Presentato un progetto alla Regione per 78mila euro
Videosorveglianza
Il sistema di videosorveglianza già presente ad Aprilia non basta. Per aumentare il controllo di un territorio vasto è necessario dotare gli accessi della città di nuovi dispositivi sofisticati e dotati di lettori di targa. Questo in estrema sintesi il contenuto della relazione tecnica del comandante della Polizia Locale Massimo Giannantonio, sulla base della quale la giunta ha potuto approvare il progetto di massima che candida la città di Aprilia al bando della Regione Lazio, che concede finanziamenti in conto capitale per implementare la videosorveglianza e per riqualificare le aree degradate. Grazie al piano, l'amministrazione spera di portare a casa 78 mila euro che come si evince dal corpo della delibera 106 del 16 settembre scorso, serviranno per creare quattro varchi in corrispondenza degli accessi al centro città e implementare la sala operativa. Gli accessi da controllare, come si evince dal corpo della delibera che fa riferimento alla relazione tecnica del comandante della Polizia Locale, sono situati tra via Nettunense e Via Matteotti, tra corso Giovanni XXIII e via Nettunense, tra via Foscolo e via Nettunense e presso la rotatoria tra via Carroceto, via Padiglione e via Guardapasso. “L’Amministrazione Comunale di Aprilia, da sempre sensibile alle problematiche di natura sociale e, in particolar modo, alla percezione della sicurezza da parte dei cittadini – si legge nel corpo della delibera - intende implementare l'attuale sistema di videosorveglianza cittadina. In quest'ottica, già da diverso tempo l’ente ha messo in essere una serie di provvedimenti atti ad accrescere il senso di sicurezza dei cittadini, anche attraverso la realizzazione di impianti di videosorveglianza sia in alcuni incroci, sia in alcune aree verdi della Città ritenute più esposte ai fenomeni di degrado. Nel caso che ci occupa, la finalità del progetto è quella di controllare i principali snodi viari della Città mediante la visione di contesto e la lettura della targa dei veicoli che transitano negli incroci di accesso al centro urbano, andando così a delimitare una particolare zona, di particolare interesse strategico, dove tutti i veicoli in entrata ed in uscita saranno individuati nella loro tipologia e targa favorendo non solo la prevenzione ma anche per l'eventuale repressione di fatti criminosi, con il ricorso alle informazioni che il sistema sarà in grado di fornire al Comando della Polizia Locale e del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Aprilia che condivide la visione delle stesse immagini anche in modo autonomo con la propria Sala Operativa messa a disposizione dal Comune di Aprilia”. Il progetto prevede di installare presso ogni accesso quattro nuovi dispositivi, due con lettori di targa e due di contesto, oltre ai server necessari per la lettura e la conservazione delle immagini.
Francesca Cavallin
Il consorzio Ciap esterna tutte le preoccupazioni per i numerosi capannoni dismessi
La denuncia degli industriali
La lunga attesa per la bonifica dell’ex Asea e della Ecoimballaggi e lo stato di abbandono in cui versano molti dei capannoni dismessi della zona industriale, continuano ad essere fonte di preoccupazione per il Ciap, il Consorzio Industriali di Aprilia della “Zona Caffarelli”, presieduto da Marco Braccini. Il rogo della Loas per loro, non è stato altro che la conferma di ciò che da un momento all’altro potrebbe accadere anche nella zona industriale, con conseguenze ben più gravi per i cittadini, vista la breve distanza che separa il comparto dal centro abitato. Preoccupazioni queste ripetutamente messe per iscritto, almeno da quando i due siti sono sotto sequestro e rappresentate agli enti preposti per sollecitare un intervento. Il 15 settembre scorso la bonifica dei due siti – Asea ed Ecoimballaggi- dove sono stipate tonnellate di rifiuti, è stata oggetto di una commissione ambiente, dedicata anche al caso degli impianti biogas di via dell’Industria e via Pantanelle, ma già la settimana precedente il Ciap aveva nuovamente presentato un esposto al sindaco Antonio Terra, alla Polizia Locale, alla Regione Lazio, all’Arpa e ai Vigili del fuoco per rappresentare le proprie preoccupazioni, consapevole dell’importanza delle commissioni ma anche dell’esigenza che la politica quanto prima trovi il modo di provvedere alla rimozione di quei rifiuti e di fare qualcosa per limitare il degrado.
“Alla luce dell’ultimo incendio avvenuto alla Loas – sottolinea Braccini – il Ciap denuncia nuovamente lo stato di degrado e di abbandono in cui versano alcuni siti della zona Caffarelli e altri non compresi nella stessa area. Già in precedenza e alla luce dell’ordinanza dell’ente comunale concernente le disposizioni per i terreni in stato di abbandono e condizioni igienico- sanitarie insalubri, con la quale ha stabilito l’obbligo di verifica e controllo di tutti i siti in stato di abbandono e potenzialmente pericolosi, il Ciap ha denunciato lo stato di degrado e la pericolosità in cui da alcuni anni versano la ex Asea ed Eco Imballaggi, colmi di rifiuti abbandonati. Un potenziale incendio avrebbe conseguenze ben più gravi di ciò che è accaduto alla Loas, vista la vicinanza della zona Caffarelli con il centro”.
Ad aggravare la situazione la vicinanza dei due siti in attesa di bonifica con diverse aziende chimiche e la presenza di altri stabilimenti che presentano problemi di degrado e abbandono: la ex Seli di via del Commercio, la ex Doing di via delle Scienze, il terreno di via del Commercio nei pressi del centro commerciale Globo e ancora la Ausman Service di via della Meccanica.
“Tali luoghi – spiega Braccini – sono ricettacolo di rifiuti di vario genere, anche pericolosi e nocivi, totalmente abbandonati e si segnala la presenza di ratti e altri animali. Più volte è stato chiesto alle autorità competenti di verificare lo stato di pericolo e intervenire concretamente a fronte di rischi accertati, ma fino ad oggi non c’è stata nessuna azione concreta per tutelare l’incolumità delle persone che ogni giorno vivono e lavorano nella zona Industriale o in generale ad Aprilia. Chiediamo a gran voce un intervento immediato, per scongiurare ulteriori incidenti, con il rischio di ulteriori e maggiori problemi ambientali , per la salute dei cittadini apriliani e per sostenere in modo concreto la zona industriale caffarelli già economicamente provata dalle conseguenze del Covid 19”.
Francesca Cavallin
Direttivo Assinarch
L’Assinarch, associazione degli ingegneri e degli architetti di Aprilia rinnova il suo direttivo, dopo l’elezione del nuovo presidente, l’architetto Sonia Lodo, che ha preso il posto dell’ingegnere Marco Raffaelli. Il consiglio direttivo, eletto all’unanimità degli associati, sarà composto dagli architetti Giovanna Porrino, Michele Magliocchetti e Francesco Tinto e dagli ingegneri Marco Raffaelli, Fabio Marchetti e Daniela Santangelo.
“Il nuovo direttivo – sottolinea l’Assinarch - sentiti i pareri e le proposte degli associati, si metterà a lavoro per fissare le linee programmatiche della Associazione Ingegneri Architetti di Aprilia per i prossimi due anni”.
Francesca Cavallin