I cittadini contrari alle scelte per la riapertura del centro
Marcia indietro
La settimana scorsa abbiamo assistito alla marcia indietro sull’ipotesi di riapertura al traffico di Via dei Fabbri, fermata da ben 900 firme di cittadini contrari, ai quali va il nostro plauso e il nostro sostegno. Diciamo subito che un’amministrazione dovrebbe ascoltare il parere dei cittadini prima di procedere, non a cose quasi fatte. Era infatti chiaro già quando il Comune presentò la proposta che la maggioranza della popolazione era contraria. Se si fosse ascoltata la loro voce subito, non saremmo arrivati ad installare un dosso per poi rimuoverlo subito, con uno spreco di soldi pubblici che ci saremmo volentieri risparmiati.
Invece si è andati avanti contro (quasi) tutti e tutto e si continua col resto di questo progetto anacronistico: ieri, 1° marzo, si è riaperta al traffico Via XX Settembre, fortunatamente solo per i mesi di bassa stagione e per i giorni feriali. Una cosa in controtendenza rispetto alle città moderne, specialmente se a vocazione turistica, che liberano il più possibile i centri storici da auto e parcheggi tutto l’anno, limitando il traffico ai soli residenti.
Il centro di Anzio invece è preda di un paradosso: da una parte si riapre al traffico, dall’altra, nei fine settimana, nonostante l’area pedonale si trasforma in un unico ingorgo di auto. In più, i residenti si trovano a non poter raggiungere le proprie abitazioni e ad affrontare l’incubo della “striscia blu selvaggia”, che ha invaso anche il più piccolo spazio disponibile. Per questo sosteniamo la proposta della consigliera Giannino di istituire una ZTL, che allo stesso tempo consenta una fruizione serena e senza rischi ai visitatori e permetta ai residenti di vivere liberamente nei fine settimana.
L’Amministrazione De Angelis invece anche su questo tema naviga a vista, cercando di accontentare tutti e di non spaccarsi, senza alcuna programmazione né visione complessiva dello sviluppo della Città.
Gabriele Palomba
Alternativa Per Anzio
Uscirà nel corso dell’anno il volume ANTIUM a cura del professor Felici
Archeologia subacquea
Uscirà nel corso dell’anno il volume “ANTIUM, archeologia subacquea e Vitruvio nel porto di Nerone”, scritto dal prof. Enrico Felici, docente di Topografia Antica all’Università di Catania, tra i massimi esperti internazionali del settore, che raccoglie quanto è noto del porto voluto ad Antium dall’imperatore Nerone, inquadrandolo nel più ampio contesto della politica imperiale romana, relativa alle infrastrutture portuali ed ai progressi tecnici che ne consentirono lo sviluppo.
L’opera esamina, specificamente, l’impianto anziate, passando in rassegna tutte le fonti utili (letterarie, cartografiche, fotografiche e aerofotografiche), utilizzate per la ricostruzione delle vicende recenti del complesso; ne esamina i criteri di progettazione e la storia della conservazione, ricostruendo così la topografia portuale generale della Antium imperiale.
La Città di Anzio, dopo un percorso di collaborazione istituzionale con il professor Enrico Felici e la EDIPUGLIA, ha aderito al progetto culturale, promosso dal Sindaco, Candido De Angelis e dal Consigliere Comunale, Flavio Vasoli, con la partecipazione alla commissione del volume scientifico, che vede protagonista un importante sito storico del territorio. “La Città di Anzio - afferma il Sindaco, Candido De Angelis - sarà partner dell’importante progetto culturale ed editoriale, finalizzato a mantenere viva la memoria sul nostro glorioso passato e su un bacino portuale, raro esempio di ingegneria marittima”.
Le strutture archeologiche del porto neroniano di Antium, visibili e sommerse, costituiscono il cuore del volume: esse vengono poi esaminate in dettaglio, descritte ed illustrate con rilievi, fotografie, grafici ricostruttivi. Non può mancare nella disamina di una struttura portuale di età romana un’analisi ampia e approfondita dei passi del trattato De architectura di M. Vitruvio Pollione, corredato da una serrata esegesi dei lemmi. Viene dunque condotta una revisione generale, alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche, dei sistemi costruttivi degli impianti portuali di età imperiale, di cui il neroniano di Antium conserva un vero e proprio campionario di riferimento, corredata da una ricca e aggiornata messa a confronto con altre fonti e resti archeologici in tutto il Mediterraneo.
“L’importante volume, che presenteremo in conferenza streaming agli studenti del territorio, in collegamento con il professor Felici dell’Università di Catania, - afferma l’Assessore alle politiche della Scuola, Laura Nolfi - sarà destinato alle scuole superiori del territorio ed alle nostre due Biblioteche”.
Nella pubblicazione è presente anche una densa discussione, su base archeologica ed iconografica, che esamina criticamente un topos della letteratura scientifica, l’opus pilarum, che è stato applicato a tutti i porti romani, il neroniano di Antium fra i primi. L’opera prosegue con un capitolo sull’importante testimonianza archeologica, e soprattutto storica ed antropologico culturale, oltre che iconografica e religiosa, costituita dalle note Arae di soggetto marittimo ritrovate ad Anzio e conservate ai Musei Capitolini.
Conclude il volume un capitolo relativo alle strategie annonarie di Nerone, illustre cittadino anziate: un tema storico pregnante, nell’ambito del quale il porto di Antium, lungi da potersi considerare – come ritenuto in passato - un’appendice della Villa Imperiale, va invece inquadrato come uno dei capisaldi della rete di infrastrutture portuali distribuite sulla vitale rotta tirrenica su cui viaggiava il grano destinato a Roma.
“L’Antium imperiale - comunica il Consigliere Comunale, Flavio Vasoli, promotore del progetto - è il filo conduttore dell’opera scientifica del professor Felici, che conferma la rilevanza strategica e tecnica del porto voluto da Nerone, ai piedi della Villa, luogo di dimora preferito dall’imperatore”.
L’opera, in fase di ultimazione e di prossima pubblicazione, è illustrata con circa 350 figure, tra grafici e fotografie a colori.
Comune di Anzio