Il partito di Matteo Renzi in una coalizione con il Partito Democratico
Il futuro di Italia Viva
Martedì 30 luglio si è svolta l’Assemblea provinciale di Italia viva, aperta anche ad iscritti e simpatizzanti. Vari i temi affrontati, si è parlato dell’adesione del Partito Provinciale al comitato per la raccolta firme sulla proposta di referendum sullo stesso tema.
“A tal proposito - ha spiegato il segretario provinciale Giovannini Vincenzo - abbiamo programmato una serie di iniziative, con un duplice obiettivo, da un lato raccogliere le firme per il raggiungimento del quorum, dall’altro, per fare opera di informazione sui cittadini visto che il tema risulta essere molto delicato e anche difficile da comprendere.
Inoltre, si è parlato anche del futuro del nostro partito, un partito che ha già aperto una discussione su tutto il territorio nazionale, con Assemblee tra iscritti e simpatizzanti in vista dell’Assemblea nazionale. L’Assemblea nazionale si terrà il prossimo 28 settembre, ed è li che verrà stabilita la linea politica futura e il percorso da seguire, per ora il nostro attuale leader, Matteo Renzi, ha delineato una via, generando un dibattito interno che vede molti convogliare sulla sua linea.
Ieri nell’Assemblea è emerso anche per la Provincia di Latina lo stesso orientamento, far parte di una coalizione insieme al PD. Infine è stato lanciato il tesseramento, già attivo on line sul sito di Italia Viva, un modo importantissimo per rafforzare la nostra comunità e raccogliere risorse”.
Alla serata erano presenti il presidente regionale di Italia Viva, Felice Casini, il presidente provinciale di Italia Viva Giovannini Vincenzo e i presidenti comunali di Aprilia, Cisterna, Latina e Sabaudia.
In attesa che la politica apriliana si riprenda dal terremoto giudiziario di qualche settimana fa che ha portato all’azzeramento del Consiglio comunale, della giunta cittadino e della figura del sindaco, Italia Viva lancia dei segnali. Segnali precisi di futuro e di alleanze. Senza perdere tempo, senza troppi indugi. A settembre se ne riparlerà, dopo la pausa ferragostana.
Ora spazio alle riflessioni. Riflessioni che dal messaggio di Italia Viva e di Vincenzo Giovannini riguarderanno anche il Partito Democratico ed il centro sinistra.
Del resto il Pd è stato direttamente chiamato in causa.
P.N.
Il commissario prefettizio Paolo D’Attilio si è presentato alla città
“Lavoreremo alacremente”
“Traghetteremo il comune di Aprilia fino a maggio 2025. Poi, se nel frattempo dovessero accadere altre cose, è probabile che il commissariamento per l’ente duri tre anni come per Anzio e Nettuno”. Prime dichiarazioni ufficiali per il commissario prefettizio Paolo D’Attilio che, insieme al sub commissario Aldo Aldi che arriva dalla Prefettura di Roma ma che in passato ha ricoperto il ruolo di commissario prefettizio nel Comune di San Giuseppe Vesuviano, ha voluto presentarsi alla cittadinanza del comune pontino. D’Attilio, 67 anni originario di Ostia, ex prefetto di Livorno e commissario straordinario fino a pochi giorni fa del Comune di Avellino, ha voluto fin da subito chiarire la durata del suo incarico presso l’ente di piazza Roma.
“Il nostro orizzonte sono le elezioni del 2025 – ha spiegato – ma bisognerà capire se verrà poi nominata una commissione d’accesso e, soprattutto, se il Comune di Aprilia verrà sciolto per infiltrazione mafiosa. In quel caso i tre anni di commissariamento per l’ente sono probabili. Martedì pomeriggio abbiamo avuto subito una primissima riunione con i dirigenti comunali e gli abbiamo chiesto una relazione specifica per ogni settore per fare il punto della situazione rispetto ad urgenze e criticità. Ho già chiesto l’ausilio di altri due collaboratori, in modo tale che la squadra sia formata da quattro persone. Aprilia merita assoluto rispetto e noi vogliamo lavorare per il bene di questa importante città che rappresenteremo per almeno un anno. Nei prossimi giorni incaricheremo una risorsa interna che andrà a ricoprire il ruolo di dirigente ai lavori pubblici ad interim, un posto rimasto temporaneamente vacante. Vogliamo però verificare se ci siano le condizioni per un allargamento della pianta organica dell’ente”.
L’arrivo di un commissario prefettizio è solitamente visto dalla comunità in modo ambivalente, soprattutto in quei comuni che hanno dovuto fare i conti con una pesante infiltrazione mafiosa. Da una parte c’è chi vede nei funzionari pubblici un momento di riscatto per la città, sull’altro versante invece si colloca chi teme che l’assenza della politica possa paralizzare il comune.
“I cittadini non dovranno temere nulla – spiegano il commissario D’Attilio ed il suo vice Aldo Aldi – siamo qui per fare il bene di Aprilia e lavoreremo alacremente per fare che ciò avvenga. Tutti i progetti validi che sono in corso d’opera o che erano in rampa di lancio, continueranno regolarmente. Se invece troveremo delle criticità o delle problematiche, ci impegneremo a risolverle. Anche in maniera drastica, qualora fosse necessario. Ma sempre con l’obiettivo del bene pubblico. I cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni. Come un padre vuole bene ai suoi figli, noi abbiamo a cuore il bene pubblico e la città di Aprilia”.
Alessandro Piazzolla