israele nasce nel lontanissimo 19 marzo 1978 per controllare che il confine non venga violato e che non vi si svolgano attività non compatibili con lo stato di pace. Sono 46 anni che quel confine è monitorato da circa 10.000 soldati di 17 nazioni con il supporto logistico di circa 800 membri civili delle Nazioni Unite. Uno sforzo immane di cui però oggi vediamo i segni del fallimento. Un’immagine plastica è quella mostrata da un servizio tv in cui si vede chiaramente l’ingresso di un grande tunnel utilizzato dagli Hezbollah, l’organizzazione paramilitare Sciita antisionista che rappresenta una dei due fazioni da tenere separate, a poca distanza dalla base presidiata dall’ONU. Chi ha visto come si costruiscono quei tunnel sa bene che si deve organizzare un cantiere, utilizzare escavatori, impiegare materiali di consolidamento, realizzare impianti e areazione con relative bocche di presa aria e generatori di corrente. Se a circa 50 metri c’è una torretta presidiata da soldati di UNIFIL nasce lampante il fatto che la presenza di quei soldati è stata quanto meno inutile. Che UNIFIL possa così essere considerata, in qualche modo, una organizzazione che fa scudo ad Hezbollah è il dubbio plausibile che gli Israeliani offrono all’opinione pubblica mondiale. Le regole d’ingaggio stabilite dalla rinnovata risoluzione ONU (1701) del 2006 indicano come obiettivo primario quello di “sostenere l’Esercito Libanese a riconquistare il sud del paese ma che il sud del paese sia controllato in modo assoluto dai “soldati di dio” che vi hanno costruito decine di rampe di lancio missilistiche non è un’ipotesi da dimostrare. Le stesse regole di ingaggio non prevedono interventi armati delle truppe ONU, a meno di ragioni di legittima difesa, che devono limitarsi ad osservare e riportare. Ma se quanto gli Hezbollah hanno realizzato è stato osservato e riportato al Segretario Generale, quali provvedimenti sono stati presi? Ho avuto occasione di visitare UNIFIL molti anni fa e l’aria che si respirava non era favorevole ad Israele e se oggi si individuano dipendenti ONU di UNRWA, l’agenzia per i rifugiati palestinesi, che sono membri di Hamas, la neutralità delle Nazioni Unite, che è la sua grande forza morale, è messa in serio dubbio. A che serve oggi la mastodontica e quasi eterna missione UNIFIL non è chiaro, perché, a parte la sua presenza, non appare giustificata la sua funzione che potrebbe costituire ragione di allargamento del conflitto con il coinvolgimento dei paesi che contribuiscono con i loro contingenti militari. L’Italia partecipa con uno dei contingenti più corposi costituito, a pieno organico, da 1256 militari, 374 mezzi terrestri e 6 elicotteri e rappresenta oggi motivo di seria preoccupazione e non tanto per i pericoli causati dalla prossimità degli interventi ma per il rischio di incidenti strumentali. Dalla risoluzione 1701 ad oggi si susseguono aggiornamenti, attraverso risoluzioni annuali del Consiglio di Sicurezza, con le quali si vogliono adattare regole d’ingaggio e politiche di intervento all’evolversi della crisi permanente Israele-Hezbollah. Un’evoluzione che è giunta ad un punto in cui se interventi ONU debbono esserci essi dovrebbero essere, almeno a specifiche condizioni ed in una fase iniziale, di “peace enforcing” e non di “peace keeping”. Lasciare migliaia di soldati professionalmente addestrati a fare i notai con regole di ingaggio limitatissime non sembra più molto utile ed è certamente pericoloso. In quelle zone c’è ora una guerra combattuta che è in contrasto con tutte le risoluzioni e mantenere truppe, di fatto inermi, per non darla vinta ad Israele, non mi sembra una decisione saggia. Se l’ONU deve restare in Libano ciò deve avvenire con regole nuove, ma innanzi tutto con un approccio nuovo. Se la diplomazia italiana vuole pesare almeno per quanto pesa il suo sforzo militare, deve intervenire per mettere in chiaro il ruolo e la totale neutralità di quella missione. Così come è diventata UNIFIL serve solo a distogliere capacità di intervento da altri scenari di crisi.
Sergio Franchi
L’informativa dell’assessore Valentina Corrado
Bando per la pesca
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Contributi per investimenti in: Infrastrutture e attrezzature per la qualità del prodotto e la gestione delle catture indesiderate. Energie rinnovabili per ridurre l’impronta di carbonio.
Miglioramenti nelle condizioni di lavoro a bordo e nei porti, per garantire salute e sicurezza degli operatori.
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Per maggiori informazioni su come partecipare e sui dettagli degli investimenti, consulta il bando completo! https://www.lazioeuropa.it/.../investimenti-per.../
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Nuovo bando regionale per l’innovazione, la transizione digitale, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale.
Chi può partecipare?
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• Budget disponibile: 5.000.000 €
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• Budget disponibile: 1.000.000 €
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