Incontro in aula consiliare con la dottoressa Monica Sansoni, garante della Regione Lazio
Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Una serie di progetti integrati per sensibilizzare e formare sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, prevendo le problematiche che interessano le due fasce d’età.
Il 9 ottobre scorso il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi ha ricevuto la visita della dottoressa Monica Sansoni, Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore ai servizi sociali Veronica Napolitano, l’assessore alla pubblica istruzione Elvis Martino e la consigliera comunale Ilaria Cavallin.
Un colloquio che ha dato modo al Comune di Aprilia di avviare un primo confronto sui progetti da mettere in campo nei prossimi mesi a tutela dei minori non accompagnati e all’interno delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio, di concerto con la Garante dell’Infanzia e con le forze dell’ordine per prevenire e intervenire in maniera tempestiva sulle varie forme di devianza giovanile, sul bullismo, cyberbullismo e per le azioni di contrasto alle dipendenze patologiche che si sviluppano sin dalla più tenera età. In seguito presso l’aula consiliare Luigi Meddi della sede comunale di piazza Roma, la dottoressa Sansoni, il Sindaco e l’Assessore alla pubblica istruzione hanno incontrato i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Aprilia, che hanno avuto la possibilità di esporre alla Garante per l’infanzia le principali criticità riscontrate nel loro lavoro.
“Al netto dei singoli eventi di sensibilizzazione – ha sottolineato la dottoressa Monica Sansoni – il nostro intento è quello di creare una rete con gli istituti scolastici, in difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
Vogliamo attivare con il Comune di Aprilia un lavoro che permanga nel tempo. Il nostro scopo principale è infatti quello di sensibilizzare, prevenire e formare gli operativo, affinché il contrasto delle situazioni a rischio resti solo l’ultima azione, da adottare solo nei casi in cui le forme di intervento preventivo si siano rivelate vane. In questi casi però dirigenti scolastici devono tenere presente la propria funzione di pubblici ufficiali e in quella vesta hanno il dovere di denunciare. Prima di arrivare a questo occorre il dialogo con i genitori”.
“Le iniziative che stiamo pianificando – ha rimarcato il sindaco Lanfranco Principi – muovono proprio nella direzione della prevenzione e l’intento è quello di creare un dialogo con i genitori che permetta loro di avvertire l’insegnante non come un nemico, ma come un prezioso alleato nella corretta crescita del minore. Credo sia importante che Aprilia, quarta città del Lazio e seconda per dimensioni nella provincia di Latina, superi il proprio isolamento e inizi e ragionare seguendo un orizzonte più ampio. Si innestano in questo frangente le iniziative che intendiamo predisporre sul nostro territorio, in collaborazione con le forze dell’ordine e con le scuole. Iniziative sperimentali, che potremmo porre in essere per la prima volta anche grazie alla vicinanza dimostrata dalla dottoressa Sansoni”.
Un dialogo e una collaborazione che potrebbero garantire un cambiamento di approccio sul delicato tema.
Edoardo Capri
Interrogazione dei consiglieri di Aprilia Civica
Silenzio sui rifiuti
I consiglieri comunali della coalizione di opposizione hanno protocollato presso il palazzo comunale una interrogazione a risposta scritta sul tema rifiuti.
“Con la presente iniziativa - spiegano i consiglieri comunali di Aprilia Civica - intendiamo rompere questo velo di silenzio che aleggia da qualche tempo sul tema rifiuti. Dopo il dibattito del mese di agosto, promosso dal nostro gruppo, l’amministrazione Principi ed il delegato all’Ambiente hanno calato sul tema una cortina di silenzio. Vogliamo, in tutta trasparenza, che la cittadinanza sia informata su quanto sta accadendo. Dalla giunta ci aspettavamo lo stesso approccio utilizzato per la cosiddetta “Moria del Kiwi” da parte dell’assessorato alle Attività produttive. Invece, visto l’atteggiamento a dir poco discutibile da parte del delegato all’Ambiente, più interessato alla sua immagine social che ai reali temi ambientali del territorio, e considerata la grave assenza da parte dell’esecutivo guidato dal sindaco Principi all’audizione in sede di Commissione regionale in merito al progetto di un Termovalorizzatore in località Santa Palomba, chiediamo informazioni relative al progetto di via Valcamonica”.
Nel merito, i punti della interrogazione sono: 1- L’organizzazione dell’audizione dell’Assessore Regionale a Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio presso il Consiglio Comunale di Aprilia (o presso la Commissione di riferimento); 2- Il mandato al Settore Avvocatura generale – Contenzioso e consulenza del Comune di Aprilia per l’impugnazione del verbale della Conferenza dei Servizi.I consiglieri di opposizione domandano: sono già stati invitati i rappresentanti regionali per un’audizione presso il Consiglio comunale di Aprilia? E’ già stata fissata la data del confronto? A che punto è giunto l’iter amministrativo?
“Siamo molto preoccupati perché la filiera di governo del centrodestra, tanto sbandierata dal sindaco Principi, sta preparando diversi regali per la comunità di Aprilia. I verbali relativi alla Conferenza dei Servizi della Regione Lazio, come abbiamo già fatto notare nel recente Consiglio comunale straordinario, relativi al procedimento VIA per il progetto di via Valcamonica, mostrano in tutta chiarezza un orizzonte piuttosto compromesso che non ci lascia ben sperare. Un orizzonte compromesso specie per chi come noi considera il territorio apriliano saturo di impianti di lavorazione di rifiuti.
Con i pareri favorevoli in sede di Conferenza, ricordiamo, si prevede nel quadrante sud-est della città un impianto di produzione potenziale di 495.000 tonnellate annue che utilizzerà un’area di circa 20 mila mq. Il progetto, stando alle carte, sorgerà nei pressi di un grande impianto già esistente, autorizzato al trattamento di 409.000 tonnellate all’anno di secco residuo indifferenziato.
Uno scenario che se si verificasse concentrerebbe in località Sacida un vero e proprio polo dedicato ai rifiuti. Una prospettiva inaccettabile per i residenti, per il nostro ambiente e per noi che in questi anni abbiamo tutelato in ogni modo il territorio. La preoccupazione aumenta anche rispetto al silenzio sul progetto di un impianto di conferimento rifiuti in località Sant’Apollonia. Insomma un quadro a dir poco allarmante”.
P.N.