Avviato l’iter per la tutela del tratto di mare di Tor Caldara
Interesse comunitario
Giovedì 5 novembre, con la trasmissione dell’istanza alla Regione Lazio, corredata da tutta la documentazione necessaria, il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha avviato l’iter per istituire, nell’area marina antistante la Riserva Naturale di Tor Caldara, un Sito d’Interesse Comunitario. Si tratta di un primo importante passo per la tutela dell’area marina e del suo habitat naturalistico, nell’unica Città Bandiera Blu e Bandiera Verde del litorale romano.
“La direttiva Habitat, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali, della flora e della fauna selvatiche, approvata nel 1992 dalla Commissione Europea, - scrive il Sindaco De Angelis nell’istanza inviata in Regione - ha lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità, mediante la conservazione nel territorio europeo. Sotto la falesia, presente nella Riserva naturale, ha origine una emergenza rocciosa che si spinge in mare degradando lentamente, con la presenza di un particolare habitat marino, costituito da vere e proprie scogliere, di “sabellaria alveolata”, sicuramente da proteggere come aree speciali di conservazione. L’istituzione del SIC nell’area marina di Tor Caldara, per la tutela di un prezioso tratto di mare, è il primo passo di un percorso dell’Amministrazione, avviato in positiva collaborazione con l’arch. Renzo Mastracci, delegato da Legambiente e con il biologo, Claudio Brinati, autore della relazione preliminare che abbiamo allegato all’istanza. Ringrazio entrambi - conclude il Sindaco, Candido De Angelis - per il professionale lavoro svolto per la Città e per la tutela di un’area marina di grande pregio naturalistico”.
L’area marina di Tor Caldara, interessata dall’iter per l’istituzione del SIC, è pari a circa 30 ettari che, in futuro, potrà essere maggiormente tutelata, con l’introduzione di alcuni divieti e nuovi obblighi per il soggetto gestore.
Comune di Anzio
E’ durata una ventina di giorni la chiusura a causa di un incidente d’auto
Riaperta via Menni
Nello scorso numero de “Il Litorale”, a pag. 10, rendevamo conto dell’interruzione del traffico pedonale ed automobilistico su via San Benedetto Menni: la strada che costeggia l’edificio della ex Divina Provvidenza e che permette di raggiungere, senza impattare sul traffico del centro, il quartiere S. Barbara, l’ospedale, la caserma Ispettori di P.S., l’Istit. Tecn. Industriale…
L’arteria era stata chiusa al traffico dopo che, l’8 ottobre, un incidente d’auto aveva seriamente danneggiato i tubi innocenti che da quasi due anni incapsulano lo storico edificio che risulta presentare delle criticità tali da richiedere una chiusura totale proprio in quella parte del palazzo dove delle associazioni culturali vi svolgevano da anni delle attività pubbliche. A causa dell’incidente, alcuni tubi innocenti, soprattutto quelli antistanti l’entrata della chiesa di S. Barbara, erano stati seriamente danneggiati, compromettendo, con ogni probabilità, l’intera struttura eretta a protezione dello stabile stesso, tant’è che la chiesa era stata chiusa e le attività della stessa erano state spostate all’oratorio all’interno della cinta muraria che recinta una parte del parco di Villa Borghese.
Così, dopo una ventina di giorni, l’uso dell’arteria stradale e la fruizione della chiesa di S. Barbara sono stati normalmente ripristinati; però gli interrogativi sulla permanenza –diciamo- ‘anti-estetica’ della metallica intubatura, che sta lì da ormai quasi due anni, permangono; come permangono gli interrogativi sul destino di quello stabile, che, ricordiamolo ancora una volta, è un edificio sempre stato di carattere pubblico, legato alla storia e alla tradizione della cittadina, sul suo ritorno ad un uso collettivo civico, civile, sociale e associazionistico-culturale.
Giuseppe Chitarrini