Uniti per Aprilia segnala l’inadempienza della Regione
Promesse mancate
Progetti da far invidia ai più importanti interventi di riqualificazione urbani realizzati, non solo a livello nazionale, ma internazionale, investimenti comunali e regionali di entità mai visti, attuazione della variante di recupero ad una velocità da far invidia alle più efficienti amministrazioni del Nord Italia.
Questo e molto altro emergeva dalla campagna elettorale dello scorso maggio 2023 nel corso del quale il centrodestra ha promesso interventi ambiziosi con l’avallo del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Così Uniti per Aprilia di Alessandro Mammucari, Gianfranco Caracciolo e Stefano Setini.
“In quei giorni - scrivono i tre a nome del gruppo - le nostre periferie vivevano giorni di entusiasmo mai visti prima, attraversate da manifestazioni elettorali di ogni tipo, dove, banditi i classici panini con la porchetta, ad essere al centro della questione vi erano i fiumi di progetti da realizzare per far rinascere le nostre periferie con un radicale cambiamento del dogma elettorale che dalla pancia passa alla mente dell’elettore. Oggi, alla viglia dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2024 nulla di tutto ciò sembra veder luce, per non parlare della Regione Lazio che ha già approvato la sua finanziaria per il 2024, scordandosi delle nostre periferie. La storia non cambia con riferimento agli investimenti previsti dall’Ato del servizio idrico che nulla prevede di nuovo per la nostra città. Il centrodestra ha vinto proponendo una serie di interventi nuovi e soprattutto aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dalla passata amministrazione, perché crediamo che lo snodo politico della questione sia proprio la parola “aggiuntivi”, in quanto, con riferimento al Piano delle Opere Triennali, la riproposizione delle opere previste dall’amministrazione uscente non possono essere fatte passare per interventi propri di quella in carica. Le promesse elettorali, si mantengono attraverso la previsioni di interventi nuovi e con la definizione delle relative risorse economiche. Di tutto ciò non si vede traccia e il centrodestra locale e regionale dimostrano di aver abbandonato un territorio che da troppi anni attende risposte che non arrivano”.
Sempre maggiore è la delusione tra chi abita nella nostra vasta periferia e quello che ci auguriamo è che il prossimo bilancio di previsione sia il luogo deputato per individuare le azioni da porre in essere al fine di avviare un serio processo di riqualificazione delle periferie apriliane.
P.N.
L’Area Ambiente della Regione Lazio ha preso atto delle motivazioni del Comune
Sospeso l’iter per S. Apollonia
Un carico ambientale concentrato su un unico comune superiore al fabbisogno dell’intero territorio provinciale, eccessiva vicinanza dell’impianto ai nuclei abitati e l’estrema vicinanza con un sito inquinato per il quale a breve partirà la bonifica con i fondi del Pnrr.
La conferenza dei servizi in modalità asincrona convocata per il 23 gennaio scorso dalla Regione Lazio e finalizzata ad esaminare il progetto del privato che intende realizzare una discarica in località Santa Apollonia, ha dato l’opportunità all’amministrazione comunale di ribadire i fattori ostativi alla realizzazione dell’impianto, già riportati all’interno delle osservazioni e della documentazione prodotta dal Comune di Aprilia per dichiarare la propria contrarietà al piano. Presenti alla seduta il vicesindaco e assessore all’ambiente Vittorio Marchitti, l’assessore all’urbanistica Roberto Boi, i dirigenti del settore Paolo Terribili e Roberto Paccosi, il responsabile del procedimento Gabriele Rezzini, ma ai lavori hanno assistito anche i cittadini e le associazioni che hanno raccolto l’invito dell’amministrazione di presenziare alla seduta, proiettata presso la sala consiliare Luigi Meddi.
Importante sottolineatura dell’iter per il riconoscimento del perimetro della Campagna Romana, utile ad introdurre il vincolo paesaggistico e ambientale e dell’eccessivo carico ambientale che deriverebbe dall’approvazione del progetto e che ricadrebbe sulla città di Aprilia, che per quanto riguarda la frazione del secco residuo vede già transitare 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno, un quantitativo superiore a quanto prodotto dall’intero Ato di Latina. Inoltre la vicinanza dell’area dove è ubicato il progetto e i nuclei abitati, rappresenta un elemento che contrasta con le disposizioni del piano regionale dei rifiuti.
“Questi fattori escludenti - sottolinea l’amministrazione attraverso una nota stampa - produssero la bocciatura degli altri due progetti di discarica sul territorio di Aprilia e che furono riconosciuti proprio dalla Regione Lazio nelle determinazioni di diniego del 2017 e 2022 e restano validi anche in questo caso. Durante i lavori e’ stato chiarito ancora una volta l’importanza di considerare l’elevato carico ambientale subìto dal territorio di Aprilia, l’estrema vicinanza dei nuclei abitativi con l’area individuata per realizzare l’invaso e il paradosso derivante dal procedere a bonificare la ex discarica di Santa Apollonia con i fondi pubblici del Pnrr per poi veder realizzare a poca distanza una nuova discarica. Importante il parere dell’Arpa, che ha chiesto chiarimento sull’eventuale contaminazione del sito individuato, chiedendo nuovi monitoraggi dell’area. Infine è stato sottolineato l’importanza dell’avvio dell’iter per il vincolo nel perimetro della campagna romana, finalmente introdotto dalla nostra amministrazione dopo molti anni di attesa. Sono fattori importanti di cui la Regione deve tenere conto e che saranno ribaditi anche nelle prossime sedute per far valere le giuste ragioni riportate all’interno delle osservazioni”.
Motivazioni che sembrano aver avuto già i primi riscontri. Con la nota trasmessa il 6 febbraio scorso, la direzione ambiente della Regione Lazio ha fatto sapere che “con riferimento al Verbale della Conferenza dei Servizi del 23/01/2024 il Comune di Aprilia ha comunicato che l’intervento in oggetto è in Variante al PRG vigente, difformemente da quanto inizialmente comunicato dalla società proponente. Lo stesso Comune di Aprilia, ha ribadito la propria contrarietà alla Variante Urbanistica ed alla realizzazione dell’intervento. L’Area scrivente, pertanto, con la presente comunica la sospensione dell’iter istruttorio e l’archiviazione dell’istanza, a meno di diverse disposizioni da parte dell’Area VIA o del RUR in indirizzo”.
Edoardo Capri