Campionato di Calcio Serie D - 6ª giornata
Anzio-Savoia 1-0
L’Anzio continua il suo volo centrando la quinta vittoria in sei giornate di campionato. La formazione di Guida al momento è sola in testa alla classifica.
La Partita
L’Anzio non si ferma più. Il team del presidente Rizzaro continua a stupire e al termine di una gara molto combattuta e al cospetto di un avversario di rango, ottiene altri tre punti preziosi e vola in solitaria in cima al girone G del campionato di serie D. Un primato provvisorio che non deve alimentare sogni eccessivi, ma che non nasce per caso, ed è il giusto riconoscimento a un gruppo molto solido, che ha iniziato la stagione con il piglio giusto e tenendo testa anche a club più blasonati. Per quanto concerne il match odierno l’Anzio ha disputato una gara intelligente, molto accorta e rispettando un avversario, il Savoia di mister Campilongo, apparsa squadra vera e destinata a un campionato di alto livello. Il primo tempo è vissuto sul filo dell’equilibrio, l’agonismo e i duelli singoli l’hanno fatta da padrone lasciando poco spazio ai ricami e alle occasioni da rete.
Gli unici due sussulti sono arrivati al 21’ con una bella conclusione di Bezzon da fuori, su cui Perna si è opposto in angolo e al 42’quando i padroni di casa sono stati vicinissimi al vantaggio con una bella conclusione di Cori su cui Di Mino non è stato rapido a ribadire sotto porta. Nella ripresa le due compagini si sono aperte maggiormente cercando più di frequente la via della rete: dopo appena due minuti Di Mino in progressione sulla fascia sinistra ha provato a sorprendere D’Agostino con un bel tiro a giro che si è spento sul fondo. Al 6’la prima risposta targata Savoia con Negro che dalla destra dell’area ha impegnato Perna, costretto a rifugiarsi in angolo.
La formazione campana ha alzato il baricentro e nei primi venti minuti della ripresa ha creato diversi pericoli: al 10’ ci prova Sellaf su calcio piazzato, ma Perna è sempre reattivo, al 15’ l’episodio clou che poteva cambiare il volto al match: Negro approfitta di un’indecisione della retroguardia biancoceleste e solo davanti a Perna colpisce in pieno il palo gelando i numerosi tifosi ospiti che erano già pronti a festeggiare.
Al 32’ con perfetto cinismo l’Anzio passa: angolo di Paglia, Cori fa valere la sua stazza e svetta di testa, D’Agostino si oppone ma sulla ribattuta si avventa come un falco Bartolocci che fa esplodere il Bartolani. Nel finale l’Anzio è abile a controllare il match senza correre rischi eccessivi: l’unico brivido arriva al 42’con Maniero che di testa indirizza di poco fuori un cross preciso dalla sinistra, nel recupero Sirignano potrebbe addirittura realizzare il due a zero ma il suo colpo di testa termina alto. Alla fine è tripudio anziate, il gruppo di mister Guida si gode il primato e con il morale alle stelle si prepara per il prossimo turno, quando farà visita alla Sarnese.
ANZIO- SAVOIA 1-0
MARCATORI: 32’st Bartolocci (A).
ANZIO: Perna, Bartolocci, Valentini (1’st Galati), Falasca (11’st Fusco), Bartolotta (22’st Costa), Cori, Di Mino, Fusaroli, Maini, Sirignano, Paglia. A disp: Testagrossa, Vellitri, Buatti, Bertucci, De Maio, Falconio. All: Guida.
SAVOIA: D’Agostino, Bitonto (50’st Paudice), Orta, Negro, Russo (35’st Mengoli), Bezzon (45’st Fiasco), Maniero, Celli, Marisei (39’st Onda), Guifo Bogne (41’pt Cavallo), Sellaf. A disp: Santino, Del Mondo, Di Guida, Della Vecchia. All: Campilongo.
Arbitro: Sig. Giordano di Matera
Assistenti: Sig. Terenzi di Pescara, Sig. Cocco di Lanciano.
NOTE: Ammoniti: Cori (A), Di Mino (A), Perna (A), Bitonto (S), Negro (S), Russo (S), Celli (S). Angoli: 2-6. Recupero: 2’pt, 6’st.
A.S.D. Anzio Calcio 1924
Addetto Stampa
Marcello Bartoli
La storica regata d’altura ha cambiato percorso per il mare in burrasca
38esima Coppa Asteria
Un avviso di burrasca a pochi giorni dal via ha determinato una importante e inevitabile variazione al programma della 38esima edizione della Coppa Asteria - Trofeo Marina Spaccarelli Bulgari, organizzata dal Circolo della Vela di Roma, con la collaborazione di Vele al Vento a.s.d e il supporto tecnico di Marina di Capo d’Anzio e Marina di Nettuno, con il patrocinio del Comune di Anzio e valida anche per il Trofeo Armatore dell’Anno UVAI - Sergio Masserotti 2024.
La storica regata di vela d’altura del Mediterraneo di 120 miglia che doveva partire sabato 28 settembre da Anzio e disputarsi nel fine settimana con almeno una notte di navigazione per i concorrenti impegnati a seguire la classica rotta tra l’isola di Ponza, lo Scoglio Grosso e le isole di Zannone e Ventotene prima di fare rientro ad Anzio, si è invece svolta su un percorso costiero di 17 miglia nella giornata di domenica 29.
La prontezza dell’organizzazione nel proporre un formato alternativo, invece di annullare del tutto la manifestazione, ha incontrato il gradimento degli iscritti che hanno dato quindi vita a una bella regata, comunemente conosciuta come la “regata delle due torri”, partita e arrivata sempre davanti al porto di Anzio, con giro di boa a Tor Caldara, passaggio obbligatorio al cancello di Anzio e ultima boa, prima del lato di ritorno verso il traguardo, a Torre Astura.
Il vento fresco inizialmente di grecale, ma girato e stabilizzatosi subito dopo il via a nord-ovest, e l’onda lunga hanno consentito lo svolgimento di una regata combattuta, per altro molto tecnica, che ha visto gli equipaggi impegnati principalmente nella andature di lasco e bolina, costretti quindi a decisive interpretazioni tattiche e scelte importanti per quel che riguarda le manovre di strambate e virate.
Sia nella classifica IRC sia ORC, il podio ha visto salire sul gradino più alto (ma le premiazioni ufficiali sono in programma sabato 12 ottobre presso la sede del Circolo della Vela di Roma) l’X-332 Old Fox di Paolo Iovenitti timonato da Marco Buglielli, seguito dal First 40 CR Calipso – Ecubit di Andrea Orestano con Massimo Morasca alla tattica e dal First 40 Sayann dell’armatore e timoniere Paolo Cavarocchi.
Prima a giungere sulla linea del traguardo in tempo reale, con il tempo di navigazione di 3 ore, 25 minuti e 16 secondi, è stato il First 45 Orion Ecubit timonato da Fabrizio Calvo che ha preceduto di appena 50 secondi Calipso – Ecubit dando così vita a una conclusione di regata altamente spettacolare con le due barche in lotta fino agli ultimi metri per il trofeo Line Honours - Marina Spaccarelli Bulgari. Da quest’anno, infatti, la Coppa Asteria dedica il trofeo per la prima barca arrivata in tempo reale sulla linea del traguardo a Marina Spaccarelli Bulgari, scomparsa purtroppo lo scorso febbraio all’età di 93 anni. Appassionata di mare e socia del Circolo della Vela di Roma, è stata l’unica armatrice italiana a vincere un campionato del mondo, la One Ton Cup del 1973 a Porto Cervo, con il suo Ydra timonato dall’Ammiraglio Straulino.
Per festeggiare i 75 anni del Circolo della Vela di Roma (fondato nel 1949), oltre alla tradizionale prova di vela d’altura, si sono disputate quest’anno in contemporanea, sempre sullo specchio acqueo del golfo di Anzio e Nettuno, anche le regate sulle boe e su percorso a bastone della classe monotipo J24, alla cui organizzazione hanno collaborato il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, la Lega Navale Italiana - Sezione di Anzio e la Sezione Velica Marina Militare.
Con tre prove disputate, ha avuto la meglio l’equipaggio di Stefano Ratto (un secondo e due primi posti) davanti, nell’ordine, alle barche di Paolo Cecamore, timonata dalla sorella Claudia, e di Marco Priori.
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La Coppa Asteria nasce nel 1968 da un’idea del Prof. Luigi Coari. Nell’Albo d’Oro di questa regata figurano nomi illustri a partire dal leggendario Ammiraglio Agostino Starulino (vincitore della prima edizione e nel 1971 e 1972 al timone della serie dei Kerkira dell’armatrice Marina Spaccarelli Bulgari) e poi, per citarne altri ancora, lo stesso Luigi Coari su Asteria II, Paolo Coari e Mario Santi su Primadonna, Piero Mortari e Ferdinando Dandini su Simpatia, l’equipaggio della Squadra Vela Marina Militare su Sagittario, Giuseppe Barone su Alba Blu, Giancarlo Ghislanzoni su Chestress III, Pino Stillitano su Nautilus XM, per arrivare ai vincitori delle ultime edizioni tra cui Gianluca Lamaro su Palinuro, Massimo Morasca su Stern, Raffaele Giannetti su Duende e Paolo Cavarocchi su Sayann.
Foto Andrea Falcon