La mostra fotografica con la shibari art di Umberto Stefanelli presentata in occasione della Rome Art Week 2020
Photogeisha fino ai confini del mondo
Dal 26 al 31 ottobre 2020, tra gli eventi ospitati all’interno della prestigiosa Galleria RestelliArtco. in occasione della Rome Art Week, la mostra fotografica “Photogeisha – Fino ai confini del mondo” di Umberto Stefanelli, interamente dedicata allo Shibari.
Cresciuto artisticamente a Tokyo e New York, Stefanelli, dopo avere esposto nei Musei e nelle Fondazioni più importanti del mondo, torna a Roma per presentare un insolito ed originale progetto fotografico, nato quasi per caso nel corso di una notte all’interno di un piccolo locale di Minami ed un love Hotel di Osaka, in Giappone.
Venti immagini per raccontare lo shibari, una cultura dalle antichissime origini, che in Photogeisha oggi è documentato da un’angolazione insolita rispetto alle idee che normalmente accompagnano questa disciplina.
Le immagini raccontano un’arte in cui lo spettatore diventa partecipe della condivisione di una scultura vivente e di una pratica meditativa che, attraverso la flessibilità del corpo e della mente, diventa espressione di potere e di scambio. Una commistione di corpo e spirito in cui la corda è mezzo e in cui più che la destinazione finale conta il percorso fatto insieme. Negli scatti figure che avvinte ad una fune che si librano nel vuoto, movimenti perfettamente coordinati per rimanere in equilibrio.
Un intreccio di corpi e canapa, realizzato attraverso l’uso di nodi, seguendo le forme geometriche che ricordano un’altra antica arte giapponese, quella dell’ikebana, che da sempre sta a significare sensualità, vulnerabilità e forza come elemento fondamentale della composizione floreale e tutto il fascino di una tradizione centenaria in equilibrio tra l’arte marziale dell’hojojutsu e la “pittura della primavera” (in giapponese shunga), ispirata al più celebre stile del “mondo fluttuante” ukiyo-e. Photogeisha sarà uno tra i progetti di punta che saranno ospitati dalla Galleria Restelliartco in Via Vittoria Colonna 9 in Roma all’interno di “Fino ai Confini del Mondo” una Esposizione strutturata, dai galleristi Raffaella Rossi e Filippo Restelli, in quattro originalissimi ed inediti percorsi espositivi per raccontare il pianeta e l’uomo, i suoi fallimenti e le sue contraddizioni.
“Fino ai Confini del Mondo” è stata presentata in occasione della Rome Art Week, la rassegna Capitolina più importante dedicata all’arte contemporanea, che si è tenuta dal 26 al 31 ottobre, ma l’esposizione continuerà ad essere visitabile in Galleria per tutto il 2020.
La cerimonia si è tenuta il 2 novembre al cimitero civile di Nettuno. Onorati tutti gli artiglieri caduti in guerra e in pace
La commemorazione dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia
In questo tempo di COVID-19, quando una “Spada di Damocle” incombe minacciosa sulle teste di tutti noi, quando un maledetto nemico invisibile che subdolamente ti attacca i polmoni e non ti fa respirare più, quando tutto ti diventa difficile a causa della mascherina, del distanziamento personale, dell’età, ecc…
Malgrado questo, la Sezione di Nettuno dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, lunedì 2 novembre 2020, come ogni anno, ha voluto onorare tutti gli Artiglieri Caduti in guerra ed in pace, ma quest’anno anche a causa del Coronavirus che tanti lutti ha mietuto tra i soci della nostra Sezione. Come stabilito in precedenza, alle ore 9.00, alcuni soci si sono radunati davanti l’ingresso del Cimitero Civile di Nettuno, nel pieno rispetto delle normative anti-COVID in vigore, in attesa di incontrarsi con la Rappresentanza dell’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Nettuno (altresì conosciuto come “Il Poligono”), capitanata dal 1° Lgt. Dolce, per effettuare insieme, come d’intesa, la cerimonia di deposizione di omaggi floreali sulla tomba degli artiglieri, deceduti a causa di un grave incidente al Poligono il 21 dicembre 1932, che ovviamente si trova all’interno del Cimitero stesso.
Labaro e Alfiere (Socio Sebastiano Bonfiglio) avanti a tutti, subito dietro gli altri, naturalmente ben distanziati; il piccolo corteo, così formatosi, si è diretto verso la suddetta tomba, attraversando buona parte del cimitero, ove si ferma e si distribuisce di fronte, secondo normativa di distanziamento personale in atto.
Presa così posizione, il socio Aristide De Bellis ed un C.M.C.S. dell’U.T.T.A.T. depongono i rispettivi omaggi floreali, mentre il socio Michele Miceli leggeva con voce stentorea la “Preghiera dell’Artigliere”. Al termine, il Presidente di Sezione ha voluto ricordare la persona del vice presidente di Sezione, Ten.a.ter.(ris.) Paolo D’Ambrogi, deceduto il 24 marzo scorso a causa del COVID-19. Cerimonia molto semplice ma anche molto significativa che ha posto in evidenza come gli artiglieri in servizio ed in quiescenza del presente, sempre e dovunque, vogliano ricordare e facciano ricordare alle giovani generazioni gli Artiglieri del passato, vieppiù coloro i quali hanno dato la loro vita per la Patria nell’adempimento del loro dovere: “Un popolo senza memoria del passato è un popolo senza futuro”. Al termine della predetta cerimonia, tutti i soci si sono poi recati presso le tombe di alcuni loro familiari deceduti in questi ultimi periodi anche a causa del coronavirus, dove la Sezione ha deposto alcuni omaggi floreali.
SEMPRE E DOVUNQUE, Onori agli Artiglieri Caduti.
Cav. Walter Vicini, Presidente della Sezione A.N.Art.I.
di Nettuno