Il Litorale • 21/2019
Pagina 32 di 56
Non prendetemi per pazzo. Se arrivava la voce che al-
l’indomani sarebbe stata acqua alta a Venezia, per al-
cuni di noi era giorno di festa. Anzi era un giorno
adatto per marinare la scuola. In quegli anni ’50 vive-
vo al Lido, frequentando il locale liceo: saltare qual-
che giorno di scuola, fare “manca” come si diceva nel
dialetto lagunare, non era poi cosa eccezionale. Alme-
no per alcuni di noi. Lasciavamo l’isola di buon mat-
tino, ancor prima che la scuola aprisse i portoni, e, as-
sai prima dei molti impiegati pendolari che ogni gior-
no attraversavano la laguna per andare a lavorare in
città, prendevamo il battello, ancora tutti assonnati,
per essere a San Marco in meno di mezz’ora. Ci acco-
glieva sempre uno spettacolo sublime, per bellezza, e
terribile, per desolazione. Le due alte colonne lì da-
vanti coi loro capitelli sembravano salutarci nel gelido
vento, l’una ospitante il Leone, l’altra con sopra il
piccolo e umile San Tòdaro, il primo vero santo pro-
tettore di Venezia (lui, e non San Marco come comu-
nemente si crede!). Trenta o quaranta centimetri d’ac-
qua non mancavano mai (voleva dire oltre un metro
sul livello medio di riferimento). Venezia, bella e su-
perba, tutt’uno con il mare! Ma di solito non c’era
tempo per i sentimentalismi. C’erano altri studenti di
altre scuole accorsi per contendersi le zone allagate.
Passerelle ancora non ce n’erano a quell’ora del mat-
tino e la gente cominciava già a transitare. Ci tirava-
mo su i calzoni e, a piedi nudi, trasportavamo da una
Pag. 32 Il Litorale ANNO XIX - N° 21 - 1/15 DICEMBRE 2019
S i m p o s i o
LIBERO INCONTRO ARTISTICO CULTURALE
ANZIO
E-mail: ilsimposio@alice.it • aa amici del simposio di Lavinio
Giuliana Bellorini
è l’organizzatrice
del salotto sede del Simposio
SOFFIO DI VITA
Cronache dall’Africa
di Rodolfo Menicocci
«I polli delle fattorie di Karibuni Onlus NGO vengono
allevati in modo totalmente naturale. Nessun antibioti-
co... il nostro Jackson Kanai ha creato un mix di pili
pili (peperoncino) ed aloe vera che due volte la setti-
mana vengono dati ai polli come protezione delle vie
respiratorie e dell'apparato digerente. Poi vengono
messi nei pollai mazzetti di sukuma wiki , foglie fre-
sche che contengono molti minerali e nutrienti ...tutto
viene prodotto in fattoria ... per i nostri bimbi e per chi
acquista i polli delle fattorie sempre più qualità... per
fare la differenza... ancora una volta di più…» Bravo
Kanai... !!
Queste belle notizie arrivano da Langobaya, siamo
lontani da Malindi cittadina dove tutto, qui nella sava-
na, è assolutamente difficile, senza acqua e spesso sen-
za luce.
Qui ogni giorno che apri gli occhi è una fortuna, un
buonissimo risveglio perché sei vivo, perché un ser-
L'alba é appena sorta. La brezza del mattino. Leggera
freschezza. Il grande disco rosso, il grande padrone
del cielo. Le ombre ancora lunghe.
Alti, acuti gridi dall'umile costruzione, unica struttura
in muratura.
Uomini, donne, bambini iniziano il loro percorso di
vita quotidiana. Piccoli fuochi si ravvivano. Intorno
ancora volti con occhi che stanno riemergendo dal
buio della notte.
Alti, acuti gridi dall'umile costruzione.
I raggi del sole riaccendono i colori, riaccendono la
vita. Piccoli corpi si arrotolano per terra nelle loro
polverose coperte. Coperte di stracci colorati con il
loro carico di polvere rossa.
Alti, acuti gridi dall'umile costruzione.
All'esterno un lento vocio. Il lento vocio della corte
umana ammassata davanti quell’ingresso di speranza.
Attesa. Tutti in attesa.
I fanciulli iniziano a correre, iniziano col sorriso quel-
la quotidianità. Molti bambini, meno felici, accucciati
tra braccia protettive, sicure braccia di madri tristi.
Uomini, donne, bambini. Tanti occhi tristi, ormai qua-
si privi di lacrime. Attendono. Attendono una presen-
za, un sorriso, una parola, una medicina. Attendono
quella speranza che sola può uscire da quell'umile co-
struzione.
Alti, acuti gridi dall'umile costruzione.
Tutti odono. Ognuno si commuove per le proprie dis-
grazie, per le proprie disavventure. Malnutrizione,
febbre, anemia, un osso rotto.
Alti, acuti gridi dall'umile costruzione.
Un ultimo grido più forte. Una nuova vita si affaccia
al mondo. Il dolore lascia al sorriso di madre. Un nuo-
vo piccolo essere nero piange il saluto alla vita. La-
scia l'umida, sicura culla della madre e si affaccia alla
nuova realtà della savana. Occhi lucidi di dolore ora
occhi lucidi di gioia. Occhi di madre.
Una piccola suora s'asciuga il sudore. Il sorriso di una
suora bianca, il sorriso di una madre nera. Tra loro un
batuffolo che già si agita ed invoca i diritti. Tutto é
gioia. I raggi del sole entrano prepotenti dall'unica fi-
nestra, illuminano le grigie pareti che rispondono alla
pente non ti ha morso, un leone non ti ha ucciso, per-
ché non hai ancora la malaria o la tungiasi, la malattia
trasmessa dalla pulce della sabbia.
Io e Gianni abbiamo visto situazioni difficili e capia-
mo molto bene perché queste gravi difficoltà portano a
voler allontanarsi dall’ Africa. Ma … non dal Kenya,
perché, grazie a tante associazioni onlus private si ri-
esce ad aiutarli sulla loro terra rossa.
Purtroppo noi siamo vicinissimi alle coste dell' Africa
settentrionale e le persone che scappano affrontando i
rischi letali del mare lo fanno perché sono disperati. Io
in prima persona sono andata in Eritrea molti anni fa
ed ho vissuto sulla pelle la dittatura e le difficoltà che
quel popolo sta vivendo ancora oggi.
È troppo facile giudicare seduti sul divano, con l'acqua
fresca nel bicchiere, un dolce nel piattino e la luce sul
tavolo!
È Vero l' accoglienza è difficile ma negarla a chi soffre
veramente non è logico ne umano.
rita e gianni & karibuni onlus
gioia illuminandosi come preziose perle.
Il sole corre in cielo. Su un letto una madre oggi si as-
sopisce, stanca, con il suo piccolo, prezioso fardello.
Tanta fatica. Grande stanchezza. Un sonno profondo.
Le prime ombre della sera. Un sonno profondo. Un
fardello che poco si agita ora.
Il risveglio ed un urlo. Angoscia e disperazione. Tutti
odono, tutti accorrono. La piccola suora é lì.
Il piccolo é fermo, immobile. Un urlo d'ansia, di pau-
ra. Il piccolo immobile. Ineluttabile fato. Il piccolo
soffocato dal corpo stanco, assonnato di madre.
La piccola suora risponde al richiamo. Labbra di adul-
to su labbra di neonato.
Soffia in quel delicato oggetto ora forse inanimato.
Soffia, soffia. Un singulto. Un piccolo colpo di tosse.
Soffia, soffia. Ancora un colpo di tosse.
Soffia, soffia. Il cuore riprende la sua corsa vigorosa.
Soffia, soffia. Tosse e pianto. Un pianto vigoroso.
Un ritorno alla luce. Riemergere dalle ombre. Il sorri-
so della piccola suora. Il pianto di un bimbo rinato.
Il volto triste di una madre che ha perduto il figlio. Il
volto triste di una madre che non riconosce il figlio.
Non riconosce quel delicato fardello tornato a nascere
con il soffio di vita di una suora.
ANTOLOGIA DELLA SOFFERENZA
Non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta. Basta leggere i giornali, aprire la televisione. Eppure, tra le tante possibilità, nei
casi scelti per questa pagina, dietro ad ognuno soffia il sentimento della speranza, il desiderio della con-divisione, la volontà
della partecipazione operativa; si può trasformare questa partecipazione in sentimento poetico che scaturisce dal più intimo
sentire dell’uomo. È il vasto mondo delle anime che non fanno rumore, anime generose che si prestano a “dare una mano”co-
me è a loro possibile. Anche con la semplice testimonianza perché questo ‘tutto’ non si riduca a mero fenomeno di cronaca
quotidiana che porta all’abitudine e peggio ancora all’indifferenza.
La nostra partecipazione, se pur poca cosa, è frutto della consapevolezza di far parte di una sola ed unica Realtà che non è so-
lo la nostra casa o il nostro paese ma il mondo intero.
Giuliana
Scuola primaria a Mkondoni 80 km da Malindi.
Presidente Karibuni onlus ngo Gianfranco Ranieri
di Sergio Bedeschi
Leggi di più
Leggi di meno