Il Tribunale del riesame ha respinto l’istanza presentata dal legale di fiducia
Principi ancora ai domiciliari
Lanfranco Principi resta agli arresti domiciliari. Alcuni giorni fa l’istanza presentata dal suo legale di fiducia, con cui si chiedeva la revoca della misura cautelare, è stata respinta dal tribunale del riesame di Roma.
Il giudice ha però fatto decadere un capo di imputazione per l’ex primo cittadino, quello che riguardava il traffico illecito di influenze, (articolo 346bis). Domiciliari quindi confermati per l’ex sindaco di Aprilia confinato nella sua abitazione di Latina dal tre luglio scorso quando all’alba scattò l’operazione “Assedio”, data ormai spartiacque della storia del comune pontino. Quella mattina, oltre all’ex sindaco, finirono agli arresti, in carcere o ai domiciliari, altre ventidue persone.
Per Principi le accuse sono gravissime, da concorso esterno in associazione mafiosa allo scambio elettorale politico mafioso. Evidentemente per il giudice monocratico del tribunale del riesame di Roma sussistono ancora gravi motivazioni per non concedere la revoca dei domiciliari. Ciò nonostante che Lanfranco Principi si sia dimesso da sindaco di Aprilia poche ore dopo il suo arresto. Ma lo stesso destino è toccato anche per gli altri indagati visto che nessuno dei ventitré arrestati ha visto accolta la propria istanza attraverso cui veniva chiesta una modifica della misura cautelare.
Chi ha sulla testa la spada di Damocle del 416bis, se lo è visto confermare. Ora per Lanfranco Principi, una volta pubblicate le motivazioni, previste entro una quarantina di giorni, l’ultima carta potrebbe essere quella di un ennesimo ricorso, stavolta davanti alla Corte di Cassazione. Il quadro accusatorio messo in piedi dal pm è pesantissimo. Per la Procura di Roma, Lanfranco Principi sarebbe stato il collante tra la cosca mafiosa guidata dal latitante Patrizio Forniti e la pubblica amministrazione.
Nell’ex sindaco, che all’epoca dei fatti contestati ricopriva il duplice ruolo di vicesindaco e assessore alle finanze all’interno dell’amministrazione Terra, secondo l’accusa, il gruppo criminale vedeva un punto di riferimento grazie al quale insinuarsi dentro al Comune di Aprilia attraverso appalti, affidamento di lavori e tentativi (andati però a vuoto) di entrare in diversi business, dalla realizzazione di un parcheggio sotterraneo in piazza Roma, all’installazione di videowall in alcuni punti strategici della città, fino ai dispenser dell’acqua pubblica nelle scuole e negli edifici comunali. Senza dimenticare la questione della costituzione di parte civile da parte dell’ente nel processo Gangemi. In questo caso, sempre secondo la ricostruzione dei fatti contenuta nell’ordinanza firmata dal gip, Principi avrebbe cercato di ostacolare la pratica tentando di dissuadere l’ex sindaco Terra e altri rappresentanti della passata amministrazione.
In cambio Principi avrebbe beneficiato del sostegno elettorale dei rappresentanti della cosca mafiosa apriliana. Il 3 luglio scorso questa organizzazione che, secondo il procuratore di Roma, aveva costruito “un comune nel comune”, è stata decapitata con una ondata di arresti senza precedenti per Aprilia. Comune che oggi si ritrova commissariato e che è a rischio scioglimento per infiltrazione mafiosa.
Alessandro Piazzolla
Aperta la seconda sala al Goretti per la cardiologia
Sala angiografica
“Continua il percorso verso una Sanità moderna e di prossimità della Asl di Latina”, con queste parole il Commissario Straordinario, Dr.ssa Sabrina Cenciarelli, ha commentato l’apertura della seconda sala angiografica della Cardiologia dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, avvenuta proprio in questi giorni.
“La seconda sala angiografica, - Continua la Dr.ssa Cenciarelli – è prevalentemente dedicata all’attività dell’elettrofisiologia e rappresenta un ulteriore tassello per il completamento dell’intera Cardiologia dell’Ospedale. Lo scorso anno ad agosto abbiamo effettuato l’inaugurazione della nuova emodinamica di ultimissima generazione e di una moderna Unità Coronarica di livello avanzato, con la possibilità di accogliere e seguire i pazienti più complessi. Stiamo ultimando i lavori di ristrutturazione del reparto di degenza della Cardiologia – Prosegue il Commissario della ASL - che contiamo di terminare entro il mese di luglio.
Garantire equità ed accesso alle cure primarie rafforzando l’offerta di salute del territorio – continua il Commissario - è l’obiettivo della Asl di Latina ed risultati della UOC UTIC, Cardiologia ed Emodinamica dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, diretta dal Prof. Francesco Versaci, parlano da soli rappresentando una best practice: i dati di attività clinica, presentati lo scorso anno al Ministero della Salute, mostrano l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, come primo nosocomio italiano per la cura dell’infarto e anche tra i primi in Europa. Con la nuova sala angiografica dedicata all’elettrofisiologia ed all’elettrostimolazione, la ASL di Latina ha voluto investire anche nella innovativa terapia interventistica per la cura di tutte le aritmie complesse e per la cura dello scompenso cardiaco mediante dispositivi impiantabili, che ha subito in questi ultimi anni una crescita esponenziale presso la cardiologia del Goretti, offrendo in tal modo una eccellente opportunità di cure innovative a tutti gli utenti della provincia di Latina”.
ASL Latina