Ecco i dati forniti dal segretario UIL Luigi Garullo
Aumenta il precariato
Il lavoro nel pontino. Garullo (Uil): “Aumenta il precariato. Serve una seria politica industriale e di sviluppo”.
Sono 33.412 i rapporti di lavoro attivati nei primi sei mesi del 2023 in tutto il territorio pontino. Dopo Roma, la nostra provincia è quella con il maggior numero di avviamenti contrattuali. Il dato emerge dal dossier “Occupazione e qualità del lavoro nella regione” realizzato dalla Uil del Lazio e dall’istituto di ricerca Eures su dati Inps, che coinvolgono i lavoratori dipendenti del settore privato escluso quello agricolo. Nonostante il risultato a prima vista incoraggiante, a ben vedere le criticità non mancano: tra gennaio e giugno 2022, infatti, i contratti avviati erano stati 34.809, risultato superiore del 4% a quello del primo semestre dell’anno in corso.
“E non solo – aggiunge Luigi Garullo, Segretario generale della Uil Latina – se più compiutamente analizziamo il saldo tra le attivazioni e le cessazioni contrattuali, il risultato si attesta a 11.708 unità, contro le 11.802 dello stesso periodo del 2022”.
A livello regionale i nostri numeri delineano uno scenario che sembra positivo: in questo primo semestre, infatti, nel Lazio sono state 492,7 mila le attivazioni contrattuali mentre circa 412 mila le cessazioni, con un saldo di oltre 80mila unità.
Ma i chiaroscuri non mancano. Anche se in crescita, il mercato del lavoro è sempre più fortemente contraddistinto da rapporti di lavoro precari. Fenomeno ben visibile anche nel nostro territorio. I numeri del dossier relativi al primo semestre 2023 non lasciano dubbi: i contratti a tempo indeterminato sono stati 4.569, mentre 16.899 sono stati quelli a termine, 1.568 quelli di apprendistato, 6.264 gli stagionali, 2.864 i contratti in somministrazione e 1.258 quelli intermittenti.Approfondendo l’aspetto del saldo tra attivazioni e cessazioni e confrontando i due archi temporali, lo scenario occupazionale si fa più inquietante. Ecco la fotografia del dossier Uil Eures: a conti fatti oggi mancano all’appello 1.289 contratti a tempo indeterminato. Segno invece più per la tipologia contrattuale dell’apprendistato (655).
“Volendo sintetizzare – spiega il segretario Garullo – la nostra provincia si contraddistingue per essere quella con la percentuale più bassa di attivazioni di contratti a tempo indeterminato (13,7%) e per quella più alta di stagionali (18,7%)”.
“Su questa altalena di numeri – conclude l’esponente sindacale – si consuma la tragedia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, già alle prese con una inflazione che ha pesato non poco sul budget delle famiglie. Il dramma è l’instabilità lavorativa, le scarse certezze per il futuro e l’impossibiltà di programmare progetti di vita. Una spirale insostenibile che impoverisce sempre più persone e che non offre prospettive neppure alle imprese.
Cosa fare? Si può seguire il modello spagnolo che ha limitato drasticamente il ricorso a forme contrattuali precarie. Ma poi serve anche una seria politica industriale e di sviluppo che valorizzi ogni singolo territorio del Paese”.
Gli scacchi hanno 1500 anni ed è un gioco diffusissimo che attrae tanti appassionati
Il gioco è un bene educativo
Gli scacchi hanno circa 1500 anni e sono un gioco diffusissimo, che continua ad attrarre appassionati, studiosi, e “professionisti” delle 64 case. La prima versione del gioco risalirebbe al VI secolo e sarebbe nata in India. Simulazione “pacifica” di uno scontro tra due eserciti, si diffuse con il nome di chaturanga. Non si sa realmente chi l’abbia inventato, ma circola la leggenda di un uomo di nome Sessa (o Sissa), che presento? il gioco a un principe indiano. L’aneddoto divenne cosi? celebre da essere rievocato anche da Dante nella Divina Commedia.In questa secolare storia, si va facendo strada anche un piccolo gruppo di appassionati giocatori di Aprilia, la “Officina degli Scacchi Aprilia”, neo nato circolo scacchistico cittadino, che da marzo di questo anno non smette di sorprendere per l’interesse che suscita e per la vivacità delle tante iniziative di promozione sociale che propone in città o delle quali si fa protagonista attiva.Leggende a parte, scrivono gli organizzatori del gruppo apriliano, è noto che, tramite i mercanti, il gioco si diffuse nel VII secolo in Persia. Lo stesso nome “scacchi” ha origini persiane, derivando dalla parola shah, “re” (“scacco matto” viene invece da shah mat, “re sconfitto”). A rimanere affascinati dal gioco furono poi gli arabi che, dal X secolo, lo introdussero nell’area mediterranea, a partire dall’Italia e dalla Spagna. In Europa gli scacchi ebbero subito grande successo: divennero oggetto di testi critici e i migliori artigiani crearono pezzi sempre piu? elaborati. Come i famosi “pezzi di Lewis”, prodotti in Nord Europa nel XII secolo e rappresentati nel film Harry Potter e la pietra filosofale. E proprio per ricordare quella data ogni 20 luglio si celebra la Giornata Mondiale degli Scacchi.Una passione che ha attraversato la storia, fino a coinvolgere (nel nostro piccolo) alcune coppie di genitori che, nei locali del Comitato di Quartiere “Grattacielo”, in corso Giovanni XXIII n.40, hanno reso possibile il ritorno di un circolo permanente di scacchi in città, dove poter aggregare appassionati e neofiti, attorno al ‘nobil giuco’ (in presenza).Tante sono le novità che si sono aggiunte alla ripresa di settembre. In primo luogo, la presenza di un giovane e talentuoso nuovo Istruttore per i corsi base ed intermedio, Matteo Troia, apriliano e presidente della Associazione Scacchistica Italiana Amici Sumus. Poi, la costituzione della prima squadra over 18, i “Prospect”, che presto sarà impegnata in tornei e campionati per acquisire le classifiche individuali ELO.Avviate infine, diverse collaborazioni con scuole pubbliche e private per corsi di avviamento e gioco motricità basati sugli scacchi, in perfetta aderenza alla dichiarazione del Parlamento Europeo nella quale si afferma: (...) considerando che il trattato sul funzionamento dell’Unione europea prevede, all’articolo 6, lo sport tra i settori in cui « (...) invita la Commissione e gli Stati Membri ad incoraggiare l’introduzione del programma «Scacchi a scuola» nei sistemi d’istruzione degli Stati Basti pensare che l’ONU annovera il gioco degli scacchi tra le attività in grado di: «cambiare le prospettive, i pregiudizi e i comportamenti, nonché di inspirare le persone, abbattere le barriere razziali e politiche, combattere la discriminazione, stemperare i conflitti e, di conseguenza, contribuire a promuovere l’educazione, lo sviluppo sostenibile, la cooperazione, la sostenibilità, l’inclusione e la salute ad ogni livello, locale, regionale e internazionale».Un esempio concreto lo si è avuto nel pomeriggio del 14 ottobre, presso l’oratorio della Parrocchia di San e Pietro e Paolo dove, grazie all’organizzazione del Centro Sportivo Italiano dell’evento “il gioco è un bene educativo”, si è vissuta una meravigliosa festa del gioco e dello sport.Coinvolte una decina di ASD Apriliane del calcio, basket, volley, l’Azione Cattolica e proprio la OSA ... protagonista con le sue scacchiere da torneo, pezzi e pedoni impegnati in battaglie all’ultimo scacco .... che hanno appassionato grandi e piccini, il neo Parroco Don Gabriele e tante carrozzelle attorno agli istruttori della squadra Prospect.Il circolo rimane aperto tutti i giorni, per il gioco libero, ed il sabato mattina per i corsi con gli Istruttori.
P.N.