Dopo quello del parco Agroverde è stato depredato anche quello del parco Friuli
Presepi nel mirino
Due presepi depredati nel giro di pochi giorni. Dopo aver vandalizzato il presepe situato all’interno del parco Agroverde, proprio alle spalle della caserma del reparto territoriale dei carabinieri, ignoti hanno colpito anche l’opera allestita dal comitato di quartiere Aprilia nord al parco Friuli. Il furto di alcune statuette, raffiguranti pecorelle ed anatre, dal valore di circa duecento euro, sarebbe avvenuto proprio durante le festività natalizie.
Si presume nell’arco temporale compreso tra il 25 ed il 27 dicembre scorso. Una volta accortisi del furto, i rappresentanti del comitato di quartiere si sono diretti alla caserma di via Tiberio e hanno presentato una denuncia contro ignoti per furto. Sul caso indagano ora i militari del reparto territoriale alle prese con il secondo furto nel giro di una settimana. Pochi giorni fa, infatti, era stata rubata la statuina di Gesù al parco Agroverde. Insomma qualcuno ad Aprilia ha preso di mira gli allestimenti natalizi nei parchi.
“Con profonda amarezza - hanno commentato i referenti del comitato di quartiere Aprilia Nord - dobbiamo constatare che la civiltà è morta e lo spirito civico non se la passa meglio. Dal nostro presepe di Quartiere sono spariti alcuni animali: per la precisione due pecorelle e le anatre. Al di là del valore economico quello che fa più male è ciò che è insito nel gesto: il disprezzo per il lavoro e l’impegno altrui, per la cosa comune, per la comunità in genere. Questo gesto segue quello di qualche giorno fa, quando due fanciulle hanno ben pensato di entrare nel presepe e farsi un video, poi diffuso in rete, mentre dileggiano e sbeffeggiano la statua raffigurante la Madonna ed il significato del presepe. Anche stavolta le telecamere hanno ripreso tutto, invitiamo a riportare le statue al loro posto e ad evitare, per il futuro, simili gesti”.
“E’ stata un’azione che ci ha fatto male – continua la presidente del comitato di quartiere Annamaria Stella – e che è arrivata dopo quel video in cui due ragazzine sono entrate all’interno del presepe per sbeffeggiare la Madonna. Non so se chiamarle ragazzate o se è qualcosa di più grave. Di certo sono comportamenti di cattivo gusto e che offendono chi lavora ogni giorno per garantire il decoro del parco Friuli. E’ un peccato perché tutto era filato liscio e il presepe aveva avuto un grande riscontro. Anche ad Halloween avevamo subito un furto analogo, mentre alcuni anni fa ignoti bruciarono una panca”.
Ora i carabinieri sono al lavoro per risalire ai responsabili del furto. Il presepe veniva monitorato da una telecamera mobile che potrebbe aver ripreso il momento del furto.
Alessandro Piazzolla
L’impianto sportivo doveva essere mantenuto e rinnovato
Quinto Ricci abbandonato
Lo stadio Quinto Ricci è ormai completamente in stato di abbandono. Quello che per anni è stato teatro di partite di campionati nazionali, interregionali e regionali, oggi vive una situazione di estremo degrado. Dalla scorsa estate il maggiore impianto sportivo di Aprilia è chiuso. Niente incontri calcistici, niente gare di atletica, spalti interdetti al pubblico. Cancelli sbarrati almeno fino al termine di questa stagione sportiva. E con la forte paura che, stando così le cose, sarà difficile vedere un Quinto Ricci diverso il prossimo anno. L’impianto di via Bardi, tra l’altro, è ancora al centro di una querelle legale tra il comune di Aprilia ed il vecchio concessionario. Insomma una situazione complicata. L’estate scorsa l’ente comunale di piazza Roma, per volontà del commissario Paolo D’Attilio, ha preferito andare per gradi chiudendo la struttura alle diverse realtà associative della città. L’impianto prima di poter ospitare nuovamente eventi sportivi con la presenza del pubblico, deve essere assolutamente riqualificato e messo a norma, rispettando tutti gli indici di sicurezza previsti. In primis, vanno sistemate le tribune e l’impianto antincendio, due questioni che si trascinano da anni. Nei piani dell’amministrazione prefettizia c’è la volontà di terminare i lavori di ristrutturazione dello stadio. Poi, una volta ultimati i lavori, l’impianto verrà affidato attraverso una nuova concessione, mediante procedure pubbliche, così è riportato nel documento unico programmatico approvato nelle scorse settimane, “per favorire lo sviluppo della pratica sportiva come motore di aggregazione sociale delle giovani generazioni”. Nelle prossime settimane dovrebbero essere assegnati almeno i campi più piccoli, quelli situati alle spalle del campo da gioco principale e che fine allo scorso anno erano utilizzati dai ragazzi. Ma le intenzioni, ad oggi, tradiscono la realtà dei fatti. I lavori, che sembrano infiniti, sono ancora lontani dall’essere terminati. La pista di atletica per esempio, che doveva essere completamente rinnovata, è ancora quella di un tempo. Ma il vero colpo al cuore è il terreno di gioco, un tempo fiore all’occhiello del territorio. Il manto erboso, praticamente, non esiste più. In questi mesi l’ente comunale, evidentemente, non ha investito nella manutenzione del campo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Al posto dell’erba c’è un mix di terra e fango, qualcosa di molto, molto lontano da quel terreno di gioco che fino a pochi anni fa ospitava gare del campionato nazionale di serie C. I mesi passano e la situazione sembra ancora lontanissima dal risolversi. L’incubo è che i lavori allo stadio Quinto Ricci non vengano ultimati in tempo per la prossima stagione sportiva.
Alessandro Piazzolla