Allo stato attuale il Comune di Anzio sembra che non si sia organizzato per avere una città pulita ed efficiente senza cumuli di rifiuti per strada
Pre-allarme rifiuti in vista dell’estate
E’ fuori dubbio che il Comune di Anzio stia vivendo una condizione di precarietà, basta parlare con qualche consigliere di maggioranza per respirare aria di sconforto, sembra un coro fatto di voci singole “io sono tranquillo perchè non ho fatto niente”. Che molti, personalmente spero tutti, non abbiano fatto “niente” è probabile anche perchè, come in ogni Comune che si rispetti, quelli che contano e possono prendere decisioni sono pochi, gli altri portano acqua. Poi bisogna dare un significato al termine niente. Nell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco di Anzio ha accennato al fatto che forse sono stati commessi errori politici ma non illeciti amministrativi. Ma i cittadini non devono giudicare una giunta per i suoi illeciti amministrativi, a cui deve provvedere la Magistratura penale o quella contabile; i cittadini devono giudicare un sindaco ed una giunta per quello che fanno per la città e cioè per le decisioni politiche che prendono. A volte sono più gravi, per i cittadini, le carenze politiche che alcuni piccoli illeciti per cui la legge prevede una sanzione. Le notizie fornite dalla carta stampata ed i servizi delle tv locali e non solo, lasciano l’amaro in bocca, spifferi di ogni tipo raccontano situazioni e fatti che, a chi non ama sbirciare dal buco delle serratura, lasciano solo un senso di disordine ed il rammarico di assistere ad uno spettacolo che si auspica sempre venga recitato altrove. Chi deve indagare indaghi, verifichi e poi prenda le decisioni conseguenti: i cittadini di Anzio vogliono servizi efficienti e decisioni che concorrano a costruire le condizioni di vivibilità che la città merita ma che spesso millanta solo di avere. Il servizio più impattante di ogni aggregato urbano resta in assoluto quello della raccolta dei rifiuti, del loro smaltimento e di tutte quelle attività inerenti la cura del territorio e dell’ambiente, ivi inclusa la protezione degli animali. Dopo l’ennesima tragedia estiva che ha visto le periferie di Anzio immerse nei rifiuti abbandonati nelle strade era prevista ed auspicabile un’azione di rilancio: quella si un’azione tutta “Politica”. Un’azione complessa fatta di molteplici decisioni politiche. Un nuovo assessore selezionato fra le migliori risorse professionali e cioè una personalità con forte capacità di controllare sistemi complessi come è quello della gestione dei rifiuti; quindi la scelta di un funzionario capace di definire le modalità e di gestire con successo un contratto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Un’azione di rilancio basata su di un servizio di raccolta moderno e prestazioni innovative ed infine la scelta di una ditta che faccia dimenticare ai cittadini le sofferenze e le frustrazioni passate. Vediamole le scelte “politiche”, le risposte operative che sono state date ad un’esigenza primaria. Viene nominato un nuovo assessore all’ambiente: domando a chi lo ha nominato se fosse la migliore risorsa disponibile, se fosse stato scelto un rappresentante politico con provate capacità di indirizzare, controllare e giudicare chi sarebbe stato designato a preparare un capitolato d’appalto per la gestione dei rifiuti e di gestirlo con la necessaria professionalità. Domando a chi lo ha approvato se il capitolato preparato per essere posto a gara sia innovativo ed adatto a offrire servizi moderni. Continuo a chiedere se, viste le modalità di gestione ed i risultati degli ultimi anni, si sia , quindi, provveduto a selezionare un funzionario con le capacità necessarie per passare da una storia recente di cattivo servizio al raggiungimento di risultati degni di un comune che si chiama Anzio che fa parte di una provincia che si chiama Roma. Quindi, finalmente, per lasciarsi alle spalle il tormentato confronto-scontro con la società Camassa domando, a chi doveva decidere, se ha scelto il metodo migliore per selezionare la ditta più capace sul mercato per occuparsi di mantenere pulita la nostra città. Abbiamo detto che il servizio della raccolta dei rifiuti è certamente quello piu complesso, piu impattante ed anche economicamente piu impegnativo di un’amministrazione comunale e per la sua riuscita è necessaria anche la concorrenza di altre funzioni amministrative come quella di controllo sul territorio.
Quindi la domanda è: quali reali attività di controllo dinamico sono state poste in essere sul territorio? Quali attività sono state predisposte per il controllo di chi non paga la TARI col duplice intento e cioè quello di fargliela pagare, ma anche perchè spesso chi non paga la TARI corrisponde anche a chi abbandona rifiuti nelle strade? Un lista di normali esigenze amministrative, organizzative e manageriali alle quali i cittadini delegano dei loro rappresentasti a dare una risposta. Un risposta che i delegati dei cittadini danno utilizzando decisioni politiche. Si avvicina un’altra estate e non si vedono premesse e nemmeno accenni ad un servizio della gestione dei rifiuti degno di una città moderna. Restano tutte le domande che io ho rivolto ed a cui ho evitato di dare risposte lasciando l’onere di rispondere a chi è stato delegato di prendere decisioni . Se, in tutta onestà intellettuale, ritiene di avere preso decisioni di alto profilo e mirate all’efficienza e al risparmio allora aspettiamo nei prossimi giorni per vedere Anzio pulita e efficiente. Se,chi era delegato a decidere, darà risposte negative, allora gli si dovrà riconoscere l’onestà intellettuale ma...dovrà trarne le conclusioni. Io, purtroppo mi preparo ad un’altra estate nella monnezza, pronto a ricredermi in autunno se sarò stato pessimista.
Sergio Franchi