Cinque persone denunciate per gli incontri organizzati a Campoverde
Combattimenti clandestini
Organizzavano combattimenti clandestini tra cani ad Aprilia, cinque persone denunciate alla Procura della Repubblica di Latina. E’ un quadro sconcertante quello emerso pochi giorni fa nella zona di Campoverde, alla periferia sud del comune pontino. Un gruppo di cinque persone, tutte di origine straniera, era infatti dedito da tempo all’organizzazione di veri e propri combattimenti all’ultimo sangue tra cani. Dietro, si ipotizza, un giro di scommesse clandestini su cui verranno fatti ulteriori accertamenti. Il tutto è partito da diverse segnalazioni di alcuni cittadini di Campoverde che hanno attivato fin da subito i volontari dell’associazione “Stop Animal Crimes Italia”, movimento impegnato su tutto il territorio nazionale contro i reati a danno degli animali. I rappresentanti dell’associazione, insieme ai carabinieri della stazione di Campoverde, all’associazione zoofila Pegasus e all’Asl di Aprilia, hanno eseguito ispezioni in due proprietà e terreni appartenenti a persone di nazionalità rumena e situate nella storica borgata apriliana. I controlli hanno permesso di rinvenire cinque pitbull e un pastore maremmano che erano detenuti in spazi angusti e fatiscenti, senza acqua e cibo, feriti e coperti di cicatrici sul viso e sugli arti, alcuni con orecchie lacerate. Uno dei pitbull era legato ad un albero con un solo metro di corda, un altro aveva un occhio ferito e il maremmano presentava evidenti lacerazioni da morsi agli arti anteriori.
Gli animali, visitati dalla Asl veterinaria e registrati, sono stati posti sotto sequestro e trasportati in una struttura autorizzata. Da quanto finora emerso, i cani venivano nutriti solo ogni dieci giorni e lasciati affamati tra i propri escrementi e urine. I combattimenti venivano organizzati principalmente da un 21enne. Alle lotte vi prendevano parte anche cani di altri provenienti da Nettuno e dalla zona Campo di Carne. Le crudeli esibizioni si svolgevano persino in strada, in mezzo alle auto, con esiti spesso fatali per gli animali a quattro zampe. Inoltre, è emerso un altro fatto a dir poco sconcertante. Gli organizzatori dei combattimenti, infatti, erano soliti prelevare cani randagi, e anche di proprietà in alcuni casi, per utilizzarli come sparring partner per “allenare” i cani che poi avrebbero dovuto partecipare ai combattimenti.
Gli animali randagi poi, una volta usati per queste pratiche tremende, venivano abbandonati sul territorio, anche se feriti, sanguinati o morenti. E, in questo senso, sono state diverse le segnalazioni fatte nelle scorse settimane da parte di cittadini privati e associazioni che denunciavano i rinvenimenti di cani feriti in gravissime condizioni o morti nella zona di Campoverde. Le cinque persone coinvolte, di cui quattro con precedenti, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Latina. Dovranno rispondere dei reati di maltrattamento di animali e organizzazione di combattimenti clandestini. Nelle prossime ore le investigazioni punteranno a fare piena luce su quanto avveniva a Campoverde, per chiarire se l’organizzazione era composta da altri soggetti, al momento non identificati, visto che alcuni cani venivano anche dalla zona di Campo di Carne e dal vicino comune di Nettuno. Sarà anche importante verificare il giro di scommesse clandestine che si celava dietro ai combattimenti e quanto era economicamente importante.
L’associazione Stop Animal Crimes Italia ha, infine, annunciato che chiederà al sindaco di Aprilia Lanfranco Principi di adottare un provvedimento urgente che imponga il divieto ai cinque denunciati di detenere animali. Richiesta che è stata reiterata anche dall’associazione Lega Nazionale in difesa del cane. Due dei sei cani rinvenuti durante le ispezioni sono stati immediatamente trasferiti in una struttura dedicata. Per gli altri quattro, rimasti ancora per alcuni giorni nelle mani dei loro aguzzini, invece, la soluzione è giunta qualche giorno dopo con il loro trasferimento nel canile convenzionato con il comune di Aprilia.
Alessandro Piazzolla
E’ la seconda più longeva del Lazio e tra le prime 10 d’Italia
I 110 anni di Vita Italia
Centodieci anni e non sentirli. Un traguardo importante per la signora Vita Italia Diliberto, apriliana di adozione e ospite di Villa Sihem, che il 1° gennaio scorso ha spento 110 candeline risultando la seconda persona più anziana a livello regionale e tra le 10 più anziane d’Italia.
La struttura ha organizzato per lei una grande festa, alla quale hanno preso parte in rappresentanza dell’amministrazione comunale il vicesindaco Vittorio Marchitti, l’assessore Veronica Napolitano e il consigliere comunale Vincenzo La Pegna. Nata a Tunisi il 1° gennaio 1914, apriliana d’adozione, la signora Italia è ospite della struttura di Sihem Zrelli. Ha potuto festeggiate il compleanno in compagnia della sua numerosa famiglia, composta da 2 figli ed 1 figlia, 9 nipoti, 15 pronipoti e con un augurio speciale da parte dell’amministrazione comunale di Aprilia.
Edoardo Capri