Manifestazione a piazza della Rotonda a Roma il 24 marzo. Il neo Comitato si occuperà dei crimini contro gli antifascisti e comunisti in Ucraina
Manifesto del “Comitato per la solidarietà con gli antifascisti”
Il Centro Studi “Francesco Berardi” di Aprilia fa proprio e rilancia il Manifesto del “Comitato per la solidarietà con gli antifascisti e i comunisti perseguitati in Ucraina”.
“La denuncia delle persecuzioni in atto in Ucraina contro gli antifascisti e i comunisti è un’arma contro l’assordante propaganda di guerra, ieri agita dal governo Draghi e oggi dal governo Meloni. Nasce così a Roma il Comitato per la solidarietà con gli antifascisti e i comunisti perseguitati in Ucraina. Sulla scena non c’è solo la presenza assordante della propaganda americana e NATO a favore di una guerra i cui veri responsabili si trovano a Kiev, a Washington e a Bruxelles. C’è anche un silenzio assoluto su un fattore atroce di questa guerra: la repressione sistematica del governo Zelensky e delle squadracce fasciste nei confronti degli antifascisti e dei comunisti ucraini.
Di questo ovviamente si è parlato poco o nulla, ma in realtà la repressione contro una parte della popolazione, che si opponeva alla deriva fascista e avventurista del nuovo regime di Poroshenko, è stata vasta e durissima. Tutto è cominciato con il colpo di stato del 20 febbraio 2014, quando sono entrate in azione le squadracce fasciste e banderiste di Svoboda (ex Partito socialnazionalista ucraino) e del Pravy Sektor (Settore destro) che hanno sparato sulla folla e sulla polizia, costringendo il giorno dopo il legittimo presidente dell’Ucraina Viktor Janukovich, ancora nel pieno del suo mandato, a fuggire all’estero.
L’episodio più mostruoso è stato il rogo, da parte del Pravy Sektor, del 2 maggio 2014 ad Odessa, dove questi hanno bruciato vivi circa 48 antifascisti riparatisi nella Casa dei Sindacati per sfuggir loro, tra cui anche donne incinta. Circa 200 sono stati i morti poi succedutis negli scontri. Chi, per scappare alle fiamme, si è gettato dal terzo e quarto piano della palazzina, ha trovato, una volta a terra, il Pravy Sektor a fracassargli la testa con una mazza di ferro. (Testimonianza di un sopravvissuto, Donbass La guerra dimenticata nel cuore dell’Europa, di Sara Reginella). L’Europa ha finanziato i nazisti autori di questa strage!!
Questo non è stato che l’inizio. Man mano che Kiev portava avanti la guerra contro i russi di Ucraina e i dissidenti contrari al nuovo corso, aumentava la repressione contro di essi. Soprattutto quando è iniziata l’“operazione militare speciale” russa si è fatta terra bruciata ad ogni tipo di esistenza legale delle organizzazioni di opposizione e sono cominciati gli arresti di massa, le aggressioni, gli omicidi, le sparizioni. Ovviamente le “democrazie” occidentali che alimentano la guerra inviando armi a Kiev invece di richiedere che ci segga a un tavolo e venga firmato, con piena soddisfazione di tutte le parti, un’ accordo di pace che venga rispettato da queste, non come Kiev che non ha mai rispettato gli accordi di Minsk, accordi che sono serviti all’Occidente solo a prendere tempo per armare e addestrare le truppe di Kiev, non parlano di tutto questo: dei dissidenti, a volte semplici bambini, legati ai pali al pubblico ludibrio o sepolti vivi, come si vede nelle immagini. Delle delazioni alla SBU, la polizia ucraina. Incarceramenti e torture degli arrestati: come ai gemelli Kononovich. La messa al bando dei partiti di opposizione, dal Partito delle Regioni di Yanukovich ai partiti comunisti. Alle sedi devastate delle opposizioni e al divieto a queste di riunirsi. Ai libri di autori russi: Dostoevskij, Puskin, Cechov, Ostrovskij, Bulgakov, Tolstoj, Majakoskij, Gogol… per citarne solo alcuni… bruciati nei falo’!
Ebbene: noi abbiamo deciso non solo di parlarne ma anche di costruire una struttura permanente di informazione che sviluppi l’opera di denuncia e mobilitazione a difesa di chi in Ucraina viene colpito dalla repressione.
A Roma il 30 gennaio 2023 si è costituito il Comitato di Solidarietà con gli Antifascisti e i Comunisti in Ucraina che si propone di rendere permanente l’iniziativa e per questo fa appello a tutti e tutte coloro che ne condividono la causa.
I promotori dell’iniziativa stanno già dando vita ad una rete informativa per fornire gli strumenti di azione per tutti coloro che vogliono collaborare.
Ma non solo: il Comitato si propone difatti anche lo scopo di scendere in piazza per rendere più incisiva la denuncia dei misfatti e contrapporsi al silenzio di chi è impegnato nella guerra fino alla vittoria a direzione americana. E lo farà il 24 marzo a Piazza della Rotonda (Pantheon) a Roma dalle ore 17.00.
Ci sono 2 cose nel contesto della campagna a difesa dei perseguitati antifascisti e comunisti ucraini che vanno in parallelo. Una ovviamente è relativa allo scopo per cui il Comitato si è costituito: la denuncia dei crimini di Kiev. L’altra è quella di contrastare il vittimismo del regime ucraino volto a coprire le sue responsabilità riguardo la repressione in corso, accreditando la colpa della guerra alla Russia intervenuta a difesa dei russi di Ucraina, della propria integrità territoriale e dei propri interessi economici, messi in pericolo da un’ ingresso dell’ Ucraina nella UE e nella NATO non con essa concordato.
La denuncia delle persecuzioni in atto in Ucraina contro gli antifascisti e i comunisti è un’arma contro la propaganda agita dal governo Draghi e oggi dal governo Meloni. E da tutta l’informazione mainstream, a cominciare dalla RAI.
Quando si parla di repressione contro gli antifascisti e i comunisti in Ucraina si deve invece mettere in luce che essa è il fenomeno che ha accompagnato la lunga marcia americana e dei fascisti ucraini nel baratro della guerra. Quindi repressione e responsabilità della guerra sono gli elementi centrali di una battaglia che bisogna saper condurre unitariamente e senza complessi.
Il nato Comitato si occuperà dei crimini del regime ucraino e su chi ricadono le responsabilità della guerra in corso”.
Comitato di Solidarietà con
gli Antifascisti e i Comunisti perseguitati in Ucraina