Il risultato del Referendum ad Aprilia è stato superiore alla media nazionale che si è attestata al 69,54%. Ora nuova legge elettorale
Il 75% degli apriliani sono per il taglio dei parlamentari
Passare dalla nomina diretta degli scrutatori da parte dei politici all’elezione casuale dal registro degli iscritti, poteva essere una buona idea in linea teorica, ma nella pratica si è tramutata in un flop.
A meno di 24 ore dall’inizio delle votazioni per il referendum confermativo per decidere se procedere o meno al taglio del numero di parlamentari, ben 125 delle persone estratte a sorte su un totale di 170 ha presentato formale richiesta di rinuncia all’incarico, lasciando dunque scoperti la maggior parte dei seggi.
E se è vero che proprio l’ipotesi di qualche defezione aveva spinto la commissione elettorale ad estrarre anche un secondo elenco di sostituiti, i presidenti di seggio hanno rischiato di incontrare serie difficoltà trovandosi con le sedie vuote all’apertura dei seggi.
Di fatto si è trattato della prima occasione in cui la commissione elettorale si è trovata ad applicare per intero il nuovo metodo di scelta e a giudicare dall’elevato numero di rinunce tra gli scrutatori titolari, le buone intenzioni non sono bastate per ottenere un buon risultato. Come se non bastasse, ciò ha finito per aggravare enormemente il lavoro dei dipendenti dell’ufficio elettorale e dei messi comunali, già oberati in virtù delle carenze di organico che finiscono per far gravare una enorme mole di lavoro su poche braccia.
Le modifiche al metodo di scelta degli scrutatori, apportate nel 2019 erano state fortemente caldeggiate dalla Lista Terra (oggi Piazza Civica), che aveva proposto la rinuncia alla nomina politica in favore dell’estrazione telematica degli iscritti, più equa e democratica.
In vista delle europee 2019, non essendoci i tempi tecnici per riuscire a sperimentare l’estrazione pura, si era adottato un sistema ibrido con metà degli scrutatori nominati e metà estratti, ma ora che è stato possibile applicare per intero il nuovo metodo, i limiti sono venuti a galla a pochi giorni dalle votazioni, rischiando di inceppare la macchina organizzativa.
Il motivo principale del fallimento potrebbe essere individuato nella mancata bonifica della lista degli iscritti prima del sorteggio: in elenco infatti figura un gran numero di persone iscritte da oltre 30 anni e che evidentemente hanno perso interesse a svolgere quel compito, non possono farlo o semplicemente non credevano che le vecchie iscrizioni fossero ancora valide dopo così tanti anni.
L’idea era quella di depennare i nomi mano a mano che gli estratti ne avessero fatto richiesta agli uffici: forse nessuno si era aspettato una defezione di massa, che rischia quantomeno di generare seri problemi organizzativi ai seggi e per gli stessi dipendenti del Comune di Aprilia.
Francesca Cavallin