Un guasto alla centrale di Giannottola ha lasciato a secco i rubinetti di oltre 70.000 persone per quasi ventiquattro ore
La città di Aprilia senz’acqua
La città di Aprilia senz’acqua. Motivo? Un guasto. Un guasto improvviso presso la Centrale di Giannottola. Un movente che i cittadini di Aprilia hanno imparato a conoscere piuttosto bene. Il 9 gennaio dunque i rubinetti delle case della città del nord pontino sono rimasti a secco per un’intera giornata e gran parte della notte. Corse alle autobotti per salvare il salvabile. Doccia e cucina a regime ridotto e molti bar, quelli senza vasche di deposito di acqua, a chiudere le serrande e prendersi un giorno di riposo.
La reazione della comunità locale non si è fatta attendere. In strada e soprattutto nei social le critiche al gestore non sono mancate. Se il guasto improvviso non può per sua natura essere annunciato, né programmato, ci si domanda quale sia lo stato di salute delle nostre condotte e della centrale di Giannottola.
Ci si domanda questo alla luce dei guasti e della pressione che scende durante le ore notturne. Tra le tante critiche riportiamo quella del Comitato di quartiere Aprilia Centro. A testimonianza dello stato d’animo di molti cittadini.
“Nella giornata di ieri (il 9 gennaio), circa 80.000 persone sono state private di un bene essenziale come l’acqua potabile, un evento gravissimo. Un evento oramai non più isolato, che si ripete e si è ripetuto varie volte nell’anno, in tutti gli anni da quando Acqualatina è il gestore idrico di Aprilia e dei comuni limitrofi… non è più credibile che un gestore enorme come Acqualatina non abbia predisposto un servizio di monitoraggio h24 e 7/7 presso un luogo strategico come la centrale di Via Giannottola, che determina il fabbisogno idrico per centinaia di migliaia di cittadini.
In 20 anni Acqualatina non ha messo in piedi un processo di monitoraggio di un sito così critico, che consenta tramite una manutenzione corretta tempestiva ed adeguata di prevenire incidenti o limitare eventi non prevedibili con adeguate procedure di emergenza.
Un fallimento quindi che è sotto agli occhi di tutti e per le quali è ora di alzare la testa e dire basta. Le immagini di donne ed anziani in fila al freddo (sia di giorno, sia di notte), con secchi e contenitori di fortuna per prendere dell’acqua per cucinare e bere pensavamo di non vederle più dal secondo dopoguerra, ed invece si sono viste ad Aprilia nel 2025 grazie ad Acqualatina”.
Il Comitato ha invitato la cittadinanza a scrivere al gestore via e-mail e chiedere spiegazioni.
“Speriamo - hanno aggiunto i membri del comitato di quartiere - che la vergogna di quanto avvenuto induca Acqualatina a concedere i rimborsi sia ai cittadini che hanno presentato richiesta ma sarebbe dovuto anche a tutti gli utenti Acqualatina di Aprilia, assumendo finalmente dopo 20 anni un atteggiamento finalizzato al cliente (come dovrebbe essere). Non riteniamo più necessarie le consuete scuse vuote ed inutili (guasto non prevedibile, intervento tecnico più lungo del previsto, ecc.), solite parole vuote a cui i residenti non credono più. E’ ora di passare ai fatti, restituendo una somma a quegli utenti che pagano le bollette (spesso salate che Acqualatina vorrebbe addirittura aumentare) per un servizio disastroso ed inefficiente. Attendiamo le risposte alle richieste inviate dai cittadini e vedremo fino a che punto si spingerà Acqualatina per scusarsi con i fatti (e con i soldi) e non solo con le consuete e vuote scuse.
Vista la situazione disastrosa della gestione Acqualatina, riteniamo giunto il momento di riaprire il dibattito su come debba essere gestita il bene acqua nella città di Aprilia. Per questo a breve come Comitato di Quartiere organizzeremo un’assemblea pubblica aperta per fare il punto sulla gestione dell’acqua, ripartendo da chi ha portato ad Aprilia la gestione di Acqualatina, con la cessione degli impianti, e confrontandoci con i cittadini, le Associazioni, i movimenti e le forze politiche per individuare il modo per superare tale gestione e, perché no, tornare ad una gestione pubblica dell’acqua come previsto da un referendum finora disatteso”.
P.N.
Una giornata da incubo. Per l’ennesima volta il Comune di Aprilia è rimasto senza acqua. A parte le periferie di Campo di Carne e Campoverde, il disagio ha riguardato l’intero comune. E’ accaduto il 9 gennaio scorso. I rubinetti di migliaia di apriliani sono rimasti a secco a partire dalla prima mattinata a causa di un guasto su una condotta principale collegata alla centrale di Carano.
Già verso le 8 le prime segnalazioni da parte dell’utenza in diverse zone della città. Segnalazioni che poi, col passare dei minuti, si sono allargate a macchia di leopardo andando a coprire ogni quartiere del comune pontino.
Solo verso le 9e30 Acqualatina ha inviato un messaggio agli utenti informandoli dell’improvviso disservizio e comunicando loro che avrebbero comunque trovato tre autobotti messe a disposizione dalla società in via Toscanini, in via Galilei all’interno del parcheggio del parco Manaresi e in corso Giovanni XXIII. Acqualatina ha anche specificato come l’interruzione idrica sarebbe stata ripristinata solo in nottata. L’improvviso disservizio ed i tempi lunghi preannunciati da Acqualatina hanno fatto esplodere la rabbia dei cittadini che si è riversata tutta sui social. In molti hanno voluto condividere la loro frustrazione per l’ennesimo disagio legato al servizio idrico.
“E’ l’ennesimo guasto che si verifica – scrive Christian – ormai è diventato un classico. L’acqua è un bene primario per tutti, non è possibile che ci siano disagi continui. Queste interruzioni creano grandi problemi a tutti, soprattutto ai commercianti”. “Il nuovo anno è iniziato da soli pochi giorni – commenta Francesco – e già tornano i soliti vecchi problemi legati al servizio idrico. Un giorno intero senza acqua, roba da terzo mondo. Siamo nel 2025, è intollerabile che ancora accadono questi episodi. A fronte di bollette profumate, si verificano troppi disagi e interruzioni idriche ad Aprilia”.
Una protesta, quella degli apriliani, che nelle ore successive, sui social, ha avuto contorni anche più duri e aggressivi verso Acqualatina. Nel frattempo, diverse scuole, primarie e secondarie, hanno preferito contattare i genitori per una uscita anticipata degli studenti. L’ordinanza del commissario straordinario è arrivata, infatti, solo all’una quando molti alunni erano già usciti e altri si accingevano a farlo. Nei guai anche tante attività commerciali come bar, ristoranti e palestre. Sono stati diversi i commercianti che hanno preferito abbassare la serranda e chiudere anticipatamente visto i rubinetti a secco e l’impossibilità di utilizzare l’acqua.
“Si è verificato un guasto improvviso su una condotta principale – ha voluto precisare Acqualatina – una rottura con grande fuoriuscita d’acqua che ha portato nel giro di poco tempo allo svuotamento dei serbatoi presenti nella centrale di Carano. I nostri tecnici sono intervenuti prontamente per risolvere il problema che è stato grave. Nel frattempo la società ha inviato tre autobotti in diverse zone di Aprilia che sono state messe a disposizione della cittadinanza”.
Alessandro Piazzolla