Mancano gli alberi nella parte finale di via Valle Schioia
Un’occasione mancata
Sono terminati i lavori di rifacimento dei marciapiedi in due tratti di viale di Valle Schioia a Lavinio. Ottima notizia, si direbbe. Purtroppo, non possiamo non notare che, mentre nel tratto finale del viale, verso il mare, sono stati lasciati adeguati spazi per l’impianto di un’alberatura, nel tratto a monte ciò non è successo.
A Lavinio stazione, uno dei quartieri più popolosi del Comune di Anzio, i marciapiedi sono privi dell’alberatura che trasforma le vie in viali.
Eppure i cittadini di Lavinio avevano espresso la propria volontà in tal senso presentando all’amministrazione addirittura un progetto corredato da migliaia di firme. Un viale alberato significa migliorare la vita della città, tempera il surriscaldamento delle strade, mitiga l’inquinamento, favorisce la pedonalizzazione, abbellisce l’ambiente e di conseguenza diventa un elemento di arricchimento del territorio. Quando venne presentato il progetto furono opposte da parte dell’amministrazione delle motivazioni di carattere tecnico e normativo, sostanzialmente ci sarebbe stato poco spazio e un impianto avrebbe impedito la percorribilità del marciapiede. Notiamo, invece, dei marciapiedi notevolmente ampi con margini per introdurre elementi migliorativi (alberi, panchine, pista ciclabile) che, a lavori in corso, avrebbero avuto anche una spesa contenuta.
Insomma, un’occasione mancata per trasformare almeno un po’ la landa desolata che è diventato Lavinio stazione.
APA
Al Campus Bio-Medico l’evento formativo organizzato dalla Fondazione Alberto Sordi
Cura a misura della persona anziana
La Fondazione Alberto Sordi, in collaborazione con la casa editrice Dapero e l’Associazione Aster Cultura, promuove l’evento formativo “Al di là di ogni pregiudizio per una cura a misura della persona anziana”, che si terrà il prossimo 7 luglio dalle ore 15:00 alle 18:00 presso l’Aula Magna dell’Università Campus Bio-Medico di Roma in via Álvaro Del Portillo 21.
L’iniziativa vuole rappresentare un momento di formazione e confronto per tutti coloro che si prendono cura delle persone anziane, in particolar modo il personale di strutture residenziali e semi residenziali.
I gesti di buona cura verso l'anziano sono il risultato di una cultura che è capace di valorizzare e incontrare la Persona autenticamente, al di là degli stereotipi e dei pregiudizi legati all'età.
Durante l'incontro si partirà dal tema dell'ageismo, neologismo che rappresenta forme di pregiudizio e discriminazione nei confronti di una persona in ragione della sua età, per descrivere comportamenti e prassi purtroppo diffuse in tanti contesti sociali e di cura, dalle abitazioni alle strutture residenziali, collettivamente tollerate e giustificate.
Si proseguirà con relazioni volte a riscoprire il valore della persona anziana nei gesti di cura, per mettere in atto la tanto ambita rivoluzione della tenerezza.
Quindi, verrà trattato il tema dell'incontro fra generazioni differenti, non solo come possibilità, ma come foriero di valore sociale. Infine, verranno raccontate esperienze concrete di accoglienza maturate in diverse realtà assistenziali di valore.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Aster Cultura, durante l’evento alcuni attori e musicisti leggeranno in forma teatrale alcuni brani tratti da “Ageismo: il mistero del nome perduto” (Dapero, 2021) di Luca Lodi.
Coloro che desiderano partecipare al pomeriggio possono scrivere a eventi@fondazionealbertosordi.it.
Angelo Capriotti