Preoccupazione per la perdita del posto di lavoro
Lavoratori di Tesei
Dopo l’interdittiva antimafia, emanata dalla Prefettura di Latina, che ha colpito la scorsa settimana la Nuova Tesei bus di Aprilia, ora è forte la preoccupazione per la sorte dei lavoratori. La società che fino al 31 dicembre prossimo continuerà ad espletare il servizio inerente al trasporto pubblico locale, poi sarà costretta a fermarsi come prevede l’interdittiva. Il provvedimento è scattato dopo l’inchiesta “Assedio”, che ha portato all’arresto di membri del clan Forniti e coinvolto il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi.
Secondo l’atto della Prefettura “il collegamento dei fratelli Tesei con la consorteria di tipo mafioso” non è un caso isolato e dimostra che “non è possibile escludere l’influenza e il condizionamento mafioso”.
Il provvedimento cita il divieto temporaneo per Urbano Tesei di contrattare con la pubblica amministrazione e il suo ruolo attivo nel sostenere il clan, tra cui la cena del 2018 con “grandi elettori” per favorire candidati alle elezioni. Nonostante le difese dei titolari della Tesei Bus, il Gruppo Interforze Antimafia ha ritenuto che le misure di riorganizzazione siano “inidonee a creare una cesura con il passato”.
Di conseguenza, il Prefetto ha emesso l’interdittiva, evidenziando la “vicinanza qualificata dei fratelli Tesei” con i vertici del clan Forniti e la “non occasionalità delle agevolazioni” ricevute. Ora in molti iniziano a chiedersi quale sarà la sorte degli autisti che rischiano di trovarsi anche loro a piedi.
Il 3 ottobre scorso, si sono incontrati, presso la segreteria del sindacato Snalv-Confasl di Aprilia un gruppo di dipendenti della società specializzata nei trasporti.
“Grande è la preoccupazione degli autisti - spiega il segretario provinciale del sindacato Monica Tomassetti - infatti da qui a pochi mesi scadrà l’affidamento del servizio e a seguito delle note vicende relative all’operazione Assedio, non si conosce il nuovo gestore, anche perché è in corso la gara pubblica indetta dall’Astral per un nuovo affidamento. I lavoratori, insieme alla segreteria del sindacato, al quale hanno chiesto supporto e assistenza, hanno inoltrato una richiesta d’incontro urgente a tutti gli organi istituzionali, locali e regionali, prefetto di Latina, commissario prefettizio di Aprilia, presidente della regione Lazio e consiglieri regionali, fino all’Astral, affinché sia convocato in tempi brevissimi un tavolo tecnico per garantire la continuità lavorativa di tutti gli autisti addetti al trasporto pubblico locale”.
“Come organizzazione - conclude la Tomassetti - riteniamo indispensabile un intervento della pubblica amministrazione, in tutte le sue funzioni, affinché venga garantito il posto di lavoro a chi non ha alcuna responsabilità rispetto alle attività giudiziarie in essere.
Non possono essere le famiglie di chi lavora a subire i danni di eventi rispetto ai quali gli autisti sono del tutto estranei. Siamo fiduciosi nelle istituzioni e nella immediata presa in carico di questa vicenda e in una sua soluzione positiva”.
Ale.Pia.
L’importanza della sopravvivenza del tessuto associativo della Città
Europa Verde Aprilia
“La situazione denunciata dal Prof. Fasano pone un serio problema di sopravvivenza del tessuto associativo della Città. Un tema che certamente si trascina da anni e che oggi non può essere affrontato con le sole logiche della contabilità”.
Lo affermano Filippo Treiani e Sara Samperi di Europa Verde Aprilia.
“È giusto e doveroso - continuano - che chi ha in uso beni pubblici corrisponda i canoni stabiliti ma, allo stesso tempo, non si può rischiare di creare un deserto di partecipazione e vita sociale in Città, senza affrontare con sensibilità e visione il tema. Perché il tema di una Città ferita nel profondo da un’inchiesta sconvolgente sta oggi non solo nella necessità di ristabilire una normalità nel rispetto delle norme e delle regole di politica amministrativa, ma soprattutto nel dovere di creare anticorpi sociali e culturali di reazione. Perché, diversamente, rischiamo di trovarci, tra poco o molto tempo, un deserto nel quale circoleranno soltanto i predoni. E in questo, il buon tessuto associativo della Città deve essere salvaguardato e valorizzato, chiaramente nelle forme che la legge consente, ma con uno sguardo sensibile e non con mera formalità. Ecco il senso di questo appello con spirito propositivo al Commissario, quello di affrontare questo suo ufficio connettendo sempre il principio di legalità a quello costituzionale di uguaglianza sostanziale. E affrontando, finalmente, il tema delle associazioni e degli spazi, con uno sguardo e delle scelte larghe. Ecco perché è necessario trovare delle forme di confronto con le realtà socio-culturali della Città, nelle quali dialogare e preparare il futuro. Aprilia ha l’opportunità di ripartire, non sprechiamola”.
Ale.Pia.