L’importanza della prevenzione primaria nelle scuole
Gioco d’azzardo
Il giro di scommesse illegali che sta montando in questi giorni e che vede per protagonisti importanti giocatori di Serie A e della Nazionale di calcio, ha riacceso i riflettori sul tema del gioco d’azzardo che ogni anno in Italia brucia miliardi e miliardi di euro.
I numeri sono preoccupanti anche in provincia di Latina. L’ultima mappatura realizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è inquietante e fa capire quanto sia radicato il gioco d’azzardo nel territorio pontino. In testa a questa speciale classifica troviamo Latina con 264 milioni di euro giocati. Nel capoluogo pontino ben 111 milioni di euro sono stati spesi alle videolottery, in pratica slot più evolute e di ultima generazione, 42 milioni di euro sono andati in fumo in Gratta e Vinci, altri 52 milioni di euro giocati alle slot e 24 milioni al Lotto. Aprilia è seconda con 89 milioni di euro giocati: 30 milioni alle slot, 23 milioni in Gratta e Vinci e 14 milioni in videolottery. Sul gradino più basso del podio troviamo Terracina con 87 milioni di euro andati in fumo (33 in videolottery, 20 alle slot e 14 al Lotto). Chi da anni cura un servizio di prevenzione e sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo patologico, è la cooperativa sociale “Il Labirinto” che opera all’interno del distretto sanitario Latina1. Con il progetto “Vite in gioco”, strutturato in tre diversi livelli operativi, prevenzione primaria, secondaria e terziaria, sono stati organizzati incontri di prevenzione e sensibilizzazione su tutto il territorio del distretto sanitario Latina1 che hanno interessato tutte le fasce di età, per un totale di oltre 800 persone raggiunte.
“La prevenzione primaria – spiega il coordinatore Manuel Bellino - viene operata attraverso incontri di informazione, formazione e sensibilizzazione presso le diverse realtà associative ed aggregative, coinvolgendo associazioni, parrocchie, sindacati e comitati di quartiere. La prevenzione secondaria, invece, viene operata attraverso incontri di emersione dei fattori di rischio e dei fattori di prevenzione del fenomeno, al fine di ridurre i primi e potenziare i secondi, ed è rivolta ai centri anziani, alle comunità terapeutiche, ai gruppi di mutuo auto aiuto, ai centri di accoglienza e alle case famiglia. Quella terziaria, infine, viene fatta su diretta richiesta degli utenti e si configura come uno spazio di riduzione del danno e di orientamento, sostegno, supporto ed eventuale invio ai servizi socio-sanitari adatti alla specifica situazione”.
Ad Aprilia ben 14 associazioni del territorio tra cui Reti Di Giustizia, Azione Cattolica e l’Anpi, proposero sotto la giunta Terra l’istituzione di un regolamento comunale che disciplinasse il gioco legale attraverso dei “paletti” relativi sia agli orari di apertura degli esercizi che dispongono di slot, e altri apparecchi, sia alla distanza dai luoghi ritenuti “sensibili” come le scuole. Una proposta che però la politica non ha poi avuto il coraggio di fare sua.
“E’ importante che i nostri ragazzi – conclude Bellino – capiscano che al gioco d’azzardo non si vincemai. Purtroppo il meccanismo diventa patologico quando si iniziano a perde delle somme considerevoli e si tenta di rifarsi con nuove scommesse. Il giocatore seriale inizia a provare paura, rabbia e senso di colpa. E spesso, purtroppo, per la vergogna non riesce nemmeno a chiedere aiuto”.
Alessandro Piazzolla
L’azienda di Campoverde ha aderito al progetto per l’eliminazione del virus HCV
Screening epatite all’AbbVie
In occasione del mese di ottobre, dedicato alla consapevolezza sul tumore del fegato, AbbVie aderisce allo Screening Nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV (Epatite C), nell’ambito di un progetto promosso dall’Autorità Sanitaria – ASL di Latina che ha come obiettivo quello di attuare uno screening più capillare possibile sul territorio. Nelle giornate di oggi, del 25 ottobre e dell’8 e 15 novembre, tutti i dipendenti AbbVie, nati tra il 1° gennaio 1969 e il 31 dicembre 1989 (fascia di età prevista dal Decreto Ministeriale Nazionale del 14 Maggio 2021), avranno la possibilità di effettuare gratuitamente lo screening per l’individuazione dell’Epatite C presso l’Azienda attraverso un semplice prelievo di sangue.
L’Epatite C è una malattia infiammatoria del fegato causata dal virus HCV che si trasmette attraverso il contatto con il sangue di persone infette e rappresenta una delle principali cause di trapianto e dello sviluppo di malattie croniche del fegato come, ad esempio, l’epatite cronica, la cirrosi epatica e, appunto, il tumore del fegato o epatocarcinoma.
Ottobre è il mese dedicato alla consapevolezza sul tumore del fegato, che rappresenta la terza causa più comune di morte per tumore a livello globale, con circa 800.000 decessi nel 2020.L’Epatite C è ancora una malattia sottostimata, spesso asintomatica ma molto pericolosa che colpisce circa l’1% della popolazione italiana. Da qualche anno, però, può essere curata facilmente grazie a innovative terapie che riescono a evitare terribili complicanze con una somministrazione di sole 8 settimane. Nel mondo sono circa 58 milioni le persone con Epatite C, il 79% delle quali inconsapevoli della loro infezione. Per ogni 100 persone affette dall’HCV, dalle 5 alle 25 svilupperanno cirrosi entro 10-20 anni.4 I pazienti con cirrosi hanno un rischio che va dall’1 al 4% di sviluppare tumore del fegato.
“La diagnosi precoce rappresenta la chiave per ridurre l’incidenza del tumore del fegato nel mondo e aderire allo screening è il modo migliore per prevenire ed eliminare l’Epatite C, che ne è tra le principali cause – afferma Fabrizio Greco, General Manager di AbbVie Italia. Anche grazie a questa iniziativa confermiamo il nostro impegno nel supportare l’obiettivo di eliminazione dell’HCV dell’Organizzazione Mondiale della Sanità entro il 2030”.
“La mission di AbbVie è quella di generare un impatto significativo sulla vita delle persone, prime fra tutte le nostre” dichiara Manuela Vacca Maggiolini, Direttore delle Risorse Umane di AbbVie Italia.
“Queste quattro giornate sono parte del nostro piano di welfare che si fonda sul creare un ambiente di lavoro in salute e attento ai bisogni delle persone, motore della nostra crescita e del successo futuro. E’ con questa convinzione che ogni anno realizziamo iniziative focalizzate sulla prevenzione e la salute dei nostri dipendenti e siamo orgogliosi di offrire loro questa opportunità, promossa dal territorio che ci ospita”.
“Il nostro stabilimento è considerato un polo produttivo d’eccellenza, soprattutto grazie all’impegno costante di chi ci lavora: siamo sempre attenti al benessere e alla salute dei nostri dipendenti, ponendo al centro del nostro impegno le persone e il servizio alla comunità –aggiunge Darragh Pattwell, Direttore dello Stabilimento Produttivo di Campoverde. “La campagna di screening rientra tra le varie attività di programmazione sanitaria che, a livello nazionale, hanno come obiettivo il miglioramento della salute pubblica e che, a livello locale, stiamo promuovendo nella maniera più capillare possibile. Ringraziamo AbbVie per questa opportunità” - conclude Amilcare Ruta, Direttore UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Latina.
P.N.