L’esperienza da primo cittadino per Alessandro Coppola è durata solo tre anni. Alla fine hanno prevalso i litigi interni con la defezione di Fratelli d’Italia
Il Comune di Nettuno commissariato dal Prefetto
Sono passati invano alcuni giorni dalla caduta dell’amministrazione Coppola e nonostante sia tornato il commissario Strati non sono arrivate le dimissioni dell’ultimo politico di centrodestra che ancora mantiene il suo ruolo e il suo stipendio all’interno dell’amministrazione comunale.
Ci saremmo aspettati le dimissioni volontarie del consigliere regionale Capolei dal suo ruolo di gestione della Poseidon, non fosse altro per rispetto nei confronti del socio unico. Ma nulla è avvenuto. Riteniamo che una gestione della controllata ancora legata alla politica sia quantomeno fuoriluogo in questo momento.
Ovviamente nulla è automatico ma visto il fatto che tutti gli organismi della controllata sono stati nominati in modo fiduciario dall’ex sindaco Coppola crediamo sarebbe stato e sarebbe un atto dovuto rimettere nelle mani del commissario prefettizio il proprio (doppio) ruolo politico di presidente della società partecipata al 100% dal Comune di Nettuno.
R. Alicandri, L. Carandente,
M. Federici, D. Mancini,
W. Marchiafava, A. Mazza,
M. Rizzo, S. Sanetti,
A. Taurelli, E. Vaccari
Oggi ci siamo dimessi dalla carica di consiglieri comunali, dopo tre anni di opposizione consiliare. Oggi non ha senso restare in carica e sentivamo, anche umanamente, la necessità di segnare una nostra distanza netta da ciò che è stato in questi ultimi anni. Vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i nettunesi che ci hanno permesso di fare numerose proposte e azioni in difesa dell’interesse pubblico, del bene comune e degli interessi di categorie, famiglie e singoli cittadini. Abbiamo rappresentato il sentire dei cittadini in modo coerente e fermo, abbiamo difeso e creduto nell’istituzione comunale, abbiamo rispettato con passione, vivendo come una missione, il mandato ricevuto.
Coppola e i suoi ormai sono il passato, benché ieri abbiamo certificato un altro milioncino di debito in più sulle spalle dei nettunesi per i prossimi tre anni, come regalino finale alla Città, prima di terminare questo disastro amministrativo e politico. Oggi possiamo affermare con certezza che Nettuno Progetto Comune è stato ed è ancora un esperimento sociale/civico riuscito: abbiamo lottato per la Legalità, la Trasparenza e la corretta azione amministrativa con competenza, capacità e efficacia a tutela delle Istituzioni e della comunità nettunese, tutto da semplici e liberi cittadini sostenuti solo da altri cittadini. Continueremo ad essere presenti continuando a portare avanti valori, ideali ma soprattutto progetti per la Città, molti dei quali già avviati ed altri che vogliamo condividere con la società civile e con donne e uomini che insieme a noi vogliono rialzare la testa e cambiare il volto di questa città, oltre al modo di “intendere” e “fare” politica. Chiederemo di essere ascoltati, come gruppo di cittadini, anche dal prossimo Commissario Prefettizio, come facemmo con il dott. Strati nel 2018. Il futuro di Nettuno dipende da ognuno di noi.
Non dimentichiamolo!
Avv. Simona Sanetti
Dott. Daniele Mancini
Nella rappresentazione teatrale di ieri con la quale è imploso il centrodestra nettunese è passata in secondo piano l’ultima polpetta avvelenata che la giunta Coppola ha lasciato ai dipendenti comunali. Difatti ieri prima di revocare tutti gli assessori, per tentare un recupero in extremis, il sindaco e qualche assessore hanno fatto una giunta di commiato dove però hanno approvato il nuovo regolamento per il rimborso delle spese legali per i dipendenti coinvolti in procedimenti giudiziari. Fin qui sembrerebbe tutto normale, invece quando si arriva in fondo all’art. 4 si scopre che questo regolamento prevede che anche in caso di assoluzione del dipendente comunale quest’ultimo potrebbe vedersi negato il rimborso delle spese legali in seguita ad una scelta che potrebbe essere totalmente arbitraria.
Ciò oltre ad essere palesemente in conflitto con la legge 178 del 2020 rischia di avere un effetto deflagrante sul funzionamento della macchina amministrativa, in quanto il dipendente non sentendosi più tutelato non potrà certo essere criticato se avrà molta più difficoltà a mettere una firma. Questo ultimo atto della giunta Coppola sembrerebbe davvero essere un atto punitivo nei confronti dei dipendenti comunali che con una nota sindacale qualche tempo fa avevano criticato l’incapacità amministrativa della coalizione di centrodestra. A mio avviso una contestazione del regolamento dovrà essere fatta e qualora ciò avvenga avrà il pieno sostegno del Partito Democratico di Nettuno.
Roberto Alicandri
A metà mese di giugno anche il sindaco Alessandro Coppola è decaduto dalla carica di Primo Cittadino della Città del Tridente. Sostenuto dalle forze poliche del centrodestra, è riuscito a tenere compatta la maggioranza che lo aveva designato ed eletto per tre anni. Alla fine le frizioni interne nella maggioranza lo avevano costretto a presentare prima le dimissioni e poi decadere per la mancata approvazione del rendiconto finanziario del 2021. Alla votazione del bilancio è mancata la votazione dei consiglieri di Fratelli d’Italia. Il Prefetto di Roma ha nominato commissario straordinario di Nettuno il vice-prefetto Bruno Strati, che conosce bene il Comune del Tridente avendo ricoperto la stessa carica nel 2018 quando cadde l’amministrazione 5 Stelle con sindaco Angelo Casto.