L’Amministrazione ha incontrato i referenti dell’AISF
Fibromialgia
Nei giorni scorsi il Sindaco di Aprilia Antonio Terra e l’Assessora alle Politiche Sociali Francesca Barbaliscia hanno ricevuto, presso la sede municipale di piazza Roma, Gabriella Lecce, referente di zona per l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica AISF OdV.
L’incontro è stata un’occasione per un primo bilancio della campagna di sensibilizzazione a cui il Comune di Aprilia ha aderito lo scorso 12 maggio, illuminando di viola anche la statua di San Michele nella piazza centrale.
La Fibromialgia è una patologia di natura reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, caratterizzata da dolori diffusi, affaticamento, rigidità, disturbi nel sonno e numerosi altri sintomi che riducono notevolmente la qualità di vita di chi ne è affetto. La trasversalità degli organi coinvolti ne rende difficile la diagnosi e questo per i pazienti significa anni di ricerche, analisi, visite mediche, dispendio di energie e soldi prima che la malattia venga ufficialmente riconosciuta dai medici.
In Italia ne soffrono centinaia di migliaia di donne e uomini, ma la patologia è ancora troppo poco nota e spesso mal interpretata.
Proprio in questo senso, la sezione locale dell’AISF OdV ha espresso soddisfazione e apprezzamento per l’impegno del Comune.
La campagna ha destato curiosità, stimolando numerosi cittadini a fermarsi presso il gazebo allestito in piazza Roma proprio in occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia 2021 che si è celebrata lo scorso 12 maggio.
“Siamo soddisfatti anche noi per il riscontro che l’AISF di Aprilia ha ricevuto nel corso della giornata – commenta l’Assessora Barbaliscia – la nostra volontà era proprio quella di stimolare, anche con semplici azioni come quella di illuminare un monumento, l’interesse dei cittadini e contribuire così ad informare quante più persone possibili su una patologia ancora troppo poco conosciuta”.
Servizio Comunicazione
Comune di Aprilia
I bambini del plesso Montarelli salutano la scuola primaria con la piantumazione di un albero
Forti come un albero
I bambini delle classi quinte del plesso Montarelli - I.C. “Giovanni Pascoli” - di Aprilia, giunti alla fine dell’anno scolastico, sono pronti a salutare la loro cara scuola.
Un percorso di cinque anni, pieno di esperienze e di emozioni, che ha avviato e fatto crescere le loro prime abilità, come leggere, scrivere, far di conto, condividere... Abilità che possono essere paragonate alle radici dell’albero, donato dai genitori degli alunni e messo a dimora nel cortile della scuola.
Pian piano le radici si “ramificheranno” sempre di più, per far crescere più solido il tronco e più folta la chioma.
Prima però di essere lasciati andare definitivamente verso il nuovo percorso, gli alunni di quinta meritano i complimenti da parte delle insegnanti per come hanno affrontato l’anno scolastico.
L’avvio è stato piuttosto complicato, perché, in breve tempo, i ragazzi si sono dovuti adattare alle nuove regole dei protocolli anti Covid -19: azioni del tutto estranee alla vita scolastica, come salutarsi ma rimanere distanti, non poter condividere il banco, evitare di prestarsi gli oggetti del corredo scolastico, indossare costantemente la mascherina durante le lezioni… Sono state tutte richieste fuori dalla portata del mondo dei bambini; non era scontato, con tutti questi ostacoli, che l’anno scolastico si sarebbe potuto svolgere positivamente, permettendo di raggiungere gli obiettivi delineati nei percorsi formativi. Sicuramente il ritorno a scuola a settembre ha permesso di riattivare l’ottimismo nei cuori dei ragazzi e di dar vita ai nuovi passi in punta di piedi.
La storia ci insegna che la natura e l’uomo sono sempre riusciti ad adattarsi ai cambiamenti, ma questa è stata una dura prova per i giovani studenti.
Accettare e adattarsi, in un tempo così rapido, vuol dire anche che le nuove generazioni sanno come affrontare i grandi cambiamenti.
Possiamo concludere con certezza che la scuola ha contribuito pienamente a questa maturità e alla crescita di questi giovanissimi studenti. La scuola è stata, è, e sarà sempre il luogo nel quale un piccolo seme può diventare una forte quercia senza spaventarsi di crescere nelle tempeste.
Auguriamo a tutti gli alunni la stessa crescita del nuovo albero e auspichiamo che il loro percorso formativo continui ad essere solido come un tronco e ricco come una chioma.