Il Comune ha preso in affitto dei locali della Diocesi
Scuola in chiesa
La carenza di spazi e l’emergenza Covid- 19 che impone il distanziamento sociale degli studenti nelle scuole, spinge l’amministrazione a cercare una soluzione soprattutto per i plessi più affollati. É il caso della scuola di Vallelata: in emergenza anche i locali della parrocchia Santo Spirito diventano delle aule didattiche. Con la delibera 104 approvata il 9 settembre scorso, la giunta approva il piano che prevede di affittare dalla parrocchia alcuni locali, pagando alla Diocesi di Albano un canone mensile di locazione di 1000 euro e altre 500 euro al mese per contribuire alle spese elettriche, idriche e termiche. Solo in questo modo la Primaria di Vallelata potrà riprendere le lezione, occupando gli spazi limitrofi alla chiesa Santo Spirito, che si trova nel cuore del quartiere Toscanini.
“Da attività istruttoria – specifica la giunta nel corpo della delibera – condotta dagli uffici del V settore, i locali sono stati giudicati idonei per lo svolgimento delle attività didattiche. La Diocesi di Albano ha manifestato la propria disponibilità alla concessione dei locali, per assicurare lo svolgimento delle attività didattiche, presentando una proposta di affitto dei locali con una superficie di 420 mq per il periodo dal 14 settembre al 14 giugno a fronte di un canone di locazione mensile di 1000 euro e un canone mensile di rimborso spese di 500 euro. L’offerta risulta essere congrua ai prezzi di mercato”.
Ora sarà compito del dirigente del settore stipulare un contratto con la Diocesi, che risolvendo un problema all’ente e alla scuola primaria di Vallelata, porterà a casa 13 mila 500 euro.
Francesca Cavallin
Ormai si è costatato l’importanza di questa strada che decongestiona e semplifica
Via Vesuvio strategica
Dopo aver ottenuto l’apertura delle strade complanari per semplificare la viabilità ai residenti di Casello 45, l’amministrazione Terra – come preannunciato in una delibera votata dalla giunta mesi fa – pare decisa a trasformare il prolungamento di via Vesuvio da strada provvisoria a permanente, utilizzabile anche dopo l’apertura del sottopassaggio.
Per ora passi avanti sono stati fatti solo rispetto all’iter procedurale.
Con la determinazione 233 a firma del dirigente del settore lavori pubblici, è stato affidato alla ditta Tecnostudi Ambiente srl di Roma il compito di stilare la relazione geologico vegetazionale, atto preliminare all’elaborazione di un progetto esecutivo che a breve potrebbe essere presentato in commissione.
Il costo dell’intervento supera di poco 4mila euro, ma si tratta di un passaggio importante per la redazione di un progetto, che ha lo scopo di favorire la permanenza della strada, poiché il prolungamento di via Vesuvio ha avuto l’effetto di ridurre drasticamente le percorrenze chilometriche da e per il quartiere Casello 45 e la vicina via Nettunense, semplificare il collegamento tra gli insediamenti produttivi presenti nel quartiere di Casello 45 e via Nettunense, via del Commercio, via dell’Industria e via Pontina, con una conseguente riduzione dei costi di trasporto dei beni prodotti a vantaggio delle attività economiche, migliorare l’accessibilità della vicina Stazione di Campo di Carne, garantire la messa in sicurezza delle intersezioni esistenti lungo via della Cogna e migliorare l’accessibilità ai mezzi di soccorso. Parallelamente l’amministrazione dovrà procedere anche con l’attivazione delle procedure di esproprio dei terreni, per la porzione necessaria a garantire la permanenza del tracciato.
Tutti aspetti che a breve potrebbero essere oggetto di una specifica commissione, che potrebbe anche essere l’occasione per aggiornare la città sullo stato del cantiere del sottopasso e dei lavori in corso da parte di RFI.
“Per quanto ci riguarda, il prolungamento di via Vesuvio rappresenta un’opera strategica per agevolare i cittadini e le attività negli spostamenti – conferma l’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso – ma anche per alleggerire il traffico veicolare e di mezzi pesanti su via Nettunense e di conseguenza per il sottopasso. Stiamo lavorando alacremente, perché la nostra volontà già dichiarata con la delibera di giunta, resta quella di elaborare un progetto esecutivo e programmare la realizzazione di una strada permanente”.
Francesca Cavallin