Il Pontino Aprilia • 3/2024
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FEDE
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RAGIONE
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La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.03.2024 Tel. 328.12 99 756
Conversazioni personali su appuntamento:
tel: 328.1299756 (contatto personale)___________
domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 19.00 Studio degli Atti degli Apostoli
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
Biden o Putin?
Ogni famiglia ha i suoi dolori, ogni persona le sue
sofferenze. È questa la realtà delle cose. È possi-
bile allora, nonostante tutto, sperare in un “doma-
ni migliore”? La risposta è sì, nonostante tutto.
Coloro che hanno imparato a riporre la propria fe-
de fiduciosa in Cristo tengono presente la propria
confessione di fede, «Cristo Gesù è il Signore».
Questo non è un mito, ma è realtà meravigliosa e
fonte di gioia per chi vi si affida. Significa che
Cristo è presso Dio perché
è risorto e a lui stata data
«ogni autorità in cielo e
sulla terra». È questa la re-
altà che l’Evangelo propo-
ne ancor oggi all’attenzio-
ne di tutti. Dio conosce il
dolore della persona
umana, che si è allontana-
ta dal Bene e dall’Amore
divino. Dinanzi a tutto il
dolore del mondo, la rispo-
sta di Dio, cioè il “segno”
di Dio, è uno solo: Cristo
Gesù che è il Signore per-
ché è risorto dai morti.
Scrive Paolo apostolo nel
suo vangelo: «La creazio-
ne stessa attende con im-
pazienza la rivelazione dei
figli di Dio; essa infatti è
stata sottomessa alla cadu-
cità - non per suo volere, ma per volere di colui
che l’ha sottomessa - e nutre la speranza di essere
lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione,
per entrare nella libertà della gloria dei figli di
Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazio-
ne geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del
parto; essa non è la sola, ma anche noi, che pos-
sediamo le primizie dello Spirito, gemiamo inte-
riormente aspettando l’adozione a figli, la reden-
zione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi
siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto,
non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede,
come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo
quello che non vediamo, lo attendiamo con perse-
veranza» (Rom. 8).
Ecco dunque la realtà più vera, quella che i mezzi
di comunicazione di massa non riescono a coglie-
re: una creazione nel dolore. Saranno forse Biden
o Putin o altri potenti a liberarci dal dolore?...
Nonostante tutto il dolore del mondo
… Forse le potenze di questo mondo faranno qual-
cosa per far cessare questa o quella guerra o per
guarire questo o quel male, ma lo si farà sempre per
interesse, se non addirittura talvolta per puro nazio-
nalismo. L’uomo agisce sempre così purtroppo. Ec-
co perché la sola alternativa per superare il dolo-
re del mondo è un serio ritorno a Cristo, re viven-
te, umile, mansueto, disposto ad aiutare ogni perso-
na che soffre. Non si tratta di soluzioni miracolisti-
che, né si tratta di “uscire”
dalla società per abbracciare
religioni “nuove” o chiese
importate da chissà dove.
L’Evangelo non propone tali
soluzioni e non ha bisogno
di essere riscritto, né ha bi-
sogno di “aggiunte” o nuove
rivelazioni. Il Cristo che
parla nell’Evangelo cerca
solo il terreno buono di cuo-
ri umili.
Solo l’Evangelo può resti-
tuire speranza a vecchi e
giovani, donne e uomini,
che hanno i cuori addolo-
rati e affranti, la mente di-
sillusa da troppi comporta-
menti negativi, immorali,
cattivi. Certo Cristo Gesù
non è la panacea per tutti i
mali, ma è la soluzione che
restituisce fiducia, senso e dignità alla persona, e
una Via sicura per ritornare al Padre celeste che ab-
biamo abbandonato da troppo tempo, per andar die-
tro ad altri padri, ad altri maestri… L’Evangelo in-
vece richiama anche te a riflettere su un fatto reale:
l’amore di Dio nonostante tutto il dolore del mon-
do. Amore che si mostra nella persona, nell’inse-
gnamento e nell’esempio di Cristo che dice: «Venite
a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi
ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e impa-
rate da me, che sono mite e umile di cuore, e tro-
verete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo in-
fatti è dolce e il mio carico leggero» (Matteo, 11).
Gesù ben conosce il dolore di tutti noi. Non chiede
sacrifici impossibili, perché l’unico sacrificio lo ha
fatto Lui stesso e per sempre. Col suo amore egli
può davvero ristorarci! Quanto a coloro che provo-
cano dolore e pene agli altri, il Signore «vede» an-
che questo.
Invito:
domenica ore 10;
mercoledì ore 19
Come ritrovare
la fede
Chiesa di Cristo Gesù
Via G. Carducci, 9 - Aprilia
Tel: 328 129 9756
DINANZI AL
DOLORE
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