Forse un regolamento di conti in via Inghilterra
Colpi di pistola
Un inseguimento tra due auto a tutta velocità, poi i colpi di pistola e la fuga. E’ ancora giallo ad Aprilia dopo gli ultimi spari registratisi alcune notti fa. Due, forse tre colpi d’arma da fuoco esplosi dopo l’una in via Inghilterra, nel cuore del quartiere popolare di Toscanini. Un atto intimidatorio che non è passato inosservato. Alcuni residenti, nonostante l’ora tarda, si sono accorti di quel che stava accadendo in strada e hanno allertato i carabinieri del reparto territoriale di Aprilia. I militari della caserma di via Tiberia sono piombati a tutta velocità pochi istanti dopo nella zona di Toscanini ma i responsabili degli spari si erano già allontanati. A quel punto i carabinieri hanno eseguito un sopralluogo che ha dato esito positivo. E’ stato infatti rinvenuto un bossolo di un proiettile calibro 7,65 che è stato immediatamente sequestrato. Su di esso verranno effettuati accertamenti più approfonditi con la speranza che possano arrivare elementi utili. La dinamica è ancora poco chiara e gli investigatori del reparto territoriale di via Tiberio continuano a lavorare nel massimo riserbo. Nelle scorse ore sono stati acquisiti i filmati di alcune telecamere del sistema di videosorveglianze posizionate lungo l’arteria. Le immagini sono ora al vaglio dei militari di Aprilia. Da una prima ricostruzione sembra però che due automobili stessero sfrecciando a tutta velocità lungo via Inghilterra in direzione di via Toscanini. Un inseguimento in piena regola, forse un agguato o un regolamento di conti. Poi, poco dopo il bar Vero Caffè gli spari. Due, tre colpi partiti da un’auto verso l’altro veicolo. Poi la fuga in via Toscanini. Durante l’inseguimento uno dei due mezzi ha violentemente impattato contro tre alberelli che erano piantati sul marciapiede di via Inghilterra. L’urto li ha completamente sradicati. Insomma, attimi di vero caos nel cuore della notte. Nel quartiere Toscanini, dopo questo ultimo episodio, è tornata la paura. La zona è da sempre una delle piazze di spaccio più importanti della città pontina. Negli ultimi anni carabinieri di Aprilia e polizia di Latina hanno eseguito almeno due maxi operazioni antidroga che avevano portato al sequestro di sostanze stupefacenti e all’arresto di vari pusher. Spacciatori che, tra i palazzi di via Inghilterra, avevano creato veri e propri supermarket della droga. Roccaforti abusive delle criminalità sorte all’interno di alloggi pubblici, precedentemente occupati dai pusher. Senza dimenticare le armi. Si perché nelle cantine e nelle pertinenze dei palazzoni di Toscanini, i carabinieri nell’ultimo anno e mezzo hanno rinvenuto anche armi, munizioni ed in un caso perfino giubbotti antiproiettile.
Alessandro Piazzolla
Protocollo operativo tra forze di polizia, Asl e ispettorato del lavoro
Contrasto al caporalato
Caporalato e lavoro nero. Siglato il protocollo operativo tra forze di polizia, A.S.L e Ispettorato del Lavoro sotto l’egida della Procura della Repubblica di Latina. Negli scorsi giorni, presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina è stato firmato un importante protocollo d’intesa in materia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri.
L’intesa, le cui attività preparatorie sono state svolte sotto l’egida del Procuratore della Repubblica presso la Procura di Latina, dott. Giuseppe De Falco, che ha dato impulso alla sinergica attività tra tutti gli attori istituzionali coinvolti, è stato formalmente siglata questa mattina dalla Procura di Latina, dalla Questura, dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dal Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma, dalla A.S.L. di Latina e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Latina.
Il protocollo operativo ha tra le finalità non solo quella di garantire un maggior impulso alle attività di contrasto allo sfruttamento lavorativo attraverso la repressione delle condotte illecite, ma anche di rafforzare la tutela delle vittime attraverso un percorso che ne agevoli l’accesso alla giustizia e ne favorisca l’integrazione culturale, sociale ed economica. L’obiettivo è quello di fare “rete” tra le istituzioni coinvolte anche e soprattutto sotto il punto di vista dell’emersione dei fenomeni di sfruttamento, per superare le difficoltà che ancora oggi ostacolano la denuncia da parte delle vittime delle condotte illecite, necessaria per scalfire l’impunità degli autori delle condotte.
Tra gli aspetti significativi, rileva l’impegno da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Latina a condividere le informazioni aggregate, che analizzate possono costituire indici sintomatici, utili ad orientare le attività di controllo e prevenzione, nonché previo opportuno sviluppo, potranno costituire la premessa per più incisive attività investigative di settore; l’attribuzione da parte della Procura della Repubblica di un canale di valutazione prioritario per la concessione, in fase di indagini preliminari, del “nulla osta” necessario per l’attivazione dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (A.G.E.A.), al fine di interrompere/recuperare i finanziamenti dell’UE nei confronti delle aziende che hanno violato le condizioni di socialità e ambientali; le informazioni che le forze di polizia forniranno alle vittime che presentano formale denuncia, tra cui la possibilità di rivolgersi ad enti e associazioni di tutela che possano supportarla nelle fasi successive alle attività d’indagine. Allo stesso modo viene sottolineata nel protocollo l’importanza dell’approccio degli operatori sanitari nei casi di lavoratori che si presentino presso i presidi ospedalieri per incidenti avvenuti sul luogo di lavoro, per far sì che la narrazione delle vittime sia quanto meno condizionata possibile e consenta di accertare anche eventuali casi di sfruttamento. Ultimo ma non meno importante aspetto cristallizzato dall’intesa, l’assistenza delle vittime nel percorso teso all’ottenimento del permesso di soggiorno nei casi previsti, affinché sia assicurata giustizia sostanziale a chi ha subito le condotte ed ha contribuito ad individuarne gli autori. Quello di oggi è un importante passo per ottimizzare la strategia degli interventi e tentare di arginare un fenomeno divenuto una piaga sociale.
P.N.