Controlli intensificati dalla Forestale dei Carabinieri
Antibracconaggio
Con l’inizio della stagione venatoria si sono incrementati i controlli in materia ad opera dei Reparti della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri in provincia di Latina.
L’attività mirata nei confronti di coloro che non rispettano la normativa di settore sta già ottenendo importanti e significativi risultati, in questa prima fase.
In particolare, tra gli accertamenti eseguiti dal N.I.P.A.A.F., dal Nucleo carabinieri forestale di Latina, di Priverno, di Fondi e Terracina sono stati denunciati, solo nelle ultime due settimane, 17 persone.
La violazione più frequentemente contestata ha riguardatol’esercizio della cacciacon l’utilizzo di mezzi vietati, in particolare con l’ausiliodi richiami a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettroacustico.
Si è verificato infatti che le persone sorprese dai militari, intente ad esercitare l’attività venatoria fossero in possesso, oltre che del fucile, anche di richiami elettronici, severamente vietati.
Mediante la riproduzione del canto di determinate specie, in particolare della quaglia e del tordo bottaccio, i cacciatori riescono più agevolmente ed illecitamente nel loro intento di attrarre gli uccelli e sorprenderli.
I soggetti denunciati sono stati identificati in diversi luoghi della provincia, presso i comuni di Pontinia, Latina, Fondi, Itri, Aprilia, San Felice Circeo.
In altre occasioni si è accertato l’abbattimento di avifauna in aree vietate,in particolare in aree protette come le zone di protezione speciale (ZPS) esiti di importanza comunitaria (SIC). Alla denuncia è conseguito anche il sequestro delle armi utilizzate per cacciare e dei richiami elettronici.
Sono stati sequestrati complessivamente 17 fucili da cacciae 16richiami, completi di batterie e timer e, in determinati casi, anche di altoparlante, per poter amplificare lariproduzione del suono registrato del volatile.
I dispositivi sequestrati erano provvisti anche, in alcune occasioni, di telecomando per favorire l’azionamento degli stessi a distanza anche di decine di metri dal luogo in cui venivano posizionati.
Regione Carabinieri Forestale “Lazio”Gruppo di Latina
Niente sospensiva da parte dei giudici visto che si va in udienza l’8 novembre
Quinto Ricci: respinto il ricorso
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dai legali del Racing Ardea, avvocati Marco Romoli e Alessio Ducci, con cui si chiedeva al tribunale amministrativo di annullare, previa sospensione, la delibera della giunta comunale del 10 agosto scorso che revocava la concessione di utilizzo dello stadio Quinto Ricci sottoscritta nel 2019 tra l’ente comunale di piazza Roma e la Fc Aprilia Racing Club, oggi Fc Racing Ardea. Secondo il Tar del Lazio le “ragioni di urgenza” evidenziate dai legali della società ricorrente possono essere soddisfatte dalla celere fissazione della camera di consiglio prevista per l’otto novembre prossimo. Insomma, secondo i giudici del tribunale amministrativo, si deve andare direttamente in udienza senza dover “congelare” il provvedimento di recesso della concessione firmato dal Comune di Aprilia. Le chiavi dell’impianto di via Bardi restano, al momento, nelle mani dell’amministrazione del sindaco Principi. Una prima vittoria per l’ente comunale di piazza Roma in attesa che si entri nel merito della questione a novembre.
“Il rigetto della richiesta di sospensiva mi rende davvero felice – commenta il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi non appena ricevuta la notizia - perché il nostro primo obiettivo era ed è quello di garantire ai ragazzi delle associazioni che utilizzano il Quinto Ricci il poter fare sport. Un’eventuale sospensiva avrebbe compromesso il lavoro svolto finora. Confidiamo sul fatto che l’udienza di novembre confermi le azioni intraprese e le ragioni del Comune. A chi ha utilizzato il tema del ricorso in modo strumentale, come fatto da qualche esponente dell’opposizione che ha accusato la maggioranza di silenzi e frettolosità, dico che su temi così importanti la rapidità e la discrezione spesso nascondono un intenso lavoro”.
Bisognerà quindi attendere un mese prima che la vicenda venga analizzata in maniera più approfondita dal tribunale amministrativo. Al centro della contesa, tra Racing Ardea e Comune di Aprilia c’è, come spesso accade, una questione di soldi dovuti e non versati. Entrambe le parti hanno presentato un conto alla controparte: 76mila euro di lavori straordinari realizzati dalla Fc Aprilia Racing Club che l’ente avrebbe dovuto riconoscere al concessionario, mentre il Comune di Aprilia contesta il mancato pagamento di una somma pari a 32mila e 868 euro. Ci sono poi gli oltre 111 mila euro, sempre contestati dall’ente alla Fc Aprilia Racing Club, per il mancato pagamento della corrente. Insomma un vero e proprio ginepraio. Ma secondo i legali della Fc Racing Ardea, prima Racing Aprilia, non sarebbero stati rispettati i tempi tecnici previsti sia per la deliberazione dell’atto di indirizzo volta al recesso immediato della concessione, sia per la susseguente determina dirigenziale del 15 agosto. E sempre secondo i legali della società privata sarebbero diversi i motivi validi a favore di un loro ricorso. Per loro, infatti, l’atto di revoca sarebbe illegittimo per l’assenza di comunicazione, da parte dell’ente, dell’avvio del procedimento stesso, fatto che non avrebbe permesso alla società privata di produrre delle osservazioni rispetto a quanto le veniva contestato dal Comune. Su tutto questo il Tar del Lazio sarà chiamato ad esprimersi nelle prossime settimane.
Ale.Pia.