Raffaele Paciocca della Cisl chiede un incontro con i Commissari prefettizi
No alle esternalizzazioni
“No alle esternalizzazioni, serve un incontro con il commissario ed i liquidatori per conoscere il piano industriale della Multiservizi”.
Lo chiede Raffaele Paciocca segretario della Fp Cisl Latina che torna a parlare di Asam. Lo scorso agosto le parti sociali in campo si sono già confrontante sul futuro dell’azienda speciale col commissario straordinario. I rappresentanti dei lavoratori hanno confermato il loro no ad oltranza rispetto alla possibilità di esternalizzare due settori interni alla Multiservizi, ossia il servizio di pulizia e guardiania degli immobili comunali e quello dei parcheggiatori. Serviranno però altri incontri con il commissario D’Attilio ed i gestori dell’azienda speciale per chiarire il destino dei lavoratori.
“La nostra ferma contrarietà alla esternalizzazione del servizio pulizie e dei parcheggi – spiega Paciocca della Fp Cisl - è sempre stata suffragata da considerazioni pragmatiche, legate più che alle preoccupazioni dei costi e alle potenzialità di sviluppo dei settori esternalizzandi. Abbiamo chiesto, con fermezza, un “incontro a quattro”, tra Commissario, dirigenza, parti sociali, e collegio dei liquidatori per mettere intorno allo stesso tavolo tutti gli stakeholder in gioco.
Troppo alta la posta per non cercare una composizione degli interessi, tenendo in piedi tutte le diverse prospettive e le differenti visuali.
Per la Cisl fp diventa importante questo confronto a quattro, per conoscere il “piano industriale” sull’azienda, una volta che sia deliberata la fine dello stato di liquidazione, conoscere e sostenere la riorganizzazione della stessa, in termini di efficienza e di qualità dei servizi, superando la logica, effimera, delle esternalizzazioni come panacea dei mali che attanagliano le aziende pubbliche. Due assemblee, congiunte con le altre sigle rappresentative, avvenute il 18 giugno ed il 29 agosto, hanno svelato che i lavoratori sono compartecipi del destino della Multiservizi, si sentono azionisti, vogliono attivamente contribuire, ma esigono il rispetto di chi ha lavorato per tanti anni e che, senza aver concorso al danno, ha subito condotte lesive perpetrate da altri”.
Insomma nessun passo indietro rispetto alle tante temute esternalizzazioni. L’obiettivo dei lavoratori è quello di restare parte integrante dell’azienda.
“Facciamo appello al Prefetto D’Attilio – conclude Paciocca - perché possiede la forza e la autorevolezza di mettere tutte le parti intorno ad un tavolo negoziale, affinché si ragioni, anche in maniera permanente, per trovare soluzioni che riportino serenità tra i lavoratori e che conducano alla sottoscrizione ed all’applicazione definitiva del contratto decentrato che mancava da 23 anni”.
Ale.Pia.
Per realizzare la bretella Cisterna-Valmontone
Partono gli espropri
Partono gli espropri per la realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone, il collegamento stradale che unirà la Pontina con la A1. La realizzazione dell’asse stradale infatti, richiederà agli agricoltori che hanno proprietà prossime o sopra al tracciato, di rinunciare a coltivazioni di kiwi, frutteti, vigne, un casolare e tre fabbricati.
E così il 10 opttobre 29 soggetti tra privati e società, saranno chiamati a firmare con Astral l’immissione in possesso delle loro proprietà, atto formale dopo il quale i proprietari potranno essere risarciti. Gli importi risarciti sulla base del valore commerciale dei terreni e degli immobili, varia da un massimo di mezzo milione di euro ad un minimo di 49 mila euro. A firmare l’atto che decretava gli espropri, il commissario straordinario per l’opera Antonio Mallamo che il 17 settembre scorso ha anche quantificato il denaro da riconoscere ai proprietari della tratta di Aprilia. Il 3 agosto il Governo ha approvato il decreto che proroga fino al 10 dicembre 2026 il termine ultimo per completare gli espropri per pubblica utilità per i terreni su cui passerà il tracciato della Aprilia-Cisterna-Valmontone.
L’Aula della Camera ha ora approvato con 162 si, 85 no e tre astenuti, la questione di fiducia posta dal Governo sul decreto recante disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico.
Dentro il pacchetto ci sono anche i finanziamenti relativi alla bretella di collegamento tra Pontina e A1. I lavori previsti nel periodo 2024-2034 avranno un costo di 393 milioni di euro.
Edoardo Capri