Approvato dalla Regione Lazio il progetto mirato per l’integrazione sociale
Fondi per Spiragli di Luce
Importante novità per Spiragli di Luce; la Onlus diretta da Elisa Tempestini è riuscita infatti ad aggiudicarsi i fondi messi a disposizione dal bando “Comunità Solidali 2020” (promosso dall’Assessorato Politiche sociali, Welfare ed Enti Locali della Regione Lazio) attraverso la presentazione di un progetto mirato a favorire un miglioramento dell’integrazione sociale dei ragazzi diversamente abili.
Partendo dall’analisi delle difficoltà riscontrate dai soggetti più deboli nel trovare opportunità di accrescimento formativo una volta terminati gli studi, il progetto di Elisa proponeva interventi mirati attivabili attraverso dei corsi di approfondimento in grado di accrescere le competenze individuali e migliorare il processo di autonomia nei soggetti diversamente abili, anche al fine di agevolare le possibilità di accesso nel mondo del lavoro.
Da qui la proposta di avviare dei corsi specifici: percorso di laboratori per la qualifica di operatore del verde e laboratori integrati (laboratorio di autonomia e di informatica). A completamento del progetto veniva inoltre promossa l’organizzazione di una manifestazione sportiva orientata al coinvolgimento non solo dei ragazzi di Spiragli di Luce ma anche di nonni e nipoti.
I fondi aggiudicati da Elisa consentiranno pertanto la realizzazione delle lodevoli iniziative sopra descritte, che terranno impegnati i ragazzi per quasi un anno. In particolare, il laboratorio come Operatore del Verde verrà realizzata in accordanza alle linee del profilo formativo indicato dalla Regione Lazio, a cui, a fine corso, verrà richiesto il rilascio di un Attestato di frequenza.
I ragazzi saranno seguiti da un giardiniere specializzato nonché da uno psicologo che li coadiuverà nei processi di apprendimento. Il corso verrà ospitato dal Centro Anziani Franco Romani di Nettuno che ha messo a disposizione aule ed il giardino di proprietà, dove i ragazzi, una volta acquisite le nozioni teoriche di base, impareranno a prendersi cura delle piante, a partire dalla semina fino alla manutenzione generale di un’area verde.
Per quanto riguarda i cosiddetti Laboratori di Autonomia, questi saranno rivolti in particolare agli utenti con limiti importanti e si prefiggono di sviluppare appunto un percorso di esperienze corporee e relazionali mediante l’utilizzo di lettura e scrittura creative.
Il corso di informatica invece sarà finalizzato all’apprendimento da parte degli utenti delle nozioni basilari sull’utilizzo del pacchetto Office, con specifico riferimento ai programmi Word ed Excel.
Anche questi corsi saranno ospitati dal centro Anziani Franco Romani di Nettuno, ormai preziosissimo e fidato punto di riferimento per Elisa che, nonostante l’impegno profuso, non è mai riuscita a coronare il sogno di poter garantire una sede stabile per le attività di Spiragli di Luce.
Infine, la manifestazione sportiva, denominata “Le Nonniadi” verrà organizzata con il sostegno dell’US ACLI affiliata, e vedrà la collaborazione della Nazionale Italiana Cantanti, FAP ACLI Roma e ACLI Di Roma. Le attività sportive avranno luogo presso il Parco “Tutti Insieme”, in via della Tenuta Mistica a Roma e prevederanno sfide tra nonni e nipoti che saranno impegnati in sport scelti all’insegna dell’inter-generazione: tiro con l’arco, biliardino, bocce, shuttlecock, freccette, tiro alla fune, carte e tanto altro. Sarà una giornata dedicata non solo allo sport ma alla riscoperta dei valori della famiglia e della condivisione, deliziata tra l’altro da altre piacevoli iniziative come la “merenda solidale” organizzata dalle Acli di Roma, che attraverso il progetto di recupero alimentare “il pane a chi serve” offriranno pane e Nutella a tutti i presenti. Saranno inoltre previsti il servizio trucca bimbi, un’esposizione di giocattoli artigianali e animazione con palloncini e numeri di magia.
Insomma, sarà un anno sicuramente impegnativo ma soddisfacente per Elisa Tempestini, che ancora una volta con impegno, sacrificio e caparbietà, si impone come una delle figura di riferimento più importanti nel mondo del sociale del nostro territorio; una voce da ascoltare, un esempio da seguire.
Aps Spiragli di Luce
La difesa della sicurezza si garantisce con le armi
SI VIS PACEM
Ritengo piuttosto ipocrita scendere in piazza sventolando la bandiera della Pace per dimostrare contro la guerra in Ucraina. Si va nelle piazze, in tanti, per gridare le nostre istanze “contro” un potente che si rifiuta di ascoltare la nostra voce. E’ decisamente ambiguo dimostrare in favore della Pace quando un potente stato sovrano aggredisce un altro piccolo stato sovrano senza ragioni valide ed in spregio al diritto internazionale che dovrebbe regolare le ragioni dei popoli.
Le motivazioni arzigogolate e le arrampicate sugli specchi per giustificare la violenza in atto servono solo ad alimentare l’ambiguità di chi le pratica. L’antipatia per gli Usa e per la NATO non potranno mai giustificare chi accetta a cuor leggero ciò che sta avvenendo in Ucraina. Perchè non dimostrare “contro” chi ha usato violenza e praticato il sopruso? Perchè gridare in tanti in favore dell’amore di coppia se un maschio ha stuprato una femmina? La pace, la guerra sono situazioni elaborate dalla mente degli uomini, sono strumenti ed a volte aberrazioni che spesso vengo strumentalizzati per pure ragioni ideologiche. Così come le armi. Sono strumenti il cui impiego assume la valenza morale ed etica che da loro chi li impiega. Un coltello può servire per tagliare il prosciutto ma può anche essere usato per uccidere. Una pistola può servire per difendere una persona in pericolo ,ma può anche essere impiegata per commettere un assassinio.
La diatriba sul “riarmo dell’Italia”, che tanto spazio ha occupato sulla stampa e nei dibattiti, appare ammantata dall’ipocrisia di un povero presidente “non presidente” di un partito che era “non partito” ma che ora è partito e della sua esigenza di esistere. Ringalluzzito da una rielezione farsa, “Giuseppi” deve dare segni di vita alzando la sua voce stridula, per riabbassarla di fronte a chi non ha tempo da perdere, per poi rivolgersi alle proprie sempre piu sparute truppe e dire che l’avuta vinta lui. É stato uno dei piu eminenti figli del credo per cui “uno-vale-uno” che, oltre a produrre quello che io ritengo il Presidente del Consiglio piu sbagliato della storia repubblicana, ha prodotto anche un mucchio di danni collaterali provocati dalla sua cricca di incompetenti. L’Italia non si riarma, perchè è stata sempre armata ed anche con costosi gioielli di tecnologia. L’Italia non fa altro che dare seguito all’impegno già ribadito in passato anche dallo stesso “Giuseppi” che oggi si rivela, per necessità esistenziali, disarmista. Le armi esistono da quando esiste l’uomo e vige la legge non scritta del pesce grande che mangia il pesce piccolo. E’ un principio basilare di strategia che è valido anche in sociologia per cui se vi sono due stati confinanti e se uno è piu forte o piu ricco dell’altro, il primo tenderà ad utilizzare la sua posizione di prevalenza. I trattati e gli accordi potranno solo attenuare questa tendenza. Una domanda semplice: se l’Ucraina fosse stata una nazione dotata di ordigni nucleari, pensate che Putin sarebbe andato a “denazificarla “? Avrebbe dato l’ordine a tanti poveri ragazzi di andare ad uccidere altri giovani fratelli cristiani e slavi? Non credo. Il disarmo è l’utopia piu affascinante della storia dell’uomo ma che troverà sempre nel suo divenire gli Attila, gli Hitler, gli Stalin, i Pol Pot ed ....i Putin. Il nostro continente ha visto sempre guerre, è stato dilaniato da guerre per secoli, ma ha goduto del più lungo periodo di pace relativa della sua storia da quando quella pace è stata garantita dal fatto che chiunque avesse voluto turbarla sarebbe stato duramente punito. Il minaccioso schieramento dei missili RDS-10, meglio conosciuti come SS 20, negli anni 70, da parte dell’Unione Sovietica, fu neutralizzato dal dispiegamento dei missili Cruise e Pershing nella linea Europea della NATO. Se uno stato, per sole ragioni egemoniche ed in spregio alle regole di convivenza civile, ritiene di schierare cannoni, invece di cercare accordi diplomatici, per neutralizzarlo sarà indispensabile contrapporre altri cannoni.
In una logica terribile che ha una sola alternativa: la resa. Gli ideologi del dialogo anche con chi non vuole dialogare ricordino che fu a seguito di opposti schieramenti di armi che Michail Gorbacev e Ronald Reagan furono costretti a firmare nel 1987 il trattato INF che portò al totale smantellamento sia dei missili sovietici che di quelli schierati dalla NATO. Questo fu il momento di massima tensione in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. La rinuncia alle armi, la rinuncia a difendersi, la difesa della pace senza raccontare come si difende la pace, sono concetti sostenuti da slogan bellissimi ma pericolosi: se si vuole restare un popolo senza guerra e libero. Il motto che ci tramanda il “vir illustris” Publius Flavius Vegetius “Si vis pacem para bellum” è la durissima sintesi di storia e di logica. Chi preferisce preparare l’altra guancia dovrebbe fare un breve corso di addestramento a Mariupol in Ucraina per prendere il diploma di martire.
Sergio Franchi